Pubertà precoce

Buongiorno
Soffro di una perenne insicurezza risalente agli anni del liceo.Ho sempre avuto difficoltà a relazionarmi con gli altri . A 20 anni lasciai l'università perchè mi sentivo solo e disorientato . Anche con le ragazze il rapporto è stato pressochè nullo. Oggi ho 35 anni, sposato . Mia moglie però è anche la mia unica amica, e se mi lasciasse sarei totalmente solo. Il fatto è non sento lo stimolo a socializzare, anche se contemporamente soffro della mia solitudine . Nelle situazioni sociali spesso mi sento ignorato . Credo che la radice dei miei problemi siano essenzialmente 2. Il mio primo problema è la statura . sono alto 163 cm . Ai tempi del liceo è stato invalidante . Ricordo che soffrivo molto per questo ed ero un ragazzo timido, solitario, insicuro e inetto con il sesso opposto . Questo mi ha portato negli anni a lasciare l'università e ad avere periodicamente episodi depressivi . L'altro grande problema è stato purtroppo un abuso sessuale subito in tenera età . Dall'età di sei anni (ma forse anche prima) e per diverso tempo sono stato oggetto di attenzioni morbose da parte di una amica di famiglia. Quando eravamo soli si mostrava spesso nuda, il più delle volte in posizioni oscene. Ricordo episodi in cui mi metteva in mezzo alle sue gambe "obbligandomi" a vedere la sua vagina da pochi centimetri. Ho scritto obbligandomi fra virgolette perchè per me era un gioco, non l'ho vissuta mai come violenza . Questa cosa è durata per tutte le elementari. Purtroppo i primi problemi cominciarono a manifestarsi nella prima adolescenza . Masturbazione compulsiva, abuso di immagini pornografiche. In età adulta questa ipersessualità è rimasta, conducendomi purtoppo a una forma di voyeurismo . Questo mi ha portato un sacco di problemi, tanto da sfiorare una denuncia e costringendomi a cambiare città. Oggi conduco tutto sommato una vita normale . Ho un lavoro e sono sposato . Continuo però a soffrire di piccole depressioni periodiche e perenne mancanza di motivazione/ambizioni. Dal lato sessuale, anche se ho una normale attività con mia moglie, ricerco comunque immagini pornografiche su internet mentre gli episodi di voyeurismo sono quasi del tutto spariti . Le domande sarebbero tante, ma i miei dubbi sono questi : 1) è stata il mio complesso della statura ad allontanarmi dalle persone ? oppure ho subito anche una discriminazione se pur inconscia da parte degli altri ?Diversi studi ormai attestano che esiste una vera e propria discriminazione nei confronti dei più bassi che si manifesta in vari modi (trovano più difficimente lavoro, guadagnano meno, difficilmente trovano una compagna). L'altra domanda (più angosciante) è se la mia bassa statura possa essere l'effetto di una cosiddetta pubertà precoce, scatenata all'epoca dagli svariati stimoli sessuali ricevuti . Ho letto infatti che tale fenomeno può portare a una statura finale inferiore alle aspettative dovuta allo sviluppo precoce delle ossa lunghe .
Grazie Per l'ascolto
Cordialità
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La discriminazione la facciamo innanzitutto noi, verso noi stessi. Chi non riesce a stare bene in mezzo agli altri è perché non sta bene con sé.

Se si guarda d'attorno, o anche la televisione, vedrà che ci sono tante persone famose, ad esempio fra i nostri politici (non mi faccia fare nomi) che hanno avuto tutto dalla vita eppure sono ben più bassi della media.

Quindi il problema non sono gli altri, sono le idee limitanti che ci lasciamo mettere in testa.

Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, perché iniziando a migliorare la sua autostima, automaticamente non sarà più disposto ad accettare di avere di sé un'immagine inferiore al dovuto. Il problema è tutto lì.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, il valore di un essere umano non si misura dalla statura, nè dall'aspetto fisico, nè dal conto corrente o simili. Ogni essere umano ha un valore inestimabile. Il punto non è però capire razionalmente il concetto, ma saperlo perchè lo vive e lo sente nella quotidianità.

Stesso discorso per l'amabilità. In una psicoterapia avrà l'opportunità di esplorare questi temi, per Lei critici.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Dr.ssa Sara Breschi Psicologo, Psicoterapeuta 49
Non so dirle se lei abbia reagito, chiudendosi nelle sue insicurezze, ad una discriminazione reale o al timore di essere discriminato ma che la discriminazione sia avvenuta o soltanto temuta il risultato non cambia psicologicamente.
Nell'adolescenza si fanno i conti con le proprie insicurezze e l'avere una statura che lei riteneva al di sotto della norma le avrà comportato maggiori difficoltà nelle relazioni, anche solo nel decidere di avvicinarsi agli altri.
Entrare in contatto con l'altro comporta l'assumersi il rischio che l'altro ci ferisca e se abbiamo qualcosa che noi per primi non accettiamo di noi stessi, talvolta è più semplice mettersi da parte, evitare l'altro.
Per quanto riguarda l'abuso che ha subìto nell'infanzia, non credo che abbia inciso sulla sua statura ma piuttosto sulla sua psiche: il voyeurismo, ad esempio, poteva rappresentare un tentativo di rimettere in scena il trauma, il guardare.
Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia o psicoanalisi, partendo da questo suo trauma infantile per arrivare all'adolescente insicuro e all'adulto che è oggi.
La saluto

Dr.ssa Sara Breschi
Psicoterapeuta - Psicoanalista
Sito Web: www.sarabreschi.it

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