Un po, credo si tratti

Buongiorno a tutti. Vi scrivo perchè fatico a venire fuori da una situazione che oramai mi porto dietro da 10 mesi. Premetto che sono un soggetto ansioso e che sto attaversando un periodo della mia vita pieno di incertezze. Una di queste, quella che mi causa più problemi, è generata dalla mia coppia. Razionalmente parlando, il rapporto non presenta problemi seri. Ma da dieci mesi ormai porto avanti una storia a tre: io, la mia partner e la mia conflittualità. Conosco questa ragazza a gennaio 2010: esito, tentenno, ma alla fine il suo amore nei miei confronti mi porta a lasciarmia andare. Passiamo 6 mesi bellissimi,il cui unico neo è l'emergere di due personalità diverse: la mia, incerta e tesa al controllo, e la sua, libera e fluida. Ad agosto iniziano i problemi: vado in crisi, non so piu se l'amo, mi sento in colpa e la allontano. ci stacchiamo per un po, credo si tratti di una sorta di doc da relazione o comunque di eccesivo controllo sui miei sentimenti. ci riavviciniamo, ma in me la cosavpersiste. Faccio notare che da allora, novembre-dicembre, fino ad oggi, il rapporto si è totalmente appiattito e se non fosse per l'amore di cui lei non mi ha mai privato sarebbe già andato tutto a rotoli. ad oggi non so se si tratta di una mia ossessione o di assenza di sentimento. Ho propeso negli ultimi tempi per la seconda idea per un semplice motivo: come si fa, anche avendo tratti ossessivi, a non provare e sentire nulla per mesi, a non avere un attimo di intimità serena, a sforzarsi di apparire sereno se si è innamorati di una persona? é vero, sono un gran perfezionista ed un maniaco del controllo, ma possibile che un amore venga TOTALMENTE soffocato? Concludo dicendo che da tre anni vado da uno specialista: non ricordo di quale terapia si tratta, posso solo dirvi che è uno Junghiano e che, oltre a lavorare sui sintomi (quando emergono),il problema maggiore finora trattato è il mio perfezionismo. Grazie
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente questo genere di domande le avrà fatte al suo analista giusto? Le risposte di quest'ultimo saranno sicuramente più fondate delle nostre per il semplice fatto che ci lavora con lei da tre anni conoscendola, quindi, in modo approfondito.
perchè sente l'esigenza di un'altro parere?

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signore,
alcuni mesi fa Le era già stato suggerito di parlare al suo terapeuta delle perplessità rispetto ai progressi limitati del percorso terapeutico da tempo seguito.
Lo aveva fatto? Se sì, con quali risultati?
Sta ancora continuando anche la terapia farmacologica?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie della risposta. Si, ne abbiamo parlato molto e ci sono stati molti miglioramenti grazie alla terapia. Purtroppo non in ambito sentimentale. Il dubbio, che ha sempre fatto parte di me e che ho imparato a gestire, esplode in tutta la sua distruttività nella relazione. Allora mi chiedo. che senso ha vivere un rapporto cosi, 10 mesi senza sensazioni? è distruttivo per lei e per me. Amici e parenti parlano della ricerca della persona giusta: ma esiste? O sono io che, per natura, metto tutto in discussione? La ricerca di un altro parere deriva dalla stanchezza di rivivere un film già visto in passato e, forse, dal seme di una nuova ossessione: dovrei forse cercare un terapeuta esperto in questioni di coppia?
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dr.ssa Scalco, si, l'ho fatto, e si è covenuto insieme sulla prosecuzione della terapia psicologica "al bisogno", ossia quando ne necessitavo. Ha prevalso la consapevolezza dei miglioramenti ottenuti rispetto alle brevi ricadute di cui ciclicamente son vittima. Tendo molto a drammatizzare, soprfattutto nei momenti bui, ma a freddo mi rendo conto che è una sofferenza sopportabile e che son disposto a tollerarla (naturalmente a fini di crescita). Questo è "l'accordo " tra me e il terapeuta. La terapia farmacologica prosegue: 25 mg zoloft un giorno si e uno no. Parliamoci chiaro. so che è un placebo e che non ha alcun effetto, se non psicologico. Ma per ora ho preferito tener duro, convinto che resistere e lavorare su me stesso possa avere effetti positivi.
Gestisco le incertezze della mia condizione attuale, talvota con fatica. Ciò che mi devasta è l'amore, e è un leit motiv. Per questo, come ho già scritto, mi chiedo se cercare uno specialista nell'ambito sia utile. Grazie