Era già successo che soffrissi di depressione post parto con il primo figlio e penso che anche

Gentilissimi dottori
Io ho 32 anni e due figli, il grande poco più di tre anni e la piccola 10 mesi.
Era già successo che soffrissi di depressione post parto con il primo figlio e penso che anche dopo questo secondo parto ci son ricascata o forse non sono mai uscita dalla prima depressione.
Non mi sono mai curata, non nè ho mai parlato in famiglia ma io so di stare male, anche parecchio o almeno credo, non ne ho parlato con nessuno perchè comunque non mi capirebbero, continuano a dirmi che sono cambiata che non sono più come prima che trascuro la casa, i figli e me stessa ma nessuno mi ha mai chiesto come stò!
Dopo la nascita della seconda figlia nel febbraio di quest'anno mio marito mi ha completamente abbandonata a me stessa, non c'è mai, quando la sera ritorna mangia distrattamente, non parliamo e poi se ne esce...ritorna a notte fonda e dorme sul divano, non viene neppure a letto con me, mi lascia sempre sola con i figli...non abbiamo più alcun tipo di rapporto da oltre un anno, in pratica per lui io non esisto più...le uniche volte in cui mi rivolge la parola lo fa solo per lamentarsi del disordine o di qualche cos'altro, lo ammetto che trascuro la casa ed anche i figli me ne rendo conto ma io non ho più tempo per me, non ho amici, passo le giornate tra lavare, stirare cucinare, il lavoro al pc e l'unico svago un pò di internet, con la sua famiglia non vado daccordo, anzi mia cognata la odio proprio, odio il suo sempre impicciarsi dei fatti miei, le sue continue lamentele nei miei confronti...io mi sento sola e abbandonata, dopo il parto non mi ha neppure portato i fiori, ci ha portate a casa me e la bimba come fossimo valige, scaricate e poi ciao se ne va come sempre...da quel ritorno a casa dall'ospedale io non son più stata bene...non faccio che piangere non trovo uno stimolo per continuare a vivere anche nei miei figli, non ho più uno scopo....mi sento come se fossi sola la donna delle pulizie di casa mia...non riesco più a trovare un momento felice, non provo gioia a portare a spasso la piccola ed a giocare con il grande, lo vedo solo come un obbligo...più di una volta ho pensato di farla finita...e qualche giorno fa ho distrutto la macchina perchè mi volevo buttare giù da un ponte, non lo sa nessuno e pensano che sia stato colpa del ghiaccio ma io so che non è stato colpa del ghiaccio, deliberatamente l'ho mandata contro il vuoto e solo per caso ho urtato il ponte e non son finita di sotto...ho paura di nuocere a me ma soprattutto di perdere la testa e fare del male ai miei bimbi ma non so cosa fare...non voglio che mi giudicano e non riesco a parlarne, non mi capirebbero e forse mi toglierebbero i bambini...come ne esco sono disperata con chi ne parlo?
Io stò ancora allattando e non voglio prendere farmaci ne smettere di allattare che è l'unico rapporto umano che mi è rimasto.
Questa tremenda solitudine e forse depressione mi ha anche fatto diventare dipendente da internet, in cui cerco amicizie virtuali con cui scambiare qualche parola di tanto in tanto, non ho amicizie reali e mio marito comunque non vuole che io abbia ne amici reali ne tantomeno virtuali, chatto di nascosto nei ritagli di tempo e ho anche iniziato a bere, io ero astemia ma ora stò bevendo credo troppo, non mi sono mai ubbriacata ma ho paura che diventi un'altra dipendenza...
Vorrei solo che mio marito mi stesse più vicino che ogni tanto facessimo qualche cosa insieme, vorrei non essere più così sola e vorrei che mi aiutasse con i bambini...ma chiedo forse troppo, lui non mi ama più dice che sono cambiata che ho il cuore di pietra...ma io ho solo il cuore indurito dalla solitudine e da questa vita che odio.
Ho pensato anche di separarmi ma poi mi dico che magari una volta che mi son curata le cose possono migliorare...da chi posso andare e chiedere per curarmi, premetto che non abito in una città e qui specialisti non ce ne sono.
grazie
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
mi spiace dover leggere tanta sofferenza in questa sua mail. Credo che qualcosa si possa fare sin da subito. Intanto lei dovrebbe pensare all'unica persona che sente più vicino a lei oggi: un genitore? un fratello? un'amica?, una cugina? ecc

Ebbene, faccia leggere la mail che ci ha mandato a questa persona, e soprattutto le risposte di noi professionisti, e prendete una decisione in due, non se ne stia da sola cercando di decidere se farsi aiutare o no, perchè non ne verrà a capo. E questo perchè, stando a quanto scrive, lei ha molti sintomi che depongono per un quadro depressivo, e una persona depressa non riesce, per definizione, a trovare entusiasmo in nulla, tantomeno a decidere di curarsi.

Per questo motivo serve questa seconda persona: in due si sceglie meglio, uno dei due sarà più obiettivo dell'altro, e così via

Il suo grido d'aiuto ci dice che, in fondo, lei ha davvero tanta voglia di stare meglio, le serve solo una mano per concretizzarlo.
Non pensi alla vergogna di ammetere di aver fatto certe cose o di pensarne altre: cos'è la vergogna di fronte all'amore per la creatura che sta allattando?

Anche se abitate in un piccolo paese, vicino al vostro ci sarà comunque un centro urbano più grande. Lei e questa persona dovreste cercare uno psichiatra (privatamente oppure presso un cps), o rivolgervi ad un consultorio familiare

Mi raccomando, ci tenga informati

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Cara Signora,

la sua situazione non è facile ed è comprensibile il malessere e la disperazione che la assalgono in alcuni momenti.
Ma come le ha suggerito il collega se ha qualcuno vicono o anche lontano che possa ascoltarla, non tenga per se questo malessere ma racconti quello che le succede, vedrà che potrebbe trovare un aiuto. A volte non è necessario uno specialista ma la prima persona sensibile che ci sta vicino può darci un grande conforto.
Altrimenti nella città più vicina ci sono dei consultori che ascoltano problemi tipo i suoi, vada, si confidi, lo faccia per le sue figlie e per se stessa, vedrà che con un po' di pazienza e aiuto ne verrà fuori.
Non si scoraggi e ci tenga informati
Massimo Lai

Massimo Lai, MD

[#3]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile Signora,

mi sono informato su alcune possibilità della sua zona e ho trovato tanti colleghi disponibili, ma se mi dice dove abita con precisione potrei raccogliere informazioni più precise.

Esistono vari servizi distribuiti nel territorio con vari ambulatori, probabilmente ve ne è uno non lontano da dove abita lei.
Ci può arrivare anche con una richiesta del suo medico di famiglia che le consiglierei di contattare.
Nel frattempo le scrivo gli indirizzi del Servizio di Salute Mentale di Pesaro e Urbino che mi hanno inviato i colleghi:

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE - D.S.M. -
Via Gramsci n° 29 - Tel. 0722 301911 Fax: 0722 301916

a Pesaro:
Via Lombroso, 37
Ambulatorio Salute Mentale
0721/424765
Dal lunedì al venerdì: 8 – 20
Sabato: 8 – 14

Può provare anche a rivolgersi ai Servizi Sociali:

Servizi Sociali del Comune di Urbino
Via Puccinotti,3 – 61029 Urbino (PU)
Tel 0722/309217
Fax 0722/309266
Responsabile: assistente sociale Francesca Accardi
e-mail: faccardi@comune.urbino.ps.it

Ci faccia sapere come va
Coraggio
Massimo Lai
[#4]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio tanto per le risposte, io abito all'estremo ovest della provincia al confine con romagna e toscana, abbastanza lontano sia da pesaro che da urbino.
Dopo le feste potrei contattare la mia ginecologa e magari farmi consigliare un buon medico, di lei mi fido molto ed è una persona disponibilissima più che il mio medico di famiglia.
Purtroppo non ho persone a cui chiedere di accompagnarmi perchè sono sola, e mi devo anche organizzare bene perchè non so con chi lasciare la mia bimba, il grande ritornerà all'asilo ma la piccola non so dove lasciarla.
[#5]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Cara Signora,

l'idea di parlarne con la sua ginecologa mi sembra ottima e dal momento che di lei si fida potrebbe provare a contattarla anche in questi giorni prima dell’appuntamento previsto.
Come ginecologa probabilmente le sarà già capitato di conoscere mamme che attraversano momenti difficili come il suo: il problema della depressione post partum è comune per cui non si colpevolizzi e vedrà che la sua ginecologa sicuramente potrà darle dei buoni consigli.

Se crede può dirle di mettersi in contatto con me tramite questo sito e lei stessa può scrivermi direttamente se ne sente il bisogno.

I bambini può portarli con sé, e dopo se avrà bisogno di visite, il più grande andrà all’asilo e la bambina può portarla con sé.

Vorrei tranquillizzarla sul giudizio degli altri: nessun medico la giudicherà per i suoi problemi che come le ho già scritto sono molto comuni.
Ai suoi familiari e conoscenti invece non è obbligata a dire quello che fa: se deve giustificare i suoi spostamenti dica semplicemente che va dalla ginecologa e che ha bisogno di controlli.
Se vuole provare a chiedere aiuto direttamente ai familiari, vicini e conoscenti, un modo potrebbe essere la scusa dell’incidente in macchina, potrebbe dirsi spaventata e che ha bisogno di parlarne, di sfogarsi.

Riguardo ai farmaci il discorso è delicato dal momento che allatta, ma intanto ne discuta con la sua ginecologa, poi qualora fosse necessario utilizzare dei farmaci si aumenteranno le visite di controllo per i suoi bambini.

Invece deve assolutamente smettere di bere perché così rischia di fare veramente male oltre che a se stessa anche alla piccola che allatta.

Quanto all’uso di internet non vedo alcun male nel bisogno di cercare amici in rete, sia solo prudente con gli sconosciuti e non pensi alla dipendenza da internet, se sorgerà come problema ci penserà dopo che ha risolto gli altri.

Della sua difficile storia mi ha fatto piacere leggere che sta allattando i suoi bambini e, come giustamente scrive, è un contatto umano importantissimo per tutti e tre.
Ma non solo umano, con l’allattamento lei aiuta i suoi figli a crescere più forti dotandoli di sostanze naturali utili per l’organismo.
Come uomo io non avrò mai queste sensazioni dell’allattamento, ma a distanza di tanti anni ricordo ancora come fosse oggi l’immagine di mio cuginetto allattato da mia zia: indimenticabile, l’immagine e il mio stupore.

Non si demoralizzi e non abbia paura a chiedere aiuto.
Pensi ai suoi bambini e mi tenga informato
Saluti
Massimo Lai

[#6]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Cara Sognora,

spero che sia ancora in linea.
Come va?

Nel frattempo mi è tornato in mente un libro abbastanza recente che forse potrebbe fare al caso suo per aiutarla a comprendere che non è sola con i suoi problemi.

Brooke Shields
E poi venne la pioggia
TEA, 2007, 7.80€

Sì, si tratta proprio dell'attrice che ha passato quello che ha passato lei: sicuramente con le differenze che ci possono essere tra la vita di un'attrice e quella di un comune mortale, ma i problemi trattati sono gli stessi e quelli che vengono espressi sono sensazioni, emozioni, paure, disperazione, speranze... fino alla risoluzione.
E' una semplice lettura che può farle compagnia in questo inverno freddo.

Auguri
Massimo Lai
[#7]
Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile signora,
non deve davvero peredre altro tempo:dalla lunga e toccante mail che scrive emerge una grave compromissione del tono dell'umore che richiede un intervento immediato, ma del resto se ne sarà ben resa conto già di persona..
Come già le hanno indicato i coleghi non può pensare di affrontare questa situazione da sola, si rvolga quanto prima a un consultorio se non altro per un primo contattto e cerchi tra le persone che le sono vicine una figura di supporto.
Ci sono molti centri e ambulatori pubblici convenzionati, se poi avesse la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico privato con cadenza settimanale sarebbe probabilmente la soluzione migliore, data l'urgenza e la necessità di monitoraggio richieste dalla situazione attuale.

Con i migliori auguri
F.I.Passoni

studiopsicologia@hotmail.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

[#8]
dopo
Utente
Utente
si si ci sono ancora, leggerò il libro che mi ha consigliato grazie...stanotte stavo riflettendo su tante cose, la bimba mi tiene sveglia e io inevitabilmente penso....anche se farei bene a non pensare...
più che altro penso ma visto che non sono una psicologa non so se è poi come credo che la depressione venga dal fatto che ho avuto due gravidanze difficili, sono state entrambe cercate ed ero e sono felice dei miei bimbi che sono la mia vita, però non è stato facile superare 9+9 mesi di preoccupazioni.
Il primo è arrivato subito, ma subito ho anche iniziato a stare male, perdite e minaccia d'aborto ed il primo degli innumerevoli ricoveri, poi quando le perdite cessarono mi trovarono le piastrine sotto zero, poi il cuore che non andava bene e un giorno la pressione alle stelle, li iniziò il mio calvario mi fa diagnosticata la preeclampsia e dovetti stare in ospedale mesi e mesi sperando di arrivare al settimo mese e fare un cesareo, ora io non so come un marito possa abbandonare la moglie in queste situazioni ma lui lo fece, non veniva mai in ospedale a trovarmi, diceva che non mi voleva vedere così, fatto stà che iniziai a sentirmi sola, non mi ha mai accarezzato il pancione ne voleva scegliere un nome per il bimbo perchè se poi andava male...l'unica che mi è stata vicino e che ringrazio è la mia ginecologa lei sa come stavo e quello che ho passato...arrivai al settimo mese e sembrava ancora tutto abbastanza sotto controllo, avevo contrazioni e una flebo di tocolitici sempre attaccata ma volli andare avanti e rinunciare al cesareo programmato, la mia gine acconsentì; una settimana prima del termine entrai spontaneamente in travaglio e dopo 26 ore di doglie senza epidurale il mio bimbo nacque, mio marito mi avesse mai detto che ero stata brava, che mi amava, nulla...
niente fiori, niente fiocco ed il giorno che dovevamo uscire dopo quasi 9 mesi d'ospedale mi ha portato a casa e scaricato come fossimo solo un peso...diversi mesi dopo gli dissi di come c'ero rimasta male della cosa e mi giurò che al prossimo sarebbe stato diverso....
seeeee come no....anche per la bimba non fu facile, visti i miei precedenti problemi la mia ginecologa fu ancora più scrupolosa nei controlli e nelle terapie, fui comunque icoverata diverso tempo per minaccia di parto prematuro a 26 settimane, mio marito si comportò esattamente come la prima volta, niente visite in ospedale e soprattutto non mi portava neppure il mio bambino, solo io e la mia ginecologa sappiamo quanti interi pomeriggi ho passato a piangere, un giorno la mia gine voleva portarmi lei stessa mio figlio...
ad ogni modo partorii anche questa volta in soli 20 minuti....il ritorno a casa fu sconvolgente...mio marito cme la prima volta totalmente disinteressato ma il bello fu trovare mio figlio che mi odiava...per lui piccolo cucciolo di poco più di due anni io lo avevo abbandonato...ancora non son riuscita a ristebilire il nostro rapporto e questo non servì certo a farmi stare meglio.
Perchè un padre si comporta così?
Quando partorì mia cognata moglie di suo fratello era tutto premuroso le portò tantissimi fiori andava a trovarla, ha fatto alle sue figlie quintali di foto e filmini...ai nostri figli non ha mai fatto una foto e neppure un filmino, gli unici filmini li ho fatti io e lui li ha sovrascritti con la recita delle sue nipoti....
si comporta come se io ed i bimbi non ci fossimo....perchè?
Non mi da i soldi per la spesa ed io son costretta a lavorare al pc per andare avanti, e lui si infuria perchè lavoro, non tiene neppure il portafoglio in casa lo tiene da sua madre...io non guadagno molto e faccio i salti mortali per non far mancare nulla ai bambini ma non riesco più da sola con quelle 4 ore giornaliere che riesco a lavorare ad andare avanti è tutto aumentato a dismisura...ho scoperto che chiama i numeri erotici e che si masturba sul divano la notte, noi non abbiamo più rapporti da quando è stata concepita la piccola 20 mesi fa....
perchè la sua famiglia è composta solo da sua madre suo padre i miei cognati e le figlie dei miei cognati?
mi vogliono anche far passare per pazza e visionaria, io son depressa e me ne rendo conto da sola ma pazza non sono ne tantomeno visionaria...il giorno di Natale eravamo invitati da mia madre, inutile dire che da mia madre lui non viene manco morto...così per quieto vivere almeno il giorno di Natale accetto l'invito a casa della sua perfida famiglia....appena lì mia cognata inizia con le sue critiche nei miei confronti, io già ne avrei le scatole più che piene ma ingozzo il rospo...lei continua imperterrita mio marito ascolta tutto...alla fine stuffa di tutto questo mi prendo la bimba e me ne torno a casa mia lasciando li il marito e mio figlio grande che se lo sono ammaestrato bene contro di me...torno a casa e anche il giorno di Natale me lo passo a piangere...poi torna lui molto scocciato chiedendo spiegazioni io gli dico che non c'è bisogno di spiegazioni che c'era ed ha sentito benissimo quello che la perfida mi ha detto... ha negato mi ha detto che me lo creo io nella testa che lei non mi ha detto nulla...io non posso ancora crederci....io non mi invento nulla e lui c'era....a questo punto penso che sia tutto studiato a tavolino per farmi fuori...e prendersi i miei figli....ricordo ancora una volta tanto tempo fa quando mia suocera stava architettando di denunciare mia cognata per maltrattamenti alle bambine solo per buttarla fuori e tenersi lei le bambine...poi la raggirò ed ora la cognata pende dalle sue gonna non fa nulla che non decida la suocera....mio marito mi ha anche detto che è una vergogna che ancora allatto la bimba....non credo che io mi debba vergognare ad allattare la mia bimba in casa mia sulla mia poltrona, o sbaglio?...questo so che viene dalla bocca di sua madre invidiosa del fatto che lei non ha potuto allattare perchè non ha mai avuto latte, fece smettere mia cognata a tre mesi e la seconda bimba non le ha permesso di allattarla nemmeno un giorno perchè aveva fatto il cesareo e non andava bene....ma tutte le donne che fanno il cesareo oggi allattano tranquillamente....ora non capisco questo accanimento nei miei confronti ma penso che sia tutto un brutto complotto...farmi impazzire per prendermi i figli....lui non voleva una moglie ma solo un utero che gli facesse dei figli....una volta ottenuti i figli mi ha buttata nella pattumiera...questo è quanto....ora capisco anche mia madre che forse aveva capito tutto tanto tempo fa quando mi disse che non era la famiglia giusta che qui gira tutto attorno alla suocera che è lei che decide e che si prende tutto....a mia madre disse che i figli non sono nostri! e mia madre da quel giorno ha chiuso con loro, non è mai venuta a casa mia e non so come ha fatto ad invitarci da lei questo Natale....
Io son cresciuta in fretta da piccola sono stata vittima di un pedofilo che abitava con noi, un parente, non ho avuto una vita facile, ma ora devo cercare in qualsiasi modo di stare bene per me ed i miei figli e poi prendere una decisione con mio marito, che urge seriamente, ma soprattutto allontanarmi dalla sua perfida famiglia....
scusate lo sfogo
[#9]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Nessun problema per lo sfogo, ben venga.
E' una storia triste e pesante, credo che parlarne non possa che fare bene.

Ha passato tanti guai ma sembra si sia sempre risollevata, non molli adesso.
Non posso sapere se vi sia realmente un complotto, più che altro ha trovato una famiglia con un capo forte, arido e che vuole gestire tutto, soprattutto i figli e nipoti.

E' una situazione difficile e si può immaginare la solitudine che prova, ma credo che in queste difficoltà lei stia agendo bene e sia abbastanza lucida su ciò che vorrebbe per se stessa e i suoi figli. Non si lasci condizionare, è lei la mamma.

Non pensi di aver perso il più grandicello, è ancora troppo piccolo per capire bene cosa accade: è solo rimasto tanto tempo lontano dalla madre, è normale la sua reazione. Adesso poco per volta deve capire che lei c'è, è tornata e gli vuole bene. Vedrà che si riavvicinerà col tempo.

Ho controllato nella cartina la zona delle Marche al confine tra Emilia e Toscana, è una zona vasta, forse lei si trova nel territorio che nella carta sta a ovest di San Marino, quindi proprio negli Appennini, una zona impervia ma bella: da lì può arrivare sia a Pesaro o Urbino, ma anche fuori regione ad Arezzo, Rimini o Cesena.
Comunque il consiglio della Dott.ssa Passoni mi sembra buono, esistono i consultori e altri centri convenzionati cui lei può rivolgersi gratuitamente e può cominciare proprio parlandone con la sua ginecologa che avendo seguito entrambe le sue gravidanze ha vissuto con lei l'assenza di suo marito e saprà capirla e indirizzarla.

Non chiuda questo contatto e ci faccia sapere...
A presto
Massimo Lai
[#10]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile Signora,

mi farebbe piacere avere sue notizie.

Saluti
Massimo Lai
[#11]
dopo
Utente
Utente
Mi son trovata un lavoro part time, è il lavoro che facevo prima delle gravidanze e che mi dava tanta gioia, l'ho cercato anche per trovare lo stimolo di uscire di casa di vedere gente di staccare la spina con la quotidianietà, la bimba la lascio a mia mamma che la tiene volentieri e il grande è tornato all'asilo....non è un lavoro impegnativo solo tre mattine a settimana ma già mi sento un pò meglio.
Ora devo trovare il coraggio di chiamare la mia ginecologa per quel contatto, non mi decido, e lo vorrei tanto ma poi prendo il telefono e mi vergogno e non chiamo...va be spero di riuscirci.
Ovvio che mio marito è tutt'altro che contento che lavoro anche fuori casa, ma il telelavoro mi è servito per andare avanti e per guadagnare dei soldi ora ho bisogno di uscire dalla mia prigione anche lavorando, non fa che urlare ed insultarmi ma cerco di passarci sopra, ho la febbre a 39 e oltre da diversi giorni non se ne è manco accorto per il bene che mi vuole, chiede chiede chiede senza dare nulla, quando avrò il coraggio lo manderò anche lui all'inferno, e cambierò vita...non può continuare così io lo rispetto e anche lui deve rispettarmi.
Grazie dell'interessamento
[#12]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Mi fa piacere che abbia ripreso a lavorare, è uno stimolo importante e non può che farle bene trovare una realizzazione personale e stare in mezzo ad altra gente.

Mi dispiace che abbia tanta difficoltà nell chiedere aiuto; come le ho già scritto chi fa il nostro lavoro è abituato ad aiutare le persone, per questo l'interessamento è normale e non giudichiamo perché quello che capita a lei domani può capitare a noi.
Penso che stia vivendo una situazione difficile ed è normale che si senta male e che abbia voglia di chiedere aiuto, però deve fare un piccolo passo, si confidi con qualcuno: non è necessario dire al telefono il suo problema, prenda l'appuntamento per una visita di controllo e quando sarà nello studio della sua ginecologa le parlerà di quello che sta vivendo come ha scritto qui.

Si ricordi del consultorio e delle altre possibilità, e può sempre contattare me o altri colleghi/e su questo stesso sito.
Si ricordi anche che vi sono dei farmaci che potrebbero aiutarla senza problemi per l'allattamento. Dei colleghi si sono offerti di procurarglieli.
Se crede mi metto in contatto con lei e con la sua ginecologa, deve solo fornirmi i dati
scrivendo a massimo.lai@medicitalia.it e se non vuole parlare direttamente lo si può fare per iscritto.

Mi faccia sapere
Saluti
Massimo Lai

[#13]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Massimo Lai le ho mandato una mail
ho letto il libro "e poi venne la pioggia" mi ha lasciato una gran tristezza, per molti aspetti mi sento come la scrittrice, ma mi ha anche dato una spinta per cercare una soluzione.
grazie
[#14]
Dr.ssa Rosaria Daniela Bella Psicologo, Psicoterapeuta 4
Gentile Signora,
ho letto le sue mail e i preziosi interventi dei colleghi.
Sarei felice se il mio breve intervento potesse trasmetterle un tantino di speranza in più nel genere umano; per fortuna, infatti,non esistono solo persone che, come lei descrive, sembrano essere insensibili. Diverse donne, nella mia esperienza clinica si trovano in situazioni simili, ma con un pò di pazienza e il sostegno adeguato, che lei adesso sta cercando, si esce fuori da situazioni e percezioni della realtà che sembrano tunnel infiniti. Sono sicura che fidandosi riuscirà a farcela.
Tenga duro e cari auguri

Dott.ssa R.Daniela Bella

[#15]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile Signora,
mi fa piacere che dia sue notizie e che se la stia cavando.
Ho risposto alla sua mail.
Saluti
ML
[#16]
dopo
Utente
Utente
mi è successa una cosa stranissima, ora provo a chiedere anche in ginecologia ma ho smesso di prendere la minipillola e mi sento molto molto meglio, che sia quella a causarmi questo stato di depressione?
[#17]
Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
La depressione può essere uno degli effetti collaterali della pillola ma il discorso è complesso e andrebbe valutato in sede specialistica per determinare se si tratta proprio di un effetto collaterale oppure se c'è un disturbo dell'umore più importante.
Di solito è più frequente il caso opposto: la pillola viene utilizzata come terapia in caso di disturbo disforico nella sindrome premestruale.
Per questo le consiglio nuovamente di vedere uno specialista in modo che possa valutare interamente la situazione.
Saluti
ML
[#18]
dopo
Utente
Utente
è passato un anno, sono successe tante cose nel frattempo, mi stò curando con la fluoxetina, faccio psicoterapia con un medico e stò valutando di chiedere la separazione a breve, è stata durissima ma ne stò uscendo
grazie di avermi ascoltato grazie
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