Vorrei capire mia figlia

Gentilissimi dottori,ho una bambina di 9 anni che ha atteggiamenti che mi preoccupano molto.E'molto "maschietto" negli atteggiamenti,nel modo di vestire,di giocare,insomma in tutto quel che fa.
Non scioglie mai i capelli,nè usa fermaglietti,nei giochi sceglie sempre il ruolo di maschio e si rifiuta di indossare non solo abiti e gonne,ma addirittura indumenti con accessori o colori "femminili".
La cosa che pero' mi ha fatto preoccupare di piu' è stata la risposta che lei ha dato alla sorellina più grande di lei di due anni alla domanda "chi ti piace in classe tua?"ha risposto "Alessia"!.
Potete aiutarmi a capire mia figlia?Ve ne sarei davvero molto grata.
Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

il fatto che un bambino prediliga giochi che socialmente e tradizionalmente si considerano adatti all'altro sesso rispetto al suo può non avere alcun significato: i bambini apprezzano naturalmente ciò che è più consono alla loro personalità e ai loro gusti e fortunatamente non si precludono spontaneamente attività che, secondo i grandi, sono per le bambine se parliamo di un maschio o da bambini se parliamo di una femmina.

Di conseguenza può essere che sua figlia sia una bambina vivace, piena di energia, che ama i giochi che convenzionalmente si ritengono adatti ai maschi senza che ve ne sia oggettivo motivo.

Per potersi dedicare a tali giochi senza troppi penseri e impedimenti indossare vestiti "femminili" non è sicuramente pratico, per il rischio di rovinare l'abito e anche per la difficoltà di movimento che una gonna o un abitino può comportare rispetto a un paio di jeans.

Anche se sua figlia rifiutasse i vestiti da bambina per altri motivi, e cioè perchè non le piacciono, penso che non sarebbe il caso di saltare alle conclusioni perchè ha ovviamente i suoi gusti e non è detto che questi debbano corrispondere a ciò che si ritiene adeguato per lei.

Per quanto riguarda il fatto che "le piace" Alessia, direi che potrebbe armarsi di calma e di pazienza e interrogarla su cosa intendeva, evitando assolutamente di farle percepire la sua ansia se vuole che parli liberamente.
Molto probabilmente si tratta solo di capire cosa le piace *in* Alessia.

Sua figlia sta più volentieri con lei o con suo marito?
Che giochi fate con lei a casa?
La sorella che tipo è?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
pensare che sua figlia abbia un problema di identità sessuale, solo per i colori indossati, assenza di fermaglietti e giochi di ruolo, mi sembra impensabile.
Comprendo le sue preoccupazioni da mamma e le condivido, ma non entri in un circolo vizioso di osservazione delle sfumature del comportamento ella piccola.
se le sua preoccupazioni dovessero persistere ed il comportamento della piccola, le dovesse fare insorgere ulteriori dubbi, si rivolga ad uno specialista per comprendere a fondo gli accadimenti.
L'identità sessuale,si organizza secondo un processo complesso e duraturo, non la sua diagnosi non la si può relegare soltanto a quanto si vede del comportamento.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,
anzitutto un grazie per la Sua cortese attenzione e per la dolcezza che ha usato nel rispondermi.
Allora,sia io che mio marito abbiamo molto poco tempo da dedicare ai nostri tre bambini poiche'facciamo entrambi lavori con orari che ci portano via 10-12 ore di lavoro al giorno 365 giorni l'anno,purtroppo,per cui la bambina è seguita per lo più da mia madre che è una nonna fantastica ma mi rendo conto benissimo che i bambini gradirebbero comunque trascorrere più tempo con noi,ma finchè le nostra situazione economica non migliora siamo costretti,nostro malgrado a stare via gran parte della giornata.Mia figlia ama sicuramente molto il padre ma lo teme anche perchè mio marito è più severo di me.
Per quanto riguarda la sorellina,ha due anni più di lei,è il suo opposto nel muoversi,nel vestire...e le diro'spesso piange implorandola di giocare con lei ,lei la accontenta ma appena arriva il fratellino o il cuginetto(entrambi più piccoli di lei) con spade o macchinine lei prende e se ne va!
Anche a scuola socializza molto poco,è timida ed ha soltanto due amichetti maschi.
La ringrazio tantissimo per la Sua attenzione,mi ha aiutato molto ascoltandomi,per me è stato liberatorio,soprattutto sapendo che dall'altro lato c'è un professionista.
Sperando di poterLa disturbare ancora la Saluto Cordialmente.
Grazie di cuore
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Signora,
Ogni bambino cresce in modo differente rispetto all'altro, le due bimbe saranno sicuramente differenti, ma non per questo una e' sana e l'altra no, manifestando interesse per giochi da maschietto.
Credo che tutti i genitori, che lavorino tanto o poco si percepiscano sempre o in colpa od inadeguati nei confronti dei figlii, sia per la quantita' , che la qualita' del tempo che trascorrono o che non trascorrono con loro.
Spesso le inclinazioni verso giochi da maschi, celano desiderio di movimento e di rapporti alla pari nel gioco, mentre le bimbe, spesso giocano a giochi di ruolo o con le bambole, stia serena.
Salutii
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che non ci sia davvero da preoccuparsi: come le dicevo, non tutti i bambini hanno gli stessi gusti e se sua figlia ama giochi più vivaci rispetto a quelli che comunemente sono considerati "da bambina" è comprensibile che si faccia coinvolgere più dal fratello e dal cugino che dalla sorella.

Forse potreste proporre a tutti e quattro qualche gioco di movimento (o da tavolo) che accontenti i gusti di tutti e che non faccia sentire esclusa l'altra sua figlia.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottoresse,
voglio ringraziarvi per la vostra atttenzione,cercherò di seguire i vostri consigli e di essere più serena.
Un grazie di cuore
P.S.Buon San Valentino
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le consiglio la lettura di questo libro:

"Ancora dalla parte delle bambine"

di Loredana Lipperini, Ed. Feltrinelli.