Un nonno sconosciuto

Avrei bisogno di un'opinione.
Io 4 anni fa ho avuto una discussione con mio padre che è stata solo l'apice di una serie di problemi grossi che da una vita erano presenti. Lui da quel momento non mi ha più voluta vedere. Ho fatto qualche blando tentativo di chiarimento, ma alla fine anche per me era meglio così. Ciò che avevo soprattutto chiesto, era di continuare a vedere mia figia (sua nipote) che aveva solo due mesi all'epoca. Non volle e non ha mai voluto. Adesso ho un altro bambino di 1 mese e ovviamente non ha visto neppure lui. A mia figlia, sinceramente, non ho mai parlato di questo nonno inesistente (a che prò? non esisteva e non la vuole vedere) fino a pochi giorni fa. Ho sempre pensato che se lei avesse voluto vederlo (o lui avesse voluto vederla) non 'avrei mai impedito perchè i nipoti in questa cosa non c'entrano nulla.Qualche giorno fa parlando mi ha detto che mio babbo era in cielo (aveva fatto questa logica deduzione). Non mi sono sentita di cavalcare questa cosa e le ho detto che non era vero, che mio babbo era a ***(nome città). Lei ovviamente mi ha chiesto perchè nn veniva e io le ho detto che era un pochino arrabbiato con me. Lei mi ha chiesto se poi si faceva la pace e io ho detto di si (bugia). Nei giorni seguenti l'ho sentita dire al fratellino di non litigare che se no poi chi itiga sparisce!!!!! Io ho sempre pensato che fosse giusto dire la verità, seppur a misura, ma ora mi vengono dei dubbi su quello che può elaborare una bimba di 4 anni. Poi mi domando se abbia capito che mio babbo è SUO nonno! e mi domando, se dovesse dirmi che vuole vederlo, ma soprattutto se dovesse chiederlo lui (cosa quasi impossibile) come la preparo a questa cosa? sono in confusione. Ho sempre pensato che le avrei detto che avevamo discusso e stop. Immaginavo domande più impegnative in tempi in cui lei potesse capire meglio..invece...ma comunque...come si spiegano certe cose?!??!
Grazie
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signora,

per poterle rispondere dovremmo saperne un po' di più sulla situazione.

Come mai suo padre non ha voluto continuare a vedere la bambina e anche adesso non vuole vedere il secondo figlio?
Lo ha fatto solo come reazione al fatto che avevate litigato?

Se sì, vorrei chiederle almeno a grandi linee di cosa stiamo parlando, e anche com'era il vostro rapporto prima di quell'evento.

Sua madre è ancora in vita?
Glielo chiedo perchè non la sta nominando.
Per caso è mancata e lei è rimasta con suo padre, che poi si è sentito tradito quando lei si è allontanata per costruire la propria vita?
O è successo dell'altro?

Per quanto riguarda la bambina è normale che ricavi delle regole generali sul funzionamento del mondo da quanto osserva attorno a sè, ma queste regole saranno poi confermate o disconfermate dai genitori: di conseguenza può essere sufficiente che le spieghi che solo a volte le persone che litigano si allontanano e spariscono.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gentile dottoressa
la ringrazio per avermi risposto sebbene non condivida parte della sua opinione.
Le garantisco che le motivazioni per cui la relazione tra me e mio padre si sia interrotta non è in alcun modo importante in questo contesto. Non perchè preferisca evitare di raccontare l'accaduto (per altro sarebbe davvero difficile poter riassumere problemi di anni in questa sede), ma perchè assolutamente irrilevante rispetto ai miei dubbi in merito alle comunicazioni da dare alla bambina.
Mia mamma è assolutamente vivente, ma non c'entra nulla con questa storia perchè i miei genitori si sono separati molti anni fa e in alcun modo lei è coinvolta in questa relazione tra me e mio padre o tra lui e i nipoti.
In particolare come posso spiegare a una bambina che solo a volte le persone litigano e spariscono? il concetto di "a volte" come può essere colto da una bimba di 4 anni? sono molto in dubbio su questo. del resto rimane il mio dubbio sul come prepararla a un eventuale incontro con questa persona. Dovrei definirlo nonno? per lei i nonni hanno un' altra immagine e "consistenza"(sono molto presenti e affettuosi) e sono in grande difficoltà a chiamare io stessa nonno questa figura.
cordiali saluti
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
A mio avviso non è da trascurare il motivo per cui siete giunti a questa situazione, perchè il senso di quanto sta accadendo può cambiare anche di molto così come saranno diverse le emozioni che lei prova e quello che, involontariamente, lei comunica alla bambina a livello non verbale.

Capisco però che possa non desiderare di raccontarlo.

La decisione di non vedere più la bambina e di non voler nemmeno incontrare il bambino è molto grave e soprattutto priva i nipotini della possibilità di conoscere, e magari frequentare anche solo occasionalmente, una persona che fa parte della famiglia indipendentemente dai suoi errori e dai rancori che vi separano.

Dal momento che non vuole aggiungere altro non sono in grado di dirle di più, se non che sarebbe soprattutto per il bene dei bambini che questa situazione andrebbe appianata.

Sua figlia avendo 4 anni sarà perfettamente in grado di capire che gli esiti delle situazioni possono essere non sempre identici, se lei glielo dirà usando parole che potrà capire e magari qualche esempio vicino alla sua esperienza.

Se però lei prova intenso rancore per suo padre (non importa se a torto o a ragione) questo discorso potrà risultarle difficile da sostenere proprio perchè prova sentimenti negativi verso "questa persona" e quindi forse non le fa così piacere l'idea di averci di nuovo a che fare.

Ha parlato con sua madre di questo?
Se sì, cosa ne dice?
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
i bambini comprendono molto di più di quanto noi non crediamo comprendano, inoltre sentono i nostri stati d'animo ed i nostri sussurri, anche se sottovoce.
Credo che la massima lealtà nei confronti della sua piccola, sia obbligatoria.
Spieghi e la rassicuri, che un litigio, qualunque esso sia, non si trasforma sempre in una scomparsa e che gli adulti, a volte, si allontanano per non ferirsi o per stare un pò da soli, ma che il legame rimane, anche nell'assenza.
Capirà.
Consideri, che spesso le difficoltà sono di noi adulti, loro hanno la mente e la psiche molto più sgombra
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it