Timidezza

Gentili Dottori,
Ho problema che mi assilla da molto e finalmente ho deciso di parlarne con qualcuno. Il mio problema è la timidezza.
Fino a poco tempo fa riuscivo a controllarla, anzi non mi causava alcun problema.
Da qualche mese, invece, ho notato che quando ho a che fare con persone con la quale ho poca confidenza ho come un blocco. Inizia la tacchicardia, il respiro affannoso e dopo poco mi viene come un senso di svenimento.
Tra poche settimane dovrò affrontare un importante esame orale e al solo pensiero che dovrò parlare davanti a tante persone che mi fissano mi sento male.
Non c'è qualche modo per riuscire a controllare questa situazione?
Siccome è una cosa uscita da pochi mesi, può essere causata da un temporaneo momento di stress?
Vi ringrazio anticipatamente e vi porgo i miei migliori saluti.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, secondo una prospettiva cognitivo-comportamentale la situazione che descrive sembra una sorta di "corto circuito".

Quando si trova di fronte a persone con cui ha poca confidenza, avverte una forte sensazione emotiva, forse di natura ansiosa. Spesso non siamo consapevoli dei nostri pensieri perchè sono estremamente veloci, quasi come dei rapidissimi "telegrammi", tipo "Oh mio Dio", oppure "Speriamo di no", o "Chissà che potrebbe pensare di me" o simili.
Quali pensieri le passano per la testa prima di sentirsi "in blocco"? C'è qualcosa che le si affaccia alla mente, magari un pensiero anche breve, un'immagine, una parola?

Se le sue difficoltà dovessero perdurare, potrebbe essere utile, previa valutazione psicologica, l'ipotesi di un eventuale trattamento specifico. Potrebbe infatti trattarsi di una difficoltà di ordine ansioso, che andrebbe però approfondita e verificata.