Perdita del padre

Ieri notte mio padre è morto, sul suo letto di morte le uniche parole che sono riuscito a dirli erano "ti voglio bene". Peccato che certamente non mi avrà sentito visto che era in coma. Da quando era finito in ospedale mio padre non mi ha più parlato a causa delle sue condizioni, l'unica cosa che mi pento è che avevamo avuto un litigio e non ci parlavamo più. Ora diciamo che sono felice per lui, ha sofferto molto per 6 mesi e ora finalmente si stà ripostando, però, mi viene sempre in mente lui, mi manca.
Molte volte a casa parlo con lui, non sò se potrà diventare un ossessione però mi piace l'idea che mi può ascoltare dal paradiso.
Ora però non sò più cosa fare e cosa pensare. i miei sentimenti sono molto confusi...... non sò dove sbattere la testa.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

lei ha subito una perdita molto importante che sicuramente bisogno di tempo per poter essere elaborata, vista anche la sua giovane età.
Che tipo di rapporto ha avuto con suo padre?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Fin da quando sono nato io e lui avevamo un forte legame, possiamo dire che eravamo "ottimi amici", solo che quando arrivò la sua malattia sei mesi fà questo rapporto si inizio a sciogliere..... e siamo arrivati al punto che non ci parlavamo più, lui a causa delle sue situazioni e io a causa della paura e angoscia della sua malattia..... mi consola il fatto di averli detto "ti voglio bene" in punto di morte.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

la paura della perdita di una persona significativa, talvolta può mettere distanza tra due persone. Non credo che sei si debba sentire in colpa per qualcosa che è indipendente da lei.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Da quando è morto sento in me uno strano sentimento, in più anche se ho fame non riesco a mangiare.. sono angosciato. Cosa posso fare per risollevarmi un pò ?
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

per elaborare un lutto c'è bisogno di tempo, a volte mesi a volte anni. I suoi stati d'animo sono più che giustificati dalla situazione e dal momento che sta vivendo.

A quale sentimento si riferisce?
Vuole provare a descriverlo?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Credo si tratti di qualcosa tipo angoscia, malinconia e tristezza..... avrei potuto passare molto più tempo con lui...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

le emozioni che lei descrive sono tipiche della situazione che sta vivendo e mi sembra che lei stia cercando un "contenimento" a questo vissuto molto pesante da sopportare.

Ha la possibilità in questo momento di avere persone che le possano stare vicino?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Ci sono molte persone vicine a me, ma ogni volta piango ripensando a lui, quando torno a casa mi rivolgo ancora a lui.....mi pento per quello che non abbiamo fatto assieme e per quello che voleva ancora fare.
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
E' possibile che in qualche modo suo padre l'abbia sentito il suo affetto e la sua presenza nell'ultimo momento in cui siete stati vicini.
E' naturale stare male e molto anche quando si vede soffrire e poi morire una persona cara, come per lei suo padre.
Il momento del ricordo "rassicurante" e non doloroso verrà, ma un po più avanti. Ora lasci spazio anche al pianto e ai suoi sentimenti di dolore e lo affronti assieme ai suoi cari.
Quando vuole siamo qui anche noi.
Un abbraccio.

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Lasci sfogare il dolore per questo grave lutto che l'ha colpita! Le modalita' che scegliera' sono tutte lecite! E il "parlare" con suo padre mi sembra in questo periodo funzionale.
Forse il non avere "parlato" con lui recentemente e' un rimpianto che aggrava la sua emozione di deprivazione e la sua psiche ha scelto questa compensazone in modo spontaneo.
Le faccio le mie condoglianze.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio per le vostre risposte, pian piano la malinconia sta passando, però ho ancora due problemi: Mi sveglio di notte e ripenso a mio padre, e da allora, non riesco più a prender sonno, e poi non riesco a mangiare. Sento di dover mangiare però appena ho il cibo davanti non ce la faccio....
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
L'inappetenza spesso accompagna il decorso del lutto, cosi' come i risvegli notturni.
I suoi pasti si svolgono in compagnia o da solo?
Come trascorre la sua giornata?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Da quando è morto i pasti si svolgono sempre in presenza dei miei parenti (nonna, zii, etc) e nel corso della giocata per un pò sono solo e per un pò sono in compagnia di mio fratello e mia madre.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Le sarebbe possibile per qualche settimana cambiare un po' le sue abitudini? Stare con amici e perche' no mangiare anche con loro? In modo da distrarsi e parlare di cose piacevoli ?
Che ne pensa?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Gentile dottoressa,
La situazione sta pian piano migliorando, però ho ancora un ultimo problema, nel corso della giornata ora sono lucido però, quando scende la notte, mi ritorna la malinconia e non riesco a mangiare..... ho questo problema solo di notte..... essa mi fà ricordare lui.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
La notte il controllo dell'Io sulla sfera emotiva decresce perche' dovrebbe consentire al sonno di subentrare.
E quando c'e' un dolore la sfera emotiva e' portatrice di tristezza.
Penso che debba accettare questa tristezza come inevitabile per qualche settimana ancora.
Un abbraccio!
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Caro ragazzo,

porgo anche io le mie sentite condoglianze. Purtroppo l'elaborazione di un lutto segue alcune fasi e le prime sono le più dolorose. Si sfoghi il più possibile, pianga, parli di suo padre, esprima la sua sofferenza. Questo l'aiuterà tantissimo. Il resto verrà piano piano. Suggerisco anche io l'idea di uscire dalla routine quotidiana per non rimanere sempre su un terreno familiare e doloroso in questo momento.

Per qualsiasi altra cosa noi siamo qui.

Un caro abbraccio

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Vi ringrazio per tutte le risposte, ora ho un ultimo problemuccio:
da quando è accaduto tutto ciò.... non riesco a stare in "intimità" con la mia ragazza, perchè ho sempre il pensiero che mio padre mi stia guardando.... e questo è molto seccante.
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Capisco, e credo proprio che sia legato a quanto detto sopra, ovvero all'elaborazione del lutto. Consideri che momentaneamente lei non ha ancora realizzato, è troppo presto, motivo per il quale le idee e i pensieri vertono anche da questo lato. L'idea della presenza di suo padre, di essere guardato, ecc sono tutte idee legate alla mancata (per il poco tempo) elaborazione della perdita. I suoi pensieri sono ancora rivolti per la maggior parte della sua giornata a lui, alla mancanza, ed è dunque comprensibile che lei non riesca a concentrarsi su altre sfere della sua vita per il momento.

Si lasci del tempo. La sua ragazza capirà di certo.