Perdita cane

Buonasera gentili medici.
Torno di nuovo a scrivere, stavolta per la perdita del mio amatissimo cane: questa domenica abbiamo dovuto praticargli l'eutanasia perché gravemente malato, dopo quasi 14 anni insieme.
Lo avevo voluto io quando avevo 14 anni e siamo cresciuti insieme. Mi ha fatto tanta compagnia ed eravamo arrivati a capirci con uno sguardo. Mi ha tirato su nei momenti più bui: addirittura se mi sentiva piangere mentre lo portavo a spasso, mi veniva incontro per guardarmi cos'avessi, poi lo accarezzavo con un sorriso e lui continuava a passeggiare rassicurato.
Non mi sembra vero! Ancora lo chiamo in casa, parlo con lui sperando che ora si trovi in un grande prato a correre in perfetta salute e non provi rancore per noi per ciò in cui abbiamo potuto mancare.
Charlie, negli ultimi mesi, aveva sofferto sempre più di artrite fino ad arrivare a non camminare più bene ed a rifiutarsi di farlo. Lo stavamo curando da due mesi con gli antinfiammatori appositi per lui... Il problema è che questi medicinali lo hanno fatto ammalare ai reni ed al fegato. E domenica ci ha dovuto lasciare.
Mi restano tanti interrogativi: siamo stati noi ad ucciderlo coi medicinali? Se non glieli avessimo dati ora Charlie sarebbe stato ancora con noi? Non si potevano tentare cure per recuperare le gravi disfunzioni che aveva, prima di ricorrere all'eutanasia? Qual è l'ultima mia carezza che ha percepito? Poco prima dell'estremo saluto era con gli occhi aperti ed io ho visto quanto fossero spenti e rassegnati. Anche dopo che non c'era più i suoi occhi erano rimasti aperti e sembravano comunicare con me per l'ultima volta.
Non smetto di piangere da Domenica. Ci parlo ancora, lo chiamo ancora. Guardo in tutti i luoghi di casa in cui Charlie usava mettersi. Voglio credere che ora corra in un immenso prato verde e mi guardi dall'altro di una nuvola e non abbia nulla da rimproverarci. Lo avrò amato come meritava?
Per me è un dolore immenso
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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile signora,
la perdita di un amico a quattro zampe, a volte più che un amico quasi un compagno di vita, può essere un vero e proprio lutto e come tale ha bisogno di un tempo per essere elaborato e superato.
Immagino il dolore nel dover scegliere di togliergli la vita, ma mi creda i veterinari propongono questa soluzione quando la situazione è ormai compromessa in modo definitivo e un'attesa ulteriore sarebbe solo una fonte di estrema sofferenza per il nostro adorato animale.
Non si senta in colpa per la scelta che ha preso, e soprattutto non si logori con domande che non fanno che amplificare il suo dolore.
Cerchi di pensare ai momenti felici trascorsi in sua compagnia, non si focalizza sugli ultimi momenti così carichi di sofferenza.
Il tempo lenirà le sue ferite lasciandole un dolce ricordo del suo adorato cucciolo.
La saluto con affetto
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per la risposta.

Non riesco ad uscirne, anche una semplice musichetta qualunque mi fa pensare a Charlie. Ogni giorno cerco dei suoi peli in giro per casa da poter conservare (anche se alcuni li ho presi il giorno funesto, dal tavolo dell'intervento), faccio in modo che la disposizione degli oggetti nella casa non cambi ed anche i suoi giochi, voglio che restino come quando li ha usati per l'ultima volta.
Quanto durerà tutto ciò? Attualmente ho un piccolo lavoro precario e sono due giorni che non riesco ad andarci, sia per morale sia per condizioni fisiche: occhi sempre gonfi e pieni di puntini rossi per lo sforzo del pianto.
Gli alberi e i prati stanno fiorendo, oggi nella mia città c'è stato il sole e Charlie non c'è più da due giorni. Tutto questo mi pare spietato, a lui piaceva tanto passeggiare in giornate come questa.
Mi sento in colpa perché io ne vivo ancora e lui no, io sono rimasta e lui no, abbandonato nel suo mondo lassù
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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile signora,
si dia del tempo ne è passato ancora troppo poco.
Ho visto i suoi precedenti consulti, mi sembra di capire che questo sia un momento abbastanza difficile per lei al di là della perdita del suo cucciolo, probabilmente tutto ciò incide sul dolore che sta provando amplificandolo ancora di più.
Lei è già seguita da uno specialista giusto?
Parli con lui di tutto quello che sta provando, vedrà che riuscirà a trovare conforto e a superare questa perdita.
La saluto con affetto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Riguardo alla storia dell'altro post, non ho chiuso il mio rapporto, pian piano ci stiamo chiarendo. Devo anzi dire che mi sta molto vicino il mio ragazzo in questo momento.
In questa settimana purtroppo non potrò andare a consulto per gli impegni della specialista, quindi è tutto rimandato alla prossima settimana ancora. Due settimane sono lunghissime con questa perdita.
Ho bisogno di parlare, qui a casa non faccio altro che piangere. Non mi pare vero, non ci credo non è possibile. Mi manca da impazzire.
Dottoressa secondo lei è normale e giusto se sento il bisogno di assentarmi da questo lavoro anche domani?
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile signora,
La sua lettera mi ha profondamente commosso. Come lei, amo i cani, ne ho avuti, ne ho persi, li ho ripresi e continuano a farmi compagnia. La capisco profondamente, quindi. Vorrei dirle che il dolore piano piano passera', ma non il ricordo del vostro tenero rapporto. Come la collega , dott.ssa Bridi, le ha detto, la perdita di un amico come un cane puo' essere un vero e proprio lutto. Ci vuole tempo...ma se il dolore dovesse sopraffarla e le impedisse di continuare la sua vita, si affidi a uno psicologo empatico, accogliente e umanamente disponibile. E poi, quando sarà pronta, si prenda un altro cagnolino che sarà felice di condividere con lei tanto affetto.
Le sono vicina.
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa clinica

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazza,
se non si sente in grado di affrontare gli impegni lavorativi si prenda pure qualche giorno, cerchi tuttavia per quanto le è possibile di reagire e se ha la possibilità di parlare con qualcuno, che sia il suo compagno o un'amica, di questo dolore vedrà che ne troverà sollievo.
Come le dicevo all'inizio la perdita di un amico a quattro zampe può essere vissuta dalla persona come un vero e proprio lutto, soprattutto quando questo animale ho condiviso con noi una parte importante della nostra vita, e ogni lutto ha bisogno di un tempo per essere elaborato e superato.
Per questo non si senta sciocca o "non normale" per quello che sta provando.
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dopo
Utente
Utente
Grazie anche a lei dottoressa. Ogni parola mi è utile... Ogni tanto guardo la porta per vedere se torna
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dopo
Utente
Utente
Il "lavoro" che attualmente sto svolgendo è il solito call centre sotto-sottopagato in cui telefoni alla gente, sei gentile e ti senti sempre rispondere male. E' per questo che non ho assolutamente il morale per farlo. Poi ora starei in prova, tuttavia mi sento anche sfaticata a non andare... Resta però il fatto che sono anche impresentabile in questi giorni... Insomma sono anche combattuta
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
La perdita di un cane, che ci ha fatto compagnia, ci ha consolato, ci ha reso allegri, supportato, con cui abbiamo condiviso giochi, sguardi, empatia, corse, ecc....e' dalla difficile e lunga elaborazione.

L' eutanasia, lo e' ancor di piu', perche' se da un punto di vista razionale, lei sa' di avere fatto la cosa piu' giusta, da quello emozionale no: si chiede delle possibili cure altre, di quanto avrebbe vissuto ancora e con che qualita' di vita, ecc...

Gli animali spesso rappresentano delle " supplenze affettive" , magari acquistati o adottati, durante particolari momenti della nostra vita, momento di solitidine, sconforto, dolore dell' anima, ecc....
la loro compagnia risuona dentro di noi, anche quando non ci sono piu' , vedra' che con il tempo, sara' in grado di amare ancora qualche altro cucciolo, senza nulla toglie al suo Charlie.
Un abbraccio affettuoso

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottoressa. Grazie della risposta.

A quest'ora di domenica Charlie era andato via da qualche minuto. Era rimasto lì con gli occhi aperti.

Non è possibile tutto questo. Questa casa non ha più senso senza lui. Mi manca!
Per me adesso il tempo si è svuotato di ogni significato e mi sento sola.Quando c'era Charlie e mi sentivo sola come ora, andavo da lui a fargli le coccole e parlarci...
Io per ora non voglio andare in nessun luogo in cui andavo con lui: una casa in Abruzzo (paesino in cui nacque) che Charlie adorava, adorava viaggiare. Adorava le passeggiate fatte lì in montagna. Ricordo che nel suo primo anno di vita lo facevamo uscire da solo per qualche ora e poi tornava da solo a casa (è un paesino davvero piccolo e tranquillo).
Ho messo da parte i suoi giocattoli, a volte giro per casa a mimare situazioni vissute con lui in passato.
Diventerò pazza?
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Psicologo attivo dal 2013 al 2016
Psicologo
Gentile ragazza,
lei non diventerà pazza deve solo accettare il dolore di questa perdita e trovare la forza di reagire.
Sono sicura che la sua terapeuta l'aiuterà a superare questo momento di difficoltà, sono passati solo pochi giorni la sua reazione mi sembra del tutto normale, ma se ha paura di non farcela ad affrontare questo dolore da sola ne parli tranquillamente anche con lei le sarà sicuramente di conforto.
La saluto
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dopo
Utente
Utente
Oggi è il primo giorno di Primavera ed è il quarto dalla scomparsa di Charlie. Il quarto giorno di tutta una vita senza lui, una vita senza più il suo conforto.
Quando era in vita ho maledetto spesso il giorno in cui l'ho preso, pensando a quale immensa sofferenza sarebbe stato l'ultimo saluto. Ora che non c'è più invece lo benedico quel giorno, sono grata a Charlie per il supporto e la fedeltà di tutti questi anni... La serenità che mi dava sapere che ci fosse lui comunque andasse.
La vita dà un'opportunità a tutti ma quando non c'è più, la natura non ti aspetta: continuerà a fare giornate di sole in tutta la sua spietatezza. Quando si piange la scomparsa di qualcuno, una giornata così bella mi sembra solo una presa in giro.
A Charlie sarebbe piaciuto tanto stare fuori oggi, i suoi occhietti vispi avrebbero brillato ancora di più...
I giorni... le settimane, i mesi, gli anni... Volati via in un pomeriggio. Odio il tempo, che comunque per me ora si è svuotato.

Charlie mi manchi, stai giocando a nascondino?
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dopo
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Sono 5 giorni...