Non so cosa voglio fare nella vita

Sono una ragazza di 21 anni, da 1 anno vivo a Londra con il mio ragazzo. Non ho mai avuto esperienze lavorative, ho lasciato gli studi nonostante me la cavassi e da quel momento ho perso il controllo della mia vita, prendevo lezioni di canto ma la mia insegnante lasciò il paese e da lì ho perso qualsiasi punto fermo che mi portasse a credere in qualcosa per poi raggiungerlo. Mi iscrissi nuovamente in una scuola (perchè spinta da mia madre e da tante persone che continuamente mi ripetevano:"non hai voglia di fare niente, non studi non lavori e bla bla bla" senza nemmeno cercare di capirmi... Il mio ragazzo lavora da tanti anni, io non faccio nulla e non so nè cosa voglio nè cosa veramente mi piace, il niente totale... ho bisogno di un consulto. Grazie!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi pare che tu abbia descritto dei tentativi effettuati per provare a capire che cosa avrebbe potuto interessarti e piacerti.
Quando ti sei iscritta nuovamente a scuola, che cosa avresti voluto studiare?
Lo hai fatto per mettere a tacere le critiche? Attualmente stai studiando o hai lasciato questa scuola?

Se provi a pensarci, che cosa ti piacerebbe fare?
Come mai non hai mai lavorato? Incontri delle difficoltà o fai fatica in qualche cosa in particolare?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
quali studi stava facendo?
Come mai li ha lasciati, è stato per seguire il suo ragazzo?
Com'è il rapporto con lui?
Cosa le dice a proposito della sua indecisione?
Come si trova a Londra?
Come trascorre il suo tempo? Ha amici?
Oltre al canto quali altri interessi aveva?
I suoi cosa le dicono ora?
Com'è il suo umore?

Perdoni le molte domande ma sono utili per inquadrare meglio la situazione.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Quando mi sono iscritta nuovamente a scuola, mi sono iscritta in un indirizzo turistico perchè mollai gli studi in una scuola alberghiera.. quindi pensai che essendo più o meno lo stesso settore mi sarei trovata bene e non avrei riscontrato nessun problema. L'ho fatto anche per sentirmi dire "brava" e smetterla di sentire: "non hai voglia di fare niente" etc. Attualmente non studio e non lavoro. Se provo a pensarci non so davvero cosa mi piace fare, ho fatto qualche lavoretto in un ristorante quì a Londra e in Sardegna call center che lasciai dopo una settimana.. e qualche lavoretto umile, pulizie etc. (ma il tutto non perchè realmente mi sentivo vogliosa di farlo, ma sempre perchè mi sentivo dire che dovevo farlo. Incontro delle difficoltà perchè mi sento molto insicura di ogni mia possibile capacità...paura di essere giudicata etc. Mi piace essere vincente, non perdente. Ho fatto anche una seduta da una psicologa qualche anno fa e mi disse che avevo una crisi esistenziale (scusate gli innumerevoli errori di ortografia, ma tremo mentre scrivo).

Il rapporto con il mio ragazzo va bene.. siamo insieme da tre anni, ma sono completamente appoggiata a lui.. i miei genitori sono divorziati da circa 10-11 anni e non hanno risorse economiche per potermi dare una mano.. in generale non c'è veramente nessuno che riesca a capirmi realmente.. mi sento solo giudicata e basta. A proposito della mia indecisione, il mio ragazzo, mi da una mano (lui fa il parrucchiere da 11 anni e a breve cercherà di aprire un salone quì a Londra, dicendo che mi metterà a lavorare con lui) ogni tanto però si arrabbia.. anche se da parecchie settimane non mi fa pesare il tutto come prima diciamo.. Il mio tempo quì lo trascorro a casa, vivo con mia cugina che ha una camera nella mia stessa abitazione (io e il mio ragazzo abitiamo in una camera) non ho ancora amicizie abbastanza strette quì.. magari qualche conoscente che vedo poi con lui quando si organizza qualche cena.. ogni tanto esco ma solo e soprattutto con lui... ogni volta mi pesa il fatto che quasi quotidianamente (non da lui) mi viene chiesto: "ma hai trovato lavoro?" e dentro di me dico: "che p***e!!". Oltre al canto mi piace molto la tecnlogia e credetemi in questo momento da alcuni anni non so nemmeno quali fossero in precedenza le mie passioni ho il nulla totale. Sto sempre pensando.. penso troppo e ciò mi stressa tanto, voglio sempre sapere ogni perchè, ma poi in realtà non trovo mai risposte vere.. ogni volta che magari mi si accende qualche "brillante" idea non so perchè ma a distanza di giorni non è più brillante.. (non so se mi spiego, spero tanto di riuscire ad essere capita). I miei mm bella domanda.. mio padre lo sento pochissimo, (i miei genitori non hanno mai saputo fare i genitori, ma per carità non gli faccio una colpa, diciamo che ho sempre cercato di fare io il genitore...molto fragili entrambi per tanti fattori) mia madre mi dice sempre del lavoro.. ogni volta.. . Wow la domanda sull'umore.. non so.. c'è una confusione dentro di me veramente tanta.. a momenti posso essere felice ma non è felicità.. sembra sempre che voglia nascondermi da qualcosa, non ho mai amato far vedere esplicitamente agli altri il mio malessere, perchè non accetto che dentro di me ci sia tutto questo, vorrei essere una persona normale come tutti gli altri. Mi sembra di aver risposto a tutto. Grazie ancora!!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
leggendola ho l'impressione che lei abbia lasciato indietro un po' se stessa, preoccupata per le problematiche dei suoi genitori, rispetto ai quali i ruoli sembrerebbe siano stati invertiti...sono i genitori a doversi preoccupare per i figli durante il loro percorso di crescita, non il contrario.

<Incontro delle difficoltà perchè mi sento molto insicura di ogni mia possibile capacità...paura di essere giudicata etc. > questo è un punto importante, poiché in questo modo si preclude eventuali iniziative, non affrontando non fa altro che rinforzare i suoi timori e la poca fiducia in sé, considerando poi quanto dice <Mi piace essere vincente, non perdente> il che le impedirebbe di essere un po' più flessibile e pensare correttamente che "nessuno nasce imparato" e che dunque si impara anche dagli errori nei quali ogni essere umano incorre, nessuno è perfetto.

<Sto sempre pensando.. penso troppo e ciò mi stressa tanto, voglio sempre sapere ogni perchè, ma poi in realtà non trovo mai risposte vere.>aumentando la sua confusione, lo stress o meglio l'ansia e di conseguenza il circolo vizioso in cui sembra trovarsi che ostacola un possibile cambiamento della sua situazione.

Sarebbe utile iniziasse a fare piccoli passi verso una maggiore autonomia anche rispetto al suo ragazzo... l'apporto di uno psicologo la potrebbe certamente aiutare...potrebbe informarsi quali i servizi a disposizione nel luogo dove si trova. Che ne pensa?
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dopo
Utente
Utente
Non avrei la possibilità di pagarlo. Grazie per il consulto, tempestivi e efficaci.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Magari inizi a riflettere sui piccoli e parziali spunti che ha ricevuto qui e a porsi piccoli obiettivi raggiungibili, cercando di esporsi un po' di più alle situazioni, a guardarsi intorno con curiosità.
Mi risulta che anche in Gran Bretagna esiste un serizio sanitario nazionale, non conosco però le modalità di accesso e altre utili informazioni che potrebbe comunque reperire lei, se ancora non in suo possesso.

I miei migliori auguri per un futuro sereno e grazie per il cortese riscontro.