Scuola materna

Buongiorno, sono la mamma di un bimbo di due anni e mezzo che da tre settimane ha iniziato a frequentare la scuola materna come anticipatario. La prima settimana ha trascorso là solo due ore al giorno, da due settimane si ferma per il pranzo e lo vado a riprendere alle 12.45.
Quando lo lascio al mattino (dopo avermi ripetuto mille volte da quando si sveglia "non voglio andare all'asilo" e frasi simili) non piange, ma quando lo vado a riprendere le maestre mi dicono che durante la mattinata piange (il pianto senza lacrime, mi dicono, ritenendolo un capriccio) e che dice in continuazione che vuole andare ad aspettare la mamma, cercando di uscire dalla classe per andare al cancello ad aspettarmi. Questa mattina persino i suoi compagni di classe, al momento del ns ingresso, mi hanno detto che piange sempre perchè vuole la mamma! Al momento del pranzo non tocca cibo se non un pezzetto di pane (so che le maestre insistono perchè lui mangi e io so che con il mio bambino è il metodo peggiore!!!)
Nel pomeriggio stiamo insieme, fa i capricci, non vuole dormire (dorme ancora un paio d'ore dopo pranzo), e quando gli chiedo cosa ha fatto all'asilo mi dice "ho pianto", se gli chiedo il perchè non vuole stare all'asilo mi dice "perchè voglio la mamma", durante il riposino (raramente anche la notte) fa gli incubi e urla "voglio aspettare la mamma!" o frasi simili.
Non so che fare, non vedo miglioramenti e mi metto in discussione perchè ho paura di averlo cresciuto troppo insicuro del nostro amore per lui (i primi giorni mi spiegava che aveva paura che non lo andassi a prendere e anche ora che ha capito che vado tutti i giorni come promesso temo che abbia ancora questa paura). Mi domando anche se non sia per lui troppo traumatica questa esperienza.
Per il resto è un bambino fantastico, è molto allegro e vivace, e soprattutto (tranne all'asilo!) molto socievole, parla con tutti anche quando passeggiamo per strada, cerca gli altri bambini ecc.
Mi domando se non sia stato un errore mandarlo alla scuola materna quale anticipatario, ma forse avrebbe avuto gli stessi problemi se l'avessimo iscritto al nido...
Grazie per la vostra attenzione
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con il fatto che l'ingresso all'asilo sia un piccolo trauma. Il bambino si trova a dover negoziare con altri pari e doverlo fare senza la "copertura" genitoriale. L'ansia da separazione non si "vince" evitando le separazioni ma continuando a trasmettere fiducia che i genitori ci saranno anche se al momento non presenti.
La socializzazione è un elemento fondamentale per la crescita, dunque da incoraggiare.
Cerchi di distogliere l'attenzione del bambino sull'argomento asilo, quando è con lei e di affrontarlo magari indirettamente con qualche libro per bambini che si occupa del tema. Se ne trovano anche nelle biblioteche comunali.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
in linea generale, i bimbi hanno bisogno di tempo per adattarsi bene ai nuovi contesti extra-familiari, in particolare se alla loro prima esperienza.

Forse suo figlio non essendo andato al nido non è stato abituato a un distacco da lei, non so quali altre esperienze abbia avuto per passare del tempo con altre persone di fiducia - nonni o altri , che tipo di rapporto abbiate, il clima familiare ...

Inoltre non so quanto lei si sia preoccupata e in ansia per questo distacco e quanto involontariamente abbia trasmesso al suo bimbo eventuali emozioni di questo tipo.

<e quando gli chiedo cosa ha fatto all'asilo mi dice "ho pianto", se gli chiedo il perchè non vuole stare all'asilo mi dice "perchè voglio la mamma", durante il riposino (raramente anche la notte) fa gli incubi e urla "voglio aspettare la mamma!" o frasi simili.>E poi? Come si comporta, cosa dice a suo figlio?

Come l'avete preparato all'inserimento alla scuola materna? Cosa gli avete detto?

In genere quando i bimbi hanno difficoltà di questo tipo, un atteggiamento sereno nel prepararlo, un po' di allegria durante il percorso, nel salutarlo...un bel sorriso e tanta calma...senza lasciarsi travolgere dalle angosce del bambino.

La tranquillità dei genitori aiuta il bambino ad arginare le prorpie ansie.

Attenda un po' di tempo per vedere come vanno le cose, stia in contatto con le maestre, rassicuri il suo bimbo con la sua serenità.

Solitamente se si toglie peso alla situazione, queste difficoltà rientrano con un po' di pazienza.

Stia a vedere come vanno le cose, poi ci faccia eventualmente sapere.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
anche io come il Collega le suggerisco di arginare le sue ansie e di incoraggiare e favorire la socializzazione....è un valore aggiunto alla crescita di ogni bambino.

Spesso l'ansia da separazione viene amplificata dall'ansia genitoriale, che arriva al bambino sincronizzandosi con la sua.

Vedrà che con il tempo ed i primi successi all'interno del gruppo pari, vivrà serenamente l'inserimento a scuola.

Provi ad invitare qualche compagno di classe a casa, la domenica, per pranzo, merenda..... magari diventa il suo migliore amico ed un supporto durante questa fase di inserimento.....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it