Non riesco più a godermi la vita

Buonasera Dottori, gradirei un vostro parere perchè non so più come uscirne, parto col dire che ho avuto una bella vita nonostante le mille difficoltà, da qualche mese mi ritrovo in un vicolo cieco nel senso che a causa di stress prolungato sono crollato e non mi sono più ripreso del tutto. Prima di ammalarmi ero una persona insicura, solitaria ma che se con la giusta compagnia sapevo divertirmi e far divertire, buon rendimento scolastico, buone relazioni con gli altri. Ora è tutto diverso. Inizialmente nella fase acuta mi sono isolato da quasi tutti, non uscivo quasi più di casa poi grazie agli antidepressivi ho ripreso ad uscire ma sempre da solo, come se non riuscissi più a stare in gruppo, ho provato qualche volta ad uscire in compagnia ma preferivo di gran lunga star da solo. Prima invece amavo uscire con gli amici. La mia testa mi spinge alla solitudine perchè ho paura di deludere gli altri, di essere mal giudicato (dovuto a eventi del passato in cui sono stato messo in ridicolo e usato spesso come capro espiatorio). Questa storia del capro espiatorio è quella che più di tutte mi fa male, io ero molto timido e quindi spesso venivo incolpato di cose non fatte perchè non mi sapevo difendere, io tenevo tutto dentro e stavo malissimo, crescendo mi ero ripreso e avevo imaprato difendermi e farmi rispettare, ora ho il terrore di essere nuovamente usato come capro espiatorio o che eventi accaduti in passato possano incidere sul futuro. Questa incognita mi tiene sempre sull'altolà e per questo non riesco più a uscire in gruppo, penso che non merito amicizie nonostante io in realtà sia una persona buona, sia vista come tale ma la mia mente mi dice che non è così o per lo meno che qualcuno potrebbe convincere gli amici che non è così e perderli. Insomma è come se prevenissi eventi incerti isolandomi. Questa non è vita e vorrei tornare a quella di prima ma non so proprio cosa fare, purtroppo non ho le capacità economiche per rivolgermi ad uno specialista. Avete qualche consiglio o osservazione?
Cari saluti
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"Prima di ammalarmi"
Gentile utente,
Lei ci accenna a fasi acute e a uso di antidepressivi: segno che ha chiesto aiuto e lo ha accettato.
Ora sta meglio, ma permane una difficoltà sociale che Lei vorrebbe superare "tornando come prima".
Consideri che ciò non è possibile, visto che la malattia ci pone nella condizione di crescere, mai di tornare indietro. E dunque la Sua strada è quella di trovare nuove soluzioni a problemi pre esistenti.
Se qualche collega Psy la aiutasse farebbe meno fatica e "camminerebbe" più spedito!
Tenga conto che esistono i consultori, dove il servizio è quasi gratuito.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Gentile Dottoressa, mi sono rivolto ad un consultorio ma non si è risolto nulla, mi facevano solo parlare e basta.
Purtroppo non riesco ad andare avanti perchè è come se il passato mi tenesse legato ad una corda. Per anni avevo vissuto senza problemi e pensieri ora è come se tutto fosse tornato d'attualità per la mia testa e non riesco a liberarmi di questi pensieri.
Oggi uscendo con amici ho passato una piacevole giornata, stavo quasi bene poi tornando a casa sono tornati tutti i pensieri e l'ansia è nuovamente aumentata.