Stati d'ansia, depersonalizzazione

Salve, sono un ragazzo di anni 20, buona salute , nessuna particolare patalogia avuta in passato. Vi racconto brevemente la mia storia . All'eta di circa 8 anni ho iniziato a soffrire di disturbi d'ansia(attacchi di panico): nodo alla gola, palpitazioni e sudorazione. Con il passare del tempo, ho iniziato ad avere degli strani disturbi. Il mio corpo durante tali manifestazioni e come se si estraniasse dalla mia mente, gli arti risultano lontani e le mie sensazioni ed emozioni risultano ovattate. Sin dalla prima adolescenza, ho frequentato sporadicamente psicologi e psichiatri. La prima terapia fu a base di xanax e zoloft. Interrupi tale terapia quando i miei sintomi andarono via via scemando. Con il passare degli anni però e soprattutto nell'ultimo anno tali crisi che chiamo di depersonalizzazione sono diventate piu' frequenti soprattutto nei periodi di forte stress. Da circa 5 anni prendo zarelis ( per 4 anni 75mg ) e nell'ultimo anno con l'aggravarsi di tale situazione forse dovuta allo stress universitario? Preciso che volte volte tali crisi sono precedute da una strana paura, quella della morte anzi dire che è proprio una condizione davvero invalidante, lo psichiatra da cui andavo mi ha consigliato di raddoppiare la dose, passando cosi a 150 mg. Prendo anche lexotan la mattina e la sera circa 13 gocce. Vi scrivo per fare in modo che tale situazione possa cessare, e soprattutto delle risposte che mi son sempre state negate. Non voglio che tale problema mi possa condizionare nelle scelte della mia vita. Nell'attesa della risposta da me tanto auspicata, Vi porgo i miei più sinceri saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Ragazzo,
affermi di essersi rivolto a psicologi ma non ci dici nulla al riguardo, se si è trattato di colloqui sporadici oppure di un percorso di psicoterapia.
La terapia farmacologica può essere integrata con un percorso terapeutico ma la scelta dell'intervento più adeguato richiede un incontro diretto con lo psicologo-psicoterapeuta, una consulenza on line può offrirti delle indicazioni preliminari, ma non può sostituire un colloquio diretto con lo specialista.
La terapia farmacologica non è di competenza dello psicologo ma dello psichiatra, poiché lo psicologo non prescrive farmaci, pertanto non posso esprimermi a riguardo.
Tuttavia da quanto riferisci, sembrerebbe trattarsi di un disagio che è stato affrontato solo dal punto di vista farmacologico e si è trascinato addirittura dall'infanzia all'età adulta, a questo punto forse è importante evitare di rinviare ulteriormente l'avvio di un processo di cambiamento, ovvero l'opportunità di iniziare a prenderti cura di te e, finalmente, trovare quelle risposte che è possibile individuare attraverso il contatto con lo specialista ed eventualmente, attraverso un'azione sinergica da parte di psicologo e psichiatra.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa

Gli incontri sono stati sporadici, probabilmente per colpa mia. Avendo passato anni senza alcun tipo di problema di seria entità ,ho trascurato enormemente la situazione. Ho avuto supporto psicologico in tenera età, circa 10-12 anni. Ora credo di aver maturato una consapevolezza tale, da rendermi conto di quanto anche la salute psicologica sia importante. Il problema è che al momento non so a chi rivolgermi, non avendo conoscenze nell'ambito psico-sanitario.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Non esiste una salute psicologica disgiunta da quella fisica purtroppo resiste ancora lo stereotipo che le considera separate.
Se preferisci far riferimento ad una struttura pubblica puoi rivolgerti al Consultorio Familiare della tua ASL di appartenenza e prenotando un colloquio con lo Psicologo.
In alternativa puoi cercare uno psicologo psicoterapeuta che esercita nel settore privato.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
penso sia opportuno riprendere le fila di questo disturbo e trovarne gli elementi comuni ovvero le paure comuni che ne accompagnano evidentemente le varie manifestazioni.
I disturbi d'ansia infatti riconoscono in genere delle paure inconsce che li alimentano. Le segnalo degli articoli sul trattamento degli attacchi di panico sul mio sito professionale che chiariscono funzionamento e terapia degli stessi e delle crisi d'ansia in generale, con riguardo agli approcci terapeutici strategico e della Gestalt.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
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