Gelosia patologica

Salve, ho una relazione extraconiugale da circa un anno, abbiamo un rapporto clandestino d'amore molto intenso che riusciamo a conciliare con le nostre rispettive famiglie. Esiste un problema tra noi che si ripete spesso e cioè lui è molto geloso/diffidente e spesso da un episodio (per me insignificante e per lui fondamentale), inizia a farmi interrogatori e generare sospetti sulla mia fedeltà e sincerità nei suoi confronti, fino a diventare ossessionato perché secondo lui non confesso la "verità" e anche talvolta verbalmente aggressivo, mi dimostra odio soprattutto nei messaggi scritti che si ripetono insistentemente, chiedendo dettagli, orari qualunque informazione ritenuta non sincera, non ascoltando o non credendo mai alla mia versione dei fatti, fino ad arrivare alla decisione di lasciarsi, cosa che nessuno dei due è in grado di sopportare. Questa situazione è molto stressante per entrambi e non riusciamo ad uscirne, riesce ad influenzare negativamente le nostre vite lavorative e familiari, senza contare che in quei momenti di disperazione, abusa di sostanze alcoliche mettendo a rischio anche la sua salute. Lui si giustifica ricordando un episodio di qualche mese fa quando gli ho taciuto una conoscenza in chat con un altro uomo, che tra l'altro è stata solo un'amicizia per me. Ma questa mia non sincerità (secondo lui) , gli ha causato una grande sofferenza e lo ha fatto diventare patologicamente sospettoso e diffidente per ogni minima cosa.
Vorrei gentilmente un vostro parere e/o un consiglio su come risolvere questo problema.
Grazie molte.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

mi pare che i problemi siano molti e che riguardano la natura della relazione con questa persona. Posso chiederLe che cosa è accaduto al Suo matrimonio? Come mai ha sentito la necessità di conoscere altre persone in chat? Come mai si lascia maltrattare da questa persona che diventa aggressivo?
Ha mai pensato di parlare con uno psicologo psicoterapeuta di persona di questa situazione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<fino ad arrivare alla decisione di lasciarsi, cosa che nessuno dei due è in grado di sopportare.>

Gentile Signora,
non credo che le rassicurazioni che le chiede quest'uomo e che lei gli dà servano a tranquillizzarlo, anzi credo potrebbero non bastare mai.

Forse le domande da farsi sarebbero altre, ad esempio perché nonostante questo non riusciamo a lasciarci? Cosa cerco in questo rapporto? Quali bisogni soddisfa?
Cosa manca nel mio matrimonio?






Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Inanzitutto ringrazio le dottoresse per la loro disponibilità.
Cercherò di rispondere alle vostre domande affinché abbiate un quadro più completo della situazione. Voglio molto bene a mio marito ed abbiamo un discreto rapporto dopo 20 anni di matrimonio, adoro i miei figli e non metterei mai in crisi la mia famiglia per una relazione esterna. Sono stata ripetutamente tradita da mio marito durante questi anni nonostante io fossi stata irreprensibile in questo senso, mi ha fatto molto soffrire. Ho iniziato questa storia per gioco e mi sono ritrovata innamorata persa di quest'uomo (non l'ho conosciuto in chat), non riesco neanche a sentirmi in colpa visto quello che ho subito dal mio partner per anni. Desidero viverla al meglio ( salvaguardando sempre la mia famiglia), mi rende felice e mi da quelle emozioni che un lungo matrimonio non ti può più dare. Penso che sia il motivo alla base di tutti i tradimenti.
Premesso questo, vorrei cercare di capire il perché dell'atteggiamento a volte '"paranoico" del mio amante, ci tengo molto e non posso fare a meno di lui perché ci amiamo: questo è il motivo per cui non riusciamo a lasciarci. Vorrei capire quanto ci può essere di patologico in questo comportamento e se è risolvibile in qualche modo.
Spero possiate aiutarmi.
Vi ringrazio molto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Capire il perché non la aiuterebbe molto, inutile farsi domande che nulla risolvono.
Le persone non si possono cambiare, né lei può fare molto per risolvere.
Decida lei se "prestare il fianco" alla gelosia di questo lui e continuare ad assecondare queste dinamiche tra voi con le sue giustificazioni..
Si chieda piuttosto se questo rapporto la fare stare bene come vorrebbe, se è disposta a pagare questo prezzo ancora per molto... forse per risarcirsi in qualche modo dei tradimenti subiti e tenere in piedi un matrimonio attraverso la presenza di un terzo.

Credo ci sia molto non detto nella sua unione matrimoniale e forse segnali di insoddisfazione che non sono stati colti a suo tempo.
Da qui solo ipotesi anche fallibili , credo comunque che un consulto diretto le potrebbe essere utile per fare migliore chiarezza.

Un caro saluto
[#5]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Questo rapporto mi fa stare molto bene e mi creda non lo utilizzo per far funzionare meglio il mio matrimonio, io e mio marito ci vogliamo molto bene, c'è intesa e complicità, nonostante i numerosi tradimenti subiti.
Ciò che va ad alterare questo "equilibrio" sono i momenti di gelosia dell"altro che si manifestano in una modalità secondo me patologica mettendo tutto a rischio e causando stress e sofferenza ad entrambi. Ho letto qualcosa sulla gelosia ossessiva e mi sembra che ci siano i sintomi, ho chiesto un consulto proprio per capire questo, perché se cosi fosse potrebbe essere aiutato da uno psicologo.
Grazie per la disponibilità.
[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<se cosi fosse potrebbe essere aiutato da uno psicologo.>
Se così fosse la motivazione dovrebbe venire da lui così come a lui spetta decidere.

<io e mio marito ci vogliamo molto bene, c'è intesa e complicità, nonostante i numerosi tradimenti subiti.> Cosa potrebbe eventualmente cambiare tra voi se non ci fosse l'altro?
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve, ho letto con interesse il suo racconto che implica l'articolarsi di molteplici vissuti e per questo è complesso.

Nel tentativo di rispondere alla sua domanda, mi sono soffermato a riflettere sulla gelosia del suo amante.
Così mi è venuta in mente una distinzione che potrebbe esserci utile. Da una parte lui potrebbe essere geloso come sua personale caratteristica; secondo questa ipotesi di massima, lui lo è sempre stato e la sua gelosia si è manifestata anche in precedenti storie. Da un'altra parte la gelosia del suo amante potrebbe manifestarsi e accentuarsi particolarmente in questa specifica situazione che vi riguarda.

Provo allora a farle una domanda, se non sono indiscreto. Da come ho capito il suo amante ha a sua volta una famiglia. Come lei, anche lui sente di volerla salvaguardare?

Un saluto,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#8]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
<Cosa potrebbe eventualmente cambiare tra voi se non ci fosse l'altro?>

La situazione tre me e mio marito non sarebbe diversa al periodo precedente a questa storia, come le ho detto il nostro è un rapporto che nonostante tutto funziona. Ne abbiamo passate tante ma fondamentalmente siamo molto legati. Certo dovessi perderlo ora l'altro, starei molto male visto che sono innamorata, probabilmente ne risentirebbe anche la mia famiglia.


<se cosi fosse potrebbe essere aiutato da uno psicologo.
Se così fosse la motivazione dovrebbe venire da lui così come a lui spetta decidere.>

Su questo dottoressa non sono pienamente daccordo, le sue reazioni estreme ( ripeto per me patologiche) danneggiano anche me, oltre che lui stesso, e penso che sia giusto capire a fondo questo suo problema magari consigliandolo io stessa di avere un aiuto da uno psicologo se può essere utile. Spesso la persona che soffre di questa patologia non si rende conto della gravità della cosa e pensa che le sue reazioni siano normali, però sappiamo bene che questi momenti di aggressività possono arrivare ad essere estremamente pericolosi. Forse non sarà il nostro caso però non me la sento di aspettare passivamente l'evoluzione degli eventi.
Capisco che il fatto che sia il mio amante e non il mio compagno ha spostato il problema in un'altra direzione, verso la natura del rapporto con mio marito. Ma il mio problema è un altro, come da titolo del consulto.
Grazie comunque
[#9]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Rispondo al gentilissimo dottor De Sanctis:

Si, anche lui vuole salvaguardare la sua famiglia, e su questo siamo pienamente daccordo.
Riguardo alla sua gelosia estrema, mi ha raccontato di esserlo stato nella prima fase di conoscenza con la sua attuale moglie, non so però se la viveva con la stessa intensità di adesso.
Grazie
[#10]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Mi chiedevo se questo uomo potesse vivere il conflitto tra il suo amore così intenso per lei e la difficoltà a lasciare la sua famiglia. La gelosia potrebbe rappresentare, in un caso del genere, almeno tre vissuti: il desiderio infiammato per lei, un senso di impotenza e di sconfitta di non poterla avere tutta per sè, il tentativo di rompere degli equilibri non del tutto soddisfacenti e magari anche dolorosi. Magari con la speranza di diventare voi soli l'unica coppia e di poterla vivere ufficialmente.

Ma se scartiamo questa ipotesi, come mi sembra suggerire, bisogna ricercare altre strade. Se non mi sbaglio, anche la presenza di altri uomini, come quello della chat, che potrebbe renderlo diffidente, non le sembra un'ipotesi convincente o quanto meno sufficiente.

Avete avuto occasione di parlarne insieme? Quando lo rassicura come reagisce?

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#11]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Si dottore, la prima ipotesi è da escludere: entrambi teniamo alla nostra famiglia, mogli , mariti e figli rispettivi.
La seconda ipotesi per me è un fatto irrilevante visto che è stato solo un rapporto di amicizia, ma per lui è determinante per avergli fatto capire che non gli racconto la verità su tutto.
Lui è ossessionato dal fatto che non gli dico la verità, che potrei avere altri uomini, che potrei lasciarlo da un momento all'altro. Soprattutto sta attento ad orari, luoghi, parole dette, tutto per lui è importante per capire la "verità". È sufficiente che non torni un orario o un altro particolare per scatenare in lui un atteggiamento verbalmente aggressivo, fatto di interrogatori martellanti, messaggi continui in cui sentenzia che sono colpevole, bugiarda, cattiva. Che lo derido, mi prendo gioco di lui.
Io inizialmente reagisco in maniera cauta, cercando di rispondere con calma a tutte le sue domande, cercando di fargli capire che sta sbagliando e che sono sincera. Ma lui non si convince, non ascolta, va avanti con le sue ipotesi in maniera molto aggressiva, con parolacce, offese, magari beve anche più del solito e questo aggrava la situazione..La sua rabbia cresce sempre di più, a quel punto io inizio a stancarmi e a dare risposte più decise e cattive. Poi valutiamo l'ipotesi di lasciarsi ma dopo poco non riusciamo a portarla avanti, lui si calma e ricominciamo.
Purtroppo questi episodi sono abbastanza frequenti e passiamo giorni in cui rabbia ed ansia ci sovrastano, messaggi e telefonate deliranti più frequenti, anche in famiglia capiscono che qualcosa non va.
Cosa ne pensa dottore?
[#12]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Sento che stiamo parlando di un discorso particolarmente delicato. Capisco il suo dispiacere di non riuscire a trovare un equilibrio e la grave preoccupazione di trovarsi a vivere questi scossoni che non le consentono di essere serena e di godersi senza ombre la vostra passione.

Da come dice lui sembrerebbe un uomo bisognoso di conferme e verosimilmente anche diffidente, non so se posso dire vulnerabile quando si parla di intimità e sentimenti. Dalle sue parole, sembra che per lui il legame sia inaffidabile, quasi avesse un carattere di imprevedibilità. Non so se questo corrisponde a verità, bisogna senz'altro aprire questo discorso in una sede idonea.

Certo sembra calmarsi quando lei evidentemente mostra a lui di soffrire per la sua perdita - che provoca lui - e, mi corregga se mi sbaglio, potremmo anche dire che si calma quando lei lo sceglie di nuovo, cioè gli conferma di tenerci indiscutibilmente.

Sembra chiederle continuamente delle prove, come dire: mi vuoi o non mi vuoi? Non so se questo rifletta un suo conflitto interiore, che potrebbe avere origini antiche e una riedizione nell'attualità con lei. Magari potrebbe manifestarsi anche in virtù del fatto che non siete liberi, ma avete un altro legame.

Non ci conosciamo, prenda con le dovute cautele le mie impressioni, ma mi sono chiesto se lui non potrebbe anche chiedersi: ma tu perché non hai mai dubbi, perché non sei gelosa di mia moglie o di altre donne? Questa emotività e questa parte che faccio io, tu non la vivi mai?

L'idea di consultare uno psicoterapeuta è senz'altro positiva, potreste anche andare insieme. Ci sono davvero tanti capitoli da aprire e domande su cui sarebbe importante soffermarsi con calma.
Anche questi miei pensieri, che mi fa piacere comunicarle, devono essere poi dibattuti tramite un dialogo, all'interno di uno spazio idoneo e con i tempi dovuti.
Se lui non volesse andare, potrebbe comunque valutare una consultazione anche per se stessa, per dirimere alcuni dubbi e parlare del suo stato d'animo. Forse a causa dell'esplosività di lui, si trova concentrata più su di lui, senza magari avere l'occasione e la libertà di sentire cosa prova lei.

Un caro saluto,
Enrico de Sanctis
[#13]
dopo
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Gentile dottor De Sanctis, i suoi pensieri su questo mio problema mi fanno riflettere, cercherò di convincerlo ad andare da uno psocoterapeuta insieme.
La ringrazio molto per l'interessamento e la disponibilità.
Cordiali saluti!
[#14]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Grazie a lei per il nostro scambio e un caro augurio,
Enrico de Sanctis
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