coppia che non si ama e vita del figlio

buonasera, dottori. Secondo voi è diffusa l'usanza per una coppia di sposarsi e fare figli, in generale di stare insieme, solo per "sistemarsi" agli occhi della società? Ma di non amarsi, anche eroticamente, quel po' che fa nascere un figlio "voluto" e che sarà "amato" a sua volta? I miei non mi fanno mancare niente, ma a casa mia ci sono strane dinamiche, tipo, papà vuole il suo spazio e il mio ha sempre cozzato con il suo, mia madre non mi ha mai spinto a fare esperienze, a trovare una strada che mi piacesse, il suo modo di pensare e il mio sono completamente disarmoniosi. Mi chiedo come faccia ad amare mio padre visto che noto che a me, non mi ama come vorrei. O forse i miei problemi, e ne ho avuti, dipendono esclusivamente da me e dal fatto che non mi riesco a staccare da lei. Ma per farlo mi servirebbe un altro punto di riferimento. Sarei felice di andarmene di casa e trovare un lavoro se avessi quest'altro punto di riferimento, magari in una città, lontano dal mio paese. O forse il lavoro sarebbe già il mio punto di riferimento. Mi date una mano a capirci qualcosa? Grazie mille
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente senza conoscere le dinamiche del suo sistema famigliare, le emozioni dei suoi genitori ed il tipo di rapporto tra voi nessuno può aiutarla a capirci qualcosa, almeno in sede virtuale. Forse, data la sua confusione, sarebbe auspicabile che lei parlasse dal vivo con un terapeuta specializzato in terapia famigliare. Le consentirebbe di comprendere perchè ha questa percezione dei suoi genitori e cosa la spinge a voler cercare un punto di riferimento esterno.

Detto questo ci sono molti legami che si fondano non necessariamente sull'amore. Spesso vi sono equilibri che dipendono da stabilità economiche, ricerca di autonomia dalla famiglia di origine, il desiderio di genitorialità, condivisione di altri valori ecc. NON sempre l'amore è il perno che mantiene una coppia. Quest'ultime, spesso. si mantengono in vita tramite una sorta di contratto implicito (tu dai a me questo io do a te questo) di tipo emotivo e, soprattutto, funzionale. Il conflitto nasce non quando viene meno l'amore ma quando qualcuno rompe questo contratto.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Ad un certo punto dell'età evolutiva si inizia a riflettere sulla propria famiglia d'origine, vedendone gli squilibri, il dis-amore.. la carenze.

Ma al contempo molti figli - oggi - fanno fatica a staccarsene. Alcuni facendo riferimento a difficoltà economico; Lei, molto sincero con se stesso, fa riferimento - come in precedenti consulti - a sè, ai problemi trascorsi, alla sua mancanza di esperienze.

Lei è figlio unico?
L'unico che vive con i genitori?
Ha completato il ciclo di studi?
Ha un lavoro?

Assume tuttora i farmaci?
E' tuttora in psicoterapia?





Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
dr. De Vincentiis, grazie per la risposta, è stato molto chiaro. Chiedo scusa innanzitutto per non aver risposto subito ma le cose si sono evolute. Dr.ssa Brunialti, non sono figlio unico, c'è mio fratello di sette anni più piccolo, e non ho completato gli studi per via del malessere. Assumo serenase mattino e sera e sono in psicoterapia. Il problema mio e della mia famiglia è a mio avviso che mia madre è stata sempre troppo soffocante con me (non lo è ad esempio con mio fratello) e questo ha sempre impedito a me di esprimermi come volevo. Mi sono dovuto tracciare sempre strade "alternative" da seguire e mi succede a) che se una piccola cosa va male nel percorso cado in depressione b) in quel caso se reprimo la mia emotività ho episodi psicotici. Emotività però che sento normale in me, ma che assume i connotati dell'attrazione verso i maschi se non "faccio niente". Se perdo i contatti con la realtà. Non so cosa fare, ora siccome avevo in mente di continuare università ma avevo lasciato perché sono stato male e non mi sento più con tanta voglia, ho pensato su indicazione dello psichiatra di prendere qualche goccia di antidepressivo. Potrebbe essere la scelta giusta secondo lei? e secondo il dr. de VIncentiis? Grazie mille per le vostre risposte
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

è opportuno seguire le indicazioni del curante, che La conosce di persona e che può valutare eventuali interazioni con gli altri farmaci che Lei assume.

Quando accenna alla psicoterapia, è un cura con un/a Psicologo/a Psicoterapeuta?
L'abbinamento di farmaci e psicoterapia, se condotti con costanza, portano cartamente ad uno stato di maggior benessere.


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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Le risposte che cerca dovrebbero essere " personalizzate", consone al suo vissuto, unico ed irripetibile e, soprattutto, non omologabile a quello delle alte famiglie.

Provi a valutare una consulenza, luogo simbolico dove capire di più di se stesso, del suo sentire e volere ..

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
dr.ssa Brunialti e Dr.ssa Randone, uno psicologo psicoanalista mi segue, e credo che grazie al suo aiuto abbia raggiunto una soglia di benessere più alto rispetto a quella precedente, nel senso che sono consapevole di molte cose. Proprio per questo, siccome la consapevolezza ce l'ho ma continuo ad avere problemi, non so cosa altro fare, e mi sono rivolto allo psichiatra, che già in precedenza da associare al serenase mi aveva dato sitopram ma non l'avevo preso
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La consapevolezza precede i cambiamenti che attuerà con chi ha il piacere di occuparsi di lei.

Prosegua vedrà che starà meglio, se ha dubbi sul percorso ne discuta con chi la segue.
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Utente
Utente
salve dottori, riprendo a scrivere in questo post perchè ci sono state delle evoluzioni nella mia situazione, e vorrei chiedervi, se potete rispondermi, una cosa. Le mie condizioni di salute sono migliorate, parecchio, ho fatto chiarezza dentro di me e posso dire di stare meglio, ora. Grazie all'analisi ai farmaci e ovviamente al tempo che passa. Ma mi accorgo ora del problema che mi ha attanagliato per tutta la vita: mamma è un tipo persuasivo, che se non ha una cosa insiste fino a che non la ottiene. Tutte queste attenzioni le rivolge ancora oggi verso di me quando mio padre non le risponde e questo mi ha sempre bloccato nel poter respirare "a pieni polmoni" e quindi nel potermi sentire libero di agire come mi conviene. Ora l'ho capito e gestisco meglio la cosa, apparte che in questi anni non ho fatto altro che svolgere attività, soprattutto di studio che mi tenevano la mente impegnata e mi aiutassero a costruirmi una mia identità, con dei miei "spazi". Siccome vivo ancora con i miei, cosa posso fare per migliorare la situazione e liberarmi finalmente di questa "asfissia"? Andare a vivere da solo secondo voi potrebbe aiutarmi? Perché questo rapporto troppo "asfissiante" mi ha sempre privato di spazi e della libertà anche con le ragazze
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
"Siccome vivo ancora con i miei, cosa posso fare per migliorare la situazione e liberarmi finalmente di questa "asfissia"? Andare a vivere da solo secondo voi potrebbe aiutarm"

Lo psicologo non indica la strada da seguire o dove cosa fare,ma , in sede di terapia, aiuta il paziente a leggermi dentro ed a risolvere

Ne discuta con chi la segue già
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Utente
Utente
salve, scusate se la domanda che sto per fare è fuori luogo, ma ne va della mia salute psichica. Siccome mi sono accorto dopo aver inviato la richiesta di consulto di aver inserito delle informazioni che non vorrei venissero lette, perché potrebbe violare la mia privacy, è possibile in via del tutto eccezionale, eliminare un consulto? (non questo, un altro dei miei). per favore è molto importante