Rapporto con i genitori

Gentilissimi dottori,
innanzi tutto vi ringrazio per i consulti precedenti sulla mia gelosia.
Ancora una volta però mi trovo qui a scrivere per una situazione che ormai degenera di giorno in giorno e che non riesco più a sopportare.
Vorrei solo capire dove sta la verità?!!!
Si tratta del rapporto con mia mamma.
Io ed il mio compagno, che ha circa 20 anni di più, stiamo assieme da tre anni.
Purtroppo inizialmente ci sono stata delle difficoltà da parte dei miei genitori ad accettare il nostro rapporto.
Tuttora però ho dei problemi con mia mamma. Vi chiedo un consiglio: lei in pratica, quasi tutti i giorni mi dice che il mio rapporto con quest uomo per lei è inaccettabile, mi continua a dire a dire che ho perso tutta la mia dignità e che non ho morale e che non sono più la persona di un tempo. Tutte queste cose io però le trovo strane. Io non penso affatto di non avere morale e di non avere un minimo di dignità solo perchè mi sono innamorata di un uomo + grande, e lui di me.
Il fine settimana poi, vado da lui perchè non abitiamo nella stessa città e mia madre non accetta, mi continua a dire che per me il venerdì pomeriggio finisce la settimana e riprende a il lunedì a mezzogiorno (beh io il venerdì sono all'università tutto il pomeriggio e tutta la mattina ed anche il lunedì pomeriggio, cosa c'è di male se mi prendo e sto con il mio uomo per due giorni, sabato e domenica?).
Cmq a parte questo ciò che mi fa più male è che mi continua a dire che non vede prospettive future, che vede tutto nero per la mia vita futura, dice che non ho creato nessuna base "sana", dice che mi accorgerò dell'errore quando sarò troppo tardi purtroppo e che le pagherò tutte sulla mia pelle.
Io ci penso a quello che dice ma credo che non possiamo sapere quello che sarà in futuro, ciò che è meglio o ciò che è peggio nella vita.
Io so solo che in questa storia ci credo e che la voglio portare avanti, sia io che lui, visto che la nostra intenzione è anche quella di sposarci (ed anche qui i miei dicono che commetterò l'errore più grande della mia vita).
E poi perchè mai dovrei aver perso la mia dignità, perchè mi continua a dire che sono senza morale? Io non credo.
Mi sono laureata, sto cercando di stare al pari con gli esami della specializzazione, sto cercando un impiego, un lavoro per inserirmi nel mondo del lavoro e scegliere poi la mia strada professionale, cerco di darle una mano in casa quando posso, cerco di dare del mio meglio tutti i giorni (ovviamente parte della giornata sono via e sì forse parliamo poco però anche lei è sempre impegnata nel lavoro tornando tardi la sera)...credo però che per i miei genitori quello che faccio, quello che scelgo, quello che voglio conti ben poco. Credo che se invece io avessi e facessi tutto secondo "normalità" (trovare un ragazzo della mia età?) per loro andrebbe bene, purchè siano cose normali?!
E poi ormai riprende sempre il discorso delle bugie...è vero quando la nostra soria era all'inizio di bugie ne ho dette per paura, per insicurezza, è vero....ma perchè lei non si chiede il perchè? il perchè non sono riuscita a dirle la verità?..perchè lei non si mette mai in discussione?...è nel giusto?
So solo che io al mio uomo, alla nostra storia ci credo, ci crediamo...si lui ha avuto una storia passata dalla quale sono nati dei figli, ma io voglio bene a lui e voglio bene ai suoi figli e loro per lui saranno sempre al primo posto e fortunatamente anche io sono riuscita a costruire un bellissimo rapporto con loro. Io questo lo accetto, perchè a lei non sta bene questa mai accettazione? perchè mi continua a dire che questo è un peso troppo grande perchè io sono solo una ragazzina?
Lui non mi fa mancare nulla, mi tratta come sua compagna, come sua futura moglie con tutti ed anche con i suoi figli.
Cosa c'è di male se ci siamo innamorati e vogliamo costruire qualcosa assieme? Non capisco! Ed allora i tanti esempio che nella storia, che nel mondo ci sono, anche nel nostro mondo politico, anche loro allora sono privi di morale e di dignità. E poi non capisco: si discute sulla separazione e sul divorzio dicendo che il matrimonio è unico e sacro, ma non si discute sulla differenza di età. E se non fosse stato sposato? E se fosse vedovo? Cambierebbe qualcosa?
Io credo che mia mamma veda la vita come un fallimento...però questo suo atteggiamento si riverbera su di me e mi porta ad essere veramente molto tesa e a pensare e a pensare e a pensare in continuazione se sono io a sbagliare.
Cosa devo fare? Forse sono io che sto sbagliando, forse sono io che ho qualcosa che non va? Forse dovrei rinunciare a tutto e renderli più sereni, farli più felici, forse non dovrei causare loro questi dispiaceri...
Help...cosa devo fare? cosa è giusto?
Ringrazio davvero per la disponibilità e per gli utili consigli.
[#1]
Dr. Cristina Finocchiaro Psicologo, Psicoterapeuta 61 7
Gentile Utente,
avreste bisogno di un consulto più approfondito e la terapia familiare sarebbe il setting ideale.
Il problema è sempre la linea di confine che separa i rapporti familiari dal normale al patologico.
Questa situazione genera in lei sofferenza, ma sembra possedere anche le risorse per superarla.
Le consiglio quindi di trovare più tempo per discorrere ed esplorare con i suoi genitori (anche se appare più sua madre ad essere colpita) le loro storie di incontri affettivi del passato, tradimenti, relazioni impedite dai genitori, scelta di coppia. Chissà che non emerga qualcosa di utile?
I genitori vogliono sempre il meglio dai loro figli, ma a volte non riescono a lasciarli liberi di scegliersi la loro strada per motivazioni complesse che magari affondano le radici nelle loro storie familiari.
Lei d'altronde è ancora dubbiosa e quindi invito anche lei a riflettere sulle motivazioni conscie e inconscie che l'hanno spinta a scegliere questo partner contro "tutti".
Cordiali saluti

Dr. Cristina Finocchiaro
Dottore in Psicologia Clinica, Specializzata in Psicoterapia sistemica e relazionale e psicodiagnostica - Roma

[#2]
Dr. Cristian Livolsi Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 100 5
Gentile utente,

confermo la soluzione proposta dalla collega.
Credo faccia bene sia a lei che a sua madre un incontro terapeutico con figure professionali specifiche.

Nessun consiglio è valido, se non dietro un attento studio del caso.

Cordialmente,

Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971