Sto vivendo male,a 25 anni sono pieno di rimpianti

Salve, chiedo aiuto.Ho 25 anni e non sono più un ragazzo felice.Ormai vivo la paura del futuro.La mia vita è composta da tanti errori,pentimenti e fallimenti, e la colpa è tutta mia. Dopo 6 anni di università, ancora non ho preso la triennale.Aggiungiamoci che sono un fuori sede, quindi tutti soldi investiti male,di conseguenza buttati.Ho avuto tanti problemi di autostima,i sensi di colpa hanno logorato la mia anima giorno dopo giorno e spesso mi sono sentito un fallito.Giornate intere a non fare nulla.
Sono stato x due anni con la donna della mia vita,sono stato lasciato sempre x colpa dei miei problemi, e soprattutto dei miei errori.Lei si è rifatta una vita con un altra persona. Se la gode al massimo, mentre io non sto vivendo più, o meglio,vado avanti x inerzia. Ogni giorno, penso o a questi due fallimenti,è diventata un ossessione,non riesco a smettere di pensarci, e non sto facendo nulla di positivo per me stesso.
Fumo tantissimo,mi sento molto solo.Sto dimagrendo(forse l'unica cosa che mi fa piacere dato che sono cicciottello).
Non vedo vie d'uscita.Avevo tanti progetti bellissimi x il mio futuro, spesso immagino la mia vita come sarebbe stata senza tutti gli errori commessi.
Adesso vivo di rimpianti, di occasioni perse che non torneranno mai più.Sento il destino segnato.
Una triennale a 26 anni che non servirà più a nulla. Una delusione d'amore pesantissima.
Potevo avere tutto dalla vita, una laurea molto prestigiosa, una donna che era più di quello che avevo sempre desiderato, e quindi troppo x me.
Spesso penso anche al suicidio, l'ansia sta diventando parte della mia personalità. Mi sento fragile, vuoto e senza stimoli.
Grazie in anticipo per le risposte.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

latrovo in una fase di profonda riflessione sulla Sua vita.
Che certamente provoca sofferenza, ma che rappresenta anche un "bagno di realtà" per chi <<a 26 anni non ha ancora concluso la triennale<<.

I rimpianti in sè servono a poco, se ancora si ha tempo per rimediare (cosa impossibile ad es. in tarda età).
Cioè suggeriscono di rimboccarsi le maniche e ri-mettere mano a quel tessuto sfilacciato sul quale si sta riflettendo.

Se però Le sembra di non farcela da solo, perchè è <<fragile, vuoto e senza stimoli<<, chieda aiuto a un nostro Collega, ad es. allo sportello psicologico dell'Università o al Consultorio.

Non attenda oltre, glielo raccomando; altrimenti accumulerà altri rimpianti..

Il suicidio lasciamolo stare.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/