Un piacere mi prescrive un rmn della testa, dalla quale non emerge nulla

Buonasera,

Sono un uomo sui 30 anni e avrei bisogno di un consulto. Da circa 8 mesi mi porto dietro un fastidiosissimo sintomo di confusione mentale e "deficit cognitivi" (non che abbia la qualifica per etichettarli in un senso o nell'altro, semplicemente li definisco così con i dottori) che mi sembra peggiorino.
Tutto è cominciato verso fino aprile, quando andai con la mia ragazza e due amici a fare una vacanza a Rimini. Per quanto possa sembrare strano l'idea del viaggio non mi attirava affatto e durante tutta la settimana mi sono sentito strano, molto stanco e pensieroso, fatto alquanto insolito per me.

Tornati a casa mi accorgo che faccio fatica a concentrarmi sul lavoro, ho dei piccoli problemi di memoria e palesi difficoltà nel mantenere l'attenzione. Faccio una cosa e dopo un giorno la ricordo come se l'avessi fatta un mese prima, vado in giro e mi pare di essere perennemente brillo, non riesco a studiare e a livello lavorativo i risultati ne hanno molto risentito: gestisco due attività ed è diventato per me molto difficile stare dietro ad entrambe, fatto che fino ad un anno fa mi riusciva facilmente. Dopo un mese vado dal mio medico di base che mi prescrive analisi del sangue complete di valori vitaminici ed elettroliti, ma risulta tutto nella norma e così il dottore archivia il mio caso come una semplice conseguenza dello stress (ma quale??), dicendomi di rilassarmi e di non pensarci. Passano le settimane ma il sintomo peggiora, a quel punto mi mostro insistente con il mio medico che mi manda dal neurologo, dove non ottengo altro che una prescrizione per Xanax e Zoloft (?!?!?!). Il neurologo mi dice anche di riprenotare una visita a distanza di due mesi dopo aver assunto i suddetti farmaci.

Prendo questi antidepressivi ed ansioliti ma non ottengo il benché minimo miglioramento, così dopo circa 2 mesi e mezzo sono di nuovo dal neurologo, che quasi a farmi un piacere mi prescrive un RMN della testa, dalla quale non emerge nulla.
Ad oggi il sintomo persiste, Xanax e Zoloft sono stati sostituiti da Compendium e Daparox ma non ravviso alcuna miglioria.
La situazione è già frustrante di suo e per di più pare che nessuno mi prenda sul serio, a partire dal mio medico, per il quale tutto questo sarebbe solo una somatizzazione da stress.

Mi sembra di impazzire, non ho precedenti di depressione in famiglia ed ho una vita che mi appaga, possibile che quella vacanza fatta con una modesta malavoglia sia la causa di tutto questo? Vorrei sapere se sia possibile o meno che un tale peggioramento delle mie condizioni mentali possa dipendere solamente da un fattore psicologico, senza che vi sia una patologia fisica a determinare il tutto.

Dovrei fare altri esami? Cosa mi consigliate?
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

entrambe le ipotesi sono teoricamente valide: il suo stato potrebbe dipendere da fattori psicologici o da fattori fisici, ed è importante eseguire ulteriori accertamenti per stabilirlo.

Le consiglio prima di tutto di sottoporsi a test neuropsicologici, rivolgendosi ad uno psicologo che li effettui: tali test consentono di valutare il funzionamento delle facoltà cognitive e servirebbero a fornire elementi utili ad avvalorare o smentire la sua ipotesi di un declino cognitivo in atto.
I test neuropsicologici infatti misurano obiettivamente le prestazioni di memoria, attenzione e altre facoltà cognitive, consentendo di stabilire se è presente qualche problema che potrebbe dipendere da cause neurologiche.

Le suggerisco inoltre di far riferimento ad un medico psichiatra e non al neurologo, nel caso in cui emergessero problematiche di natura psicopatologica (ansia) e decidesse di curarsi con i farmaci. Il neurologo non è infatti la figura più indicata per la trattazione dei disturbi mentali ed è decisamente preferibile rivolgersi ad uno psichiatra.

Assume farmaci particolari o altre sostanze (alcool, droghe) che potrebbero incidere sulle sue prestazioni cognitive?
Questa sensazione:

"vado in giro e mi pare di essere perennemente brillo"

potrebbe infatti dipendere da molte cause (compresa l'ansia) ed è importante considerare anche la possibilità che lei stia assumendo qualcosa che determini questo tipo di malessere.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentile Dott.ssa Massaro,

la ringrazio per la sua risposta.

Non assumo e non ho mai assunto droghe di nessun genere, l'alcool è limitato a qualche bicchiere di vino a settimana. Non assumo neanche caffè, seguo una dieta sana con molta frutta e verdura e pochi prodotti animali (ma non ho nessun deficit vitaminico, la B12 è nei range).

Non ho ben chiaro se sia meglio quindi uno psicologo o uno psichiatra per effettuare i test ed avere una figura di riferimento.

Buona giornata.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le consiglieri in prima battuta di rivolgersi a uno psicologo che si occupi di neuropsicologia e possa somministrarle i relativi test, mentre valuterà anche aspetti come il livello di ansia e il tono dell'umore per stabilire se è presente un disturbo psicologico che potrebbe provocare i fenomeni che la preoccupano.