Transfert in terapia di coppia

Buonasera,
a seguito di una crisi coniugale di non poco conto (e con annessi figli), io e mio marito abbiamo deciso di affidarci ad una psicologa psicoterapeuta relazionale. Io sono, nella coppia, la persona più provata: ho perso da poco il mio caro papà, non ho un lavoro, ho un passato difficile alle spalle, um marito a tratti violento ed un po' di depressione. Lei di questo è a conoscenza dal principio, e credo mi abbia preso a cuore. Ha preparato una cartella nella quale ha apposto solo il mio nome e all'interno ha stampato i discorsi da me inviati su whatsapp. Ci troviamo circa ogni 2 settimane e ciò che mi lascia davvero turbata è la sensazione di totale dipendenza e attrazione che provo nei confronti della dottoressa in questione. Gliel'ho fatto presente privatamente e si è detta perplessa....che ne parleremo in seduta la prossima volta e di concentrarmi solo sui "compiti" a noi assegnati. Però per me ora non è così facile.... Ciò che ho notato, sono stati i suoi complimenti....i complimenti che mi ha rivolto ad ogni incontro, sia fisici che intellettivi. Credo sia stato questo a farmi "capitolare".... Mi sento davvero come fossi innamorata di lei, e col marito affianco mi sento davvero a disagio. Dite che i complimenti sono stati da lei "studiati" per provocare questo transfert (pur forse fingendo smarrimento)? Come si potrà risolverlo ora? Il transfert è un "incidente" in psicoterapia (a differenza della psicoanalisi), o è desiderato? Come mai a mio marito non è successo? Grazie mille
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

ogni relazione che abbiamo nella nostra vita implica provare emozioni e l'attaccamento che Lei ora prova per la terapeuta è legato semplicemente al fatto che si trova in una situazione di vulnerabilità e sofferenza. Capita sempre, se la relazione terapeutica è buona.

Non so in che modo abbia comunicato alla Collega cosa sente nè cosa lascia perplessa la terapeuta, ma direi che tutto ciò ci sta in una relazione terapeutica.

Chiarisca questi aspetti relazionali direttamente in terapia, ma sappia che è del tutto fisiologico che un pz. si senta così verso il terapeuta.

Certamente, è importante imparare ad usare anche altre modalità, soprattutto la cooperazione con il terapeuta e contro la sofferenza patologica.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Grazie dottoressa. Io gliel'ho comunicato per messaggio, al momento....anche scherzandoci un po' su. Si è detta perplessa, leggendo del fatto che penso sempre a lei....che su due piedi non sa che dire, ma che se ne parlerà. Io nei momenti difficili la cerco, ed è stata sempre disponibile. Poco fa ha scritto che, alla luce di ciò, per evitare confusione, parleremo solo in seduta lasciando stare i messaggi e questo mi fa sentire abbandonata....
Davanti al marito poi, come posso esternare tutto ciò? Non sono certa che capirebbe....
La mia domanda principale è questa: i terapeuti sono tenuti a spiegare il fenomeno del transfert ai loro pazienti, oppure possono fingere di non comprendere certi atteggiamenti connessi per poter meglio entrare nella psiche (direi così) della persona senza il rischio di incappare in "resistenze"?
Può essere stato indotto appositamente? Spero lo risolva....perchè mi sento davvero male
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
La vedrei diversamente: "Poco fa ha scritto che, alla luce di ciò, per evitare confusione, parleremo solo in seduta lasciando stare i messaggi e questo mi fa sentire abbandonata...."

Dare delle regole precise durante la terapia è molto utile al pz. perchè il pz. non deve porsi fuori dalle sedute, salvo eccezioni. Se deve comunicare qualcosa alla terapeuta può farlo durante la seduta.

Ovviamente sono eccezioni le comunicazioni su orari e imprevisti....

Il transfert non è indotto appositamente, perchè sono emozioni Sue, in una relazione.

Del transfert se ne discute sempre in terapia.

Cordiali saluti,