Problemi con il mio frequentante

Buongiorno Dottori,
scrivo qui in quanto avrei bisogno di aiuto per capire come comportarmi in questa situazione.
Esco da 3 mesi con un ragazzo che conosco da 9 anni ma con il quale poi, per vari motivi, ci siamo persi di vista.
Quest'estate, con la scusa del mio compleanno, mi ricontatta e tra una chiacchiera e l'altra decidiamo di uscire insieme (siamo nel mese di luglio).
Io sapevo già che lui aveva un figlio di un anno dalla precedente relazione e il giorno in cui ci siamo incontrati mi ha raccontato tutta la storia. Avevo capito che non fosse una storia semplice, in quel momento la madre del bambino era in vacanza in Sicilia ed era partita senza avvisare lui, il quale era disperato perchè non poteva vedere suo figlio.
Da quella che doveva essere solo una serata in amicizia, ci accorgiamo che entrambi vorremmo continuare a vederci e conoscerci. Il primo mese è stato idilliaco, la tipica storia d'amore degli inizi in cui si sta molto insieme e si passano bellissimi momenti.
Tutto bene finchè non arriviamo al giorno dell'udienza (mese di agosto), in cui si stabiliscono i giorni in cui il padre può vedere il bambino e si stabilisce l'assegno di mantenimento (solo per il bimbo, dato che loro non erano sposati). Durante quell'udienza, la madre del bambino tira fuori il discorso di volersi trasferire definitivamente in Sicilia con il figlio e questo demoralizza molto lui (giustamente).
Da quel momento lui è cambiato molto nei miei confronti, il suo attegiamento è diventato più distaccato e questo (in cuor mio continuo a ripetermelo) è dovuto dal fatto che psicologicamente è una situazione molto difficile (lei lo minaccia di chiamare i carabinieri se si avvicina quando non deve, continua a demoralizzarlo con la storia della Sicilia, lo accusa ingiustamente di incesto ecc. ecc.).
So che moralmente, psicologicamente e fisicamente è molto stanco, non riesce a dormire per via dell'ansia, gli sono venuti vari tic a causa di questa brutta storia. Ne abbiamo parlato più di una volta, sono arrivata alla scorsa domenica dicendogli che forse sarebbe stato il caso di non vedersi per un po' perchè si capiva che in mezzo a tutto questo caos non era pronto per una relazione. Ha detto che vuole parlare di questa cosa allo psicologo perchè sa che io non mi merito un comportamento del genere e che da parte sua sa di volerla una relazione, che ha capito che a lui ci tengo e che voglio stargli vicino ma che non sa come sbloccarsi nei miei confronti (e di conseguenza anche io non riesco ad essere me stessa con lui).
La mia domanda è: gli ho dato una seconda occasione perchè vorrebbe dimostrarmi che ci tiene. Faccio bene ad aspettare e vedere se le cose cambiano dato che a dicembre ci sarà l'ultima udienza nella quale si saprà se lei andrà in Sicilia o no (è il pensiero che lo fa stare peggio)? Si può sperare in un cambiamento in una situazione del genere? Io ci tengo a lui, mi spiacerebbe abbandonarlo in questo momento.
Grazie mille e scusate se mi sono dilungata!
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
la situazione familiare di questo ragazzo è certamente difficile, complessa e delicata, comprensibile che questo ragazzo ne patisca e che la sua disponibilità affettiva ne sia turbata.
Certamente il vostro rapporto è iniziato in un momento poco favorevole per viverlo serenamente occorre poi tenere conto del fatto che non è possibile conoscere quali risvolti futuri tale vicenda potrà assumere .

Da quanto dice sembra che questo ragazzo tenga a lei, certamente il contributo di un nostro collega non può che essergli utile date le difficoltà che sta attraversando e le ripercussioni sotto l'aspetto emotivo che queste comportano.

Quanto al dargli una seconda occasione dipende da quanto se la sente lei di investire in una relazione che parte con qualche difficoltà - come quella di una separazione conflittuale pregressa con contese per il figlio - e aspettare senza alcuna garanzia sugli esiti futuri. Tenendo conto che se la storia continuasse eventuali difficoltà in tal senso (Sicilia o meno) potranno non mancare, ma tutto dipenderà da come saprete gestirle e superarle.
Ci rifletta.
D'altra parte nessun rapporto è garantito a priori.

Cordialità

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it