Come si spiega tutto ciò?

Buongiorno, ho bisogno di un vostro parere, ringrazio in anticipo per un eventuale risposta.
Sono fidanzato da 3 anni con una ragazza che mi ama tanto, il problema sono io, sono sempre stato un donnaiolo se così mi ci si può definire, mi sono trovato tantissime volte in circostanze prossime al tradimento, conoscendo un amica di un amico ieri voleva esplicitamente portarmi al letto, io ho rifiutato per sensi di colpa, il problema è che a me piace corteggiare, ma nello stesso tempo nel momento del tradimento mi tiro indietro, dopo succede che ho continui sensi di rimorso, e la domanda che mi faccio sapere è ma amo la mia ragazza? Io non credo che una persona innamorata piace fare "il ruffiano" con le donne, ma nello stesso tempo perché se non la amo quando sto lontano da lei mi manca, sono geloso di lei e il pensiero di poterla lasciare mi fa star male? Mi chiedo e chiedo a voi esperti :si può desiderare altre donne corteggiandole pur amando un altra persona? Grazie davvero.
[#1]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Buon pomeriggio a lei,

pone una domanda complessa e importante, che può riguardare lei in prima persona, ma può anche essere relativa a una condizione umana generale.
Potremmo cioè dire, dal mio punto di vista, che ognuno di noi in una qualche misura vive le emozioni che lei ci comunica: il desiderio di coppia e di mancanza da una parte, il desiderio di corteggiamento e di libertà dall'altra. Il senso di colpa potrebbe intervenire a protezione della coppia, il senso di rimpianto potrebbe intervenire a ricordarle il suo desiderio di libertà incompiuto.
Intendo dire che entrambe queste componenti, potrei dire legame ed esplorazione, sono costitutive dell'essere umano.

Questo sarebbe un sì alla sua domanda se "si può desiderare altre donne corteggiandole pur amando un altra persona". Tuttavia bisogna approfondire la sua storia relazionale e i suoi sentimenti, come dicevo all'inizio, per poter capire di più se ci sono degli aspetti che riguardano lei specificamente.
In questa sede, vorrei lasciarle alcune riflessioni più specifiche, che mi sembra lei stesso suggerire attraverso le parole del suo racconto.

Una riflessione riguarda i sentimenti che prova per la sua ragazza, se cioè sente di non essere innamorato di lei, magari di non esserlo mai stato davvero. Intendo dire che la sua domanda è legittima e, guardandosi dentro, potrà snodarla e così arrivare a un capo. Ad esempio mi sono chiesto se il senso di mancanza è legato alla mancanza della sua ragazza o al vuoto che lei sentirebbe se fosse single? Potrebbe essere di aiuto, per cominciare, ripercorrere anche la storia dei suoi rapporti sentimentali.

Una seconda riflessione riguarda un vissuto di piacere nel corteggiare, che lei definisce un piacere "ruffiano", descrivendosi così. Sarebbe importante che possa soffermarsi a riflettere anche su questo aspetto, per capire se sta giudicando se stesso eccessivamente (e male) oppure se effettivamente sta cogliendo una sua caratteristica peculiare, che potrebbe essere legata ad aspetti specifici della sua personalità. Per esempio il bisogno eccessivo di piacere agli altri e ricevere conferme, senza cui non riuscirebbe a vedere se stesso in modo positivo. Conferme dalle donne, ma anche dal contesto per dire, come a dovere dimostrare di essere conforme. Leggendo un suo precedente consulto "Ciò che realmente è successo", mi sono interrogato sulla sua reazione tanto intensa e mi sono chiesto se è stato un suo desiderio partecipare all'addio al celibato, se si è sentito libero di essere se stesso. O se ci sono stati dei condizionamenti.

Tenga presente che queste riflessioni aprono ulteriori discorsi sulla sua vita e servono tempo e pazienza affinché lei possa trovare le sue risposte, tra cui la risposta alla preziosa domanda che lei sta facendo a se stesso.

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it