Desiderio perenne di un figlio

Buongiorno
Ho 28 anni e dopo 6 anni di legame, ho chiuso la relazione con il mio ex compagno, con il quale avevo mille progetti ma nessuno realizzato per via della sua insicurezza. Dopo poco tempo ho conosciuto un uomo molto più grande di me, colpo di fulmine, lui si è subito innamorato di me, sentimento condiviso ma nato con un po’ più di tempo da parte mia (ci sono andata con i piedi di piombo ecco.) . In questo asso di tempo sono stati toccati tantissimi argomenti, dal matrimonio ai figli... la mia domanda però è la seguente: sono in un momento della mia Vita dove mi sento in un frullatore, rifatto trasloco x 2volte, la chiusura per scelta mia del legame dopo 6anni, la malattia di mia Nonna(l’unica persona che mi ha crescita è l’unica con la quale abito da 28 anni, condividendo il tutto per tutto) che l’ha obbligata da più di un mese all ospedale e per me è un dolore immenso tutto ciò che sto vivendo guardandola in un letto di ospedale in una condizione critica. L’unico appiglio che ho è appunto il desiderio estremo di un figlio, di un puntino dentro di me che però mi darebbe la forza necessaria per affrontare tutto questo dolore... ormai tutti i giorni penso se fossi incinta o avessi già un figlio, ok sarebbe tutto un po’ più complicato, ma almeno riuscirei ad equilibrare dolore( per lo stato di salute momentaneo di mia nonna) e felicità (non mi sentirei sola, avrei finalmente un figlio tutto mio, da accudire e coccolare) . Ho bisogno di capire perché ormai è un punto fisso nella mia testa... il desiderio è enorme, il non provarci è solo ed esclusivamente dato dal fatto che momentaneamente ho cambiamenti da affrontare, cambiare nuovamente casa, l’uomo con il quale ho intrapreso questa nuova relazione ha problemi famigliari e di organizzazione del suo lavoro, per cui non sarebbe l’atmosfera adatta. Ma io ho così voglia...
Grazie per la disponibilità
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> L’unico appiglio che ho è appunto il desiderio estremo di un figlio, di un puntino dentro di me che però mi darebbe la forza necessaria per affrontare tutto questo dolore
>>>

A mio avviso non si trova nella situazione ottimale per pensare a un figlio.

Idealmente i figli non dovrebbero essere "appigli", per tappare buchi dentro di noi che non siamo riusciti a tappare da soli.

Non mi riferisco tanto alla sua situazione esterna (lavoro, traslochi ecc.) quanto alla sua serenità d'animo. Se prima non conquista quella, rischia di trasmettere le sue ansie al suo bambino. Che poi gliele rinfaccerà tutta la vita.

Trovi un suo equilibrio, e poi pensi al figlio.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com