Condivisione tramite social network

Buongiorno,
scrivo riguardo a dubbi e sensazioni nuove’, collegate alla tecnologia utilizzata nei rapporti umani.
Fino a qualche tempo fa avevo un profilo facebook, lo consideravo uno strumento positivo e mi pareva di utilizzarlo in maniera equilibrata; poi, nel momento in cui ho percepito intrusività da parte di una persona che avevo nella lista amici e con cui mi ero frequentata per un periodo, ho iniziato a non sentirlo più gradevole. Mi era passata la voglia di condividere mie cose personali, a trovare fastidioso sapere cose personali di quella persona tramite fb e ho smesso di comprendere la voglia di condividere cose personali in quel modo e così ho disattivato il profilo.
Il problema rispetto quella persona (con cui le cose non si sono evolute ma involute) si era posto anche per lo stato di whatsapp: trovavo fastidioso il suo condividere continue frasi (che non leggevo ma dalla miniatura notavo) e così ho eliminato il suo numero di telefono e-così- da whatsapp.
Il problema, ora, mi si pone di nuovo per un’altra persona (frequentata per poco tempo, frequentazione che non si è evoluta, anzi) che utilizza spesso lo stato di whatsapp per condividere foto (cibo, foto di sé stesso, luoghi); a me non va di vedere quelle foto perché non mi va di sapere cose sue tramite whatsapp, ma sono i suoi stati che non guardo, mentre senza fastidi- guardo quelli di altre persone.
Da parte mia cerco di non utilizzare lo stato di whatsapp, perché lo sento spesso come un surrogato; più che fatti condivido stati d'animo tramite canzoni. L’unica volta che ho condiviso delle mie foto è stato perché avrei voluto far sapere a lui quella cosa bella e questa cosa l’ho percepita con un nota di tristezza.
I miei stati lui li guarda, credo perchè io non gli faccio né caldo né freddo.
Mi chiedo: come può essere che sia appagante la condivisione semplicemente per le visualizzazioni? O si condivide per ricevere dei feedback verbali? Mi pare manchi la interazione e penso che si condivida sui social network perché si ricerchi attenzione; o sbaglio?
E arrivo ad un’altra situazione collegata: nei mesi scorsi mi sono iscritta ad un sito, nei giorni scorsi vi ho tolto le foto e visto non ho molta voglia di continuare ad utilizzarlo potrei disattivarlo; ma, la cosa strana è che, stavolta, mi sembra che disattivandolo, mi farei fuori da sola. Così come mi sento in difetto a non visualizzare lo stato del tipo di cui sopra, perché mi sembra come non dargli attenzione; solamente che trovo molto superficiale (e brutto) utilizzare i social network per comunicare con gli altri, senza comunicare davvero.
Mi sento come se non vedendo gli stati caricati, mi autoemerginassi.
Penso che se fossi soddisfatta della mia vita e di me stessa non darei peso a queste faccende, ma, anche, mi chiedo, se sia sano (e veritiero) cercare l’attenzione degli altri virtualmente.
Il punto è che adesso mi sembra di non trovare il giusto modo in cui adoperare questi strumenti.
Grazie, un cordiale saluto
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Mi sento come se non vedendo gli stati caricati, mi autoemerginassi.
Penso che se fossi soddisfatta della mia vita e di me stessa non darei peso a queste faccende, ma, anche, mi chiedo, se sia sano (e veritiero) cercare l’attenzione degli altri virtualmente.
Il punto è che adesso mi sembra di non trovare il giusto modo in cui adoperare questi strumenti."


Gentile Utente,

è condivisibile quanto scrive e infatti i social network sono oggetto di studio da parte di psicologi e sociologi, in quanto stanno modificando le nostre interazioni e relazioni.

L'emarginazione c'è perchè sui social si creano community vere e proprie, quindi anche on line ci sono le dinamiche che si instaurano anche nei gruppi (emarginazione, aggressività, complicità ,ecc....).

Oltre ai pericoli della rete, io credo si debbano utilizzare questi strumenti con molta saggezza e senza diventarne schiavi.

Come mai dice di non essere soddisfatta della Sua vita?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica