Post aborto volontario

a gennaio ho interrotto volontariamente la mia prima gravidanza, a soli 23 anni. Pensavo che fosse tutto più facile, ma non è lo stato e non lo è per niente. A distanza di 7 mesi , infatti , mi ritrovo a scrivere qui. Da allora, ogni mese, quando ho il ciclo, ripenso a quello che ho fatto, vissuto e la cosa mi fa stare non male, di più. Sono consapevole del fatto che forse o sicuramente, è uno stato col quale dovrò convivere per sempre. Non si può dimenticare. Sarebbe il caso di rivolgermi a qualcuno?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

mi dispiace molto per la sofferenza che vivi e rivivi ciclicamente e credo che non solo devi rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta adesso, ma che di solito viene proprio indicato prima dell'IVG proprio per arrivare a questa decisione in modo più consapevole e per quanto possibile "serena" con la decisione presa.

Non era previsto l'aiuto psicologico nella struttura nella quale si è sottoposta alla procedura?

Attualmente ha un sostegno sociale (compagno, famiglia, amici)?

Posso chiederLe come mai ha deciso di interrompere la gravidanza?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica