Ribellione bimbo 5 anni

Salve chiedo un consulto per vari comportamenti tenuti da un bambino di 5 anni.
Inizio con la cosa che maggiormente mi preoccupa, ultimamente da quando è iniziato l'ultimo anno di asilo mi porta a casa una serie di parolacce, che rivolge principalmente quando gli viene vietato qualcosa. Sono parolacce non di una gravissima intensità, ma che riguardano degli atti quali il fare la pipì o il fare la cacca, e lui minaccia di farla per terra, in testa, in bocca nelle mutande. Sono talmente arrabbiata da questo comportamento che mi ha portato da scuola che ho pensato di levarlo. Secondo un parere da psicologi sarebbe giusto levarlo dalla scuola per un motivo di questo genere, Inoltre devo parlarne con la maestra.

Ancora elenco brevemente una serie di problemi che non riesco a risolvere
1) quando dobbiamo uscire di casa anche se sa che devo portarlo al parco lui mi fa capricci si nasconde sotto il letto dice che deve giocare anche se è vestito non vuole più uscire di casa. Cosa devo fare in questo caso?
2) fuori casa si mostra un bambino tranquillo appena entra in casa succede il putiferio si spoglia e butta i panni per aria mi mette in disordine. Come mi devo comportare?
3) ancora quando arriva qualcuno in casa, come i nonni oppure anche quando sono al telefono mi fa i peggiori disastri enon si può parlare, tanto che sono costretta a dover chiudere il telefono perché lui mi sale dovunque?
Spero veramente che qualcuno mi possa dare un consiglio comportamentale sul come trattarlo.
Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

pur con queste poche informazioni
penso a due cose:

1. la "fase oppositiva" che (quasi) ogni bambinoi/a attraversa,
nella quale si contrappone ai genitori per provare a se stesso la propria crescita;

2. gli (inopportuni) apprendimenti dai coetanei alla Scuola materna (parolacce),
che ci saranno sempre negli anni avvenire, in ogni ordine di scuole.

Il fatto è che la famiglia deve fare i conti
con il crescere dei figli,
con il loro contrapporsi infantile o adolescenziale,
con il portare a casa apprendimenti inaccettabili.

Che fare?

Un *affetto caldo, calmo e fermo* è la regola aurea.
Ma come declinarla?
Come collabora il padre, colui che impersona classicamente la regola?

Ci dia queste info aggiuntive
per aggiungere qualche altro dato da parte nostra.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buonasera, innanzitutto grazie.
Il padte è molto presente con il figlio, lo porta al parco è attivo. I capricci non sempre riesce a gestirli, a volte infatti tornano dal parco litiati perché ilbimbo fa i capricci per tornare, a volte perde la pazienza e declina a me, io a mia volta perdo la pazienza e ci parte una sculacciata e qui lui interviene solo sbuffando, a volte non approva se io do punizioni, insomma diciamo che su questonon abbiamo una linea coerente
[#3]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Voglio anche aggiungere, che quando lo rimprovero, mi colpisce con rabbia. Ma ri provero su cose penso normali, esempio:
La porta del bagno la apre con un calcio, un forte calcio, ovviamente lo rimprovero, ma come non potrei fare altrimenti, penso che non sia corretto fare cosi. Oppure vuole saltare dalla spondina del letto al comò, cammina per casa e mi sputa per terra, che devo fare?
E tutto questo in questo ultimo mese.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
I comportamenti che Lei cita sono sicuramente inaccettabili,
occorre però capire da dove originano,
cosa è accaduto nell'ultimo mese.
Non certo chiedendolo al bambino,
che non può esserne consapevole,
bensì chiedendo aiuto ad una Specialista, la Psicologa infantile.

Le consiglio di evitare assolutamente le punizioni fisiche
- sculaccioni ecc. -
che alimentano ancor più la rabbia del bambino;
sostituitele con altro: no cartoons, ecc.

Se ci riuscite,
evitate anche di mostrarVi troppo arrabbiati quando lui inconsapevolmente provoca:
per un bambino è meraviglioso riuscire ad avere potere sui propri genitori.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti