Mi sono infatuata del mio psicoterapeuta

Buongiorno,

è con grande imbarazzo che vi espongo la mia situazione, che potrà certamente farvi sorridere.
Per vari problematiche psicologiche, da qualche mese sono seguita da un medico psicoterapeuta.
C'è stata subito intesa tra di noi, quella necessaria per cooperare in una relazione terapeutica, ed anche la giusta distanza.

Credo che in parte sia normale che sia nato da parte mia un certo feeling...credo che in questo caso voi medici lo chiamiate transfert?


Questo medico ha trent'anni più di me e potrebbe benissimo essere mio padre.
E oggi mi sono resa conto, e mi sento estremamente sciocca a scriverlo, di essermi presa una cotta.
Al suo pensiero, mi batte forte il cuore, e, oddio, immagino pure di baciarlo!

So benissimo e logicamente, che non è possibile una relazione oltre quella terapeutica; e nemmeno la voglio, e la considero plausibile.

Solo mi vergogno tremendamente e volevo chiedervi: come posso gestire al meglio da sola queste emozioni?
Non mi arrischio a dirglielo per il senso di vergogna che provo ed anche perchè non ne vedo l'utilità.


Quindi la mia domanda è: come posso gestire queste emozioni al meglio?


Vi ringrazio in anticipo per la Vostra risposta.


Giulia.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

non ha nulla di cui vergognarsi per ciò che sta provando.

Il concetto di "transfert" è squisitamente psicoanalitico e indica lo spostamento (inconscio) di sentimenti rivolti ad una figura fondamentale dell'infanzia verso una nuova figura adulta incontrata in seguito, nel corso della vita.

Nel corso di una terapia è frequente che il paziente trasferisca sullo psicologo/psicoterapeuta sentimenti provati in passato ad esempio per un genitore, e probabilmente questo è ciò che le sta accadendo: ha trovato quel padre che nel precedente consulto dice di non aver mai avuto vicino e sta trasferendo sul suo psicoterapeuta (che potrebbe avere l'età di suo padre) dei sentimenti di natura edipica che non ha avuto modo di provare per il suo vero papà.
Aggiungo che, considerando la sua attuale età, è comprensibile che tali sentimenti assumano apertamente una connotazione anche sessuale.

In sostanza lei non è innamorata del dottore, ma, sentendosi probabilmente compresa, accolta e valorizzata da lui, sta provando nei suoi confronti quello che avrebbe dovuto provare per suo papà molti anni or sono.

Il fatto di parlargliene o meno dipende da lei, ma in ogni caso le suggerisco di parlare maggiormente di suo padre perchè è probabile che ci sia ancora molto da elaborare al riguardo.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it