Come accettare gli errori già vissuti, ma in una nuova coppia?

Salve,

domanda un po' spinosetta.

Dopo una lunga relazione di quasi 11 anni, sto da qualche mese con una persona, ahimè a distanza, questo sicuramente complica il tutto, ma non é questo il punto.

La mia passata relazione ha lasciato profondi traumi, uno tra tutti il fatto di aver dette delle scuse per atteggiamenti X, con la promessa di non reiterarli o almeno provarci, ma alla fine protratti fino alla fine, con profonde sofferenze da parte mia, visto che si trattava di no situazioni importanti.

Nella mia nuova relazione, si ripresenta lo stesso problema: mi trovo sempre a ripetere le stesse cose, (per ora stupidate, ma visto la precedente relazione...andiamo bene), ricevere sempre quelle maledette scuse, ed alla fine, dopo qualche giorno o settimana, se sono fortunata, riecco l'errore.

Ora, di certo nessuno è perfetto, ma almeno nel mio caso, se la persona a cui tengo mi dice che X atteggiamento le provoca dolore o fastidio, mi concentro per non rifarlo, davvero e difficilmente ho ferito per uno stesso motivo la stessa persona.
E credetemi, non vi è presunzione in questa affermazione.
È davvero così difficile trovare una persona che mantenga le promesse o che quando meno pesi la parola "scusa"??
?
Avendo ormai le mie cicatrici, ho davvero l'impressione di non avere più la pazienza nè la voglia di sopportare le stesse schifezze (perdonatemi, ma dopo 11 anni possono solo essere tali).
E di certo, non incontrerò probabilmente mai nessuno che promette e non mi fa ripetere sempre le stesse cose, con rabbia e dolore, ma mannaggia, possibile sia cosí complesso??
Come affrontare una nuova relazione con questi presupposti o con questo brutto elemento in comune con la precedente?
Grazie, davvero, a chi risponderà a questo pressochè estenuato consulto.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
valutando i vari problemi che ci ha esternato in questi sette anni, dalla prima volta che ci ha scritto, emerge un'osservazione fondamentale: il suo benessere richiede un'attenzione specialistica, per sconfiggere le rigidità che possono renderle difficili le relazioni d'amore e anche altri aspetti della vita.
Ci sono nella sua città molti bravi psicologi di vario orientamento. Un percorso con uno di loro, se entrerà nell'ottica di mettere in discussione certi aspetti di sé stessa, le farà bene.
Capisco la sua sofferenza nel trovarsi di fronte quelli che considera errori del partner, la sua esasperazione nel vederli ripetere da un secondo partner, il suo desiderio di correggere con una semplice richiesta questi comportamenti a lei sgraditi... ma gli esseri umani non funzionano così, e forse, come le fu segnalato sette anni fa dai miei colleghi, un nodo irrisolto dentro di lei è il vero motivo della sua sofferenza.
A tutti i consulti che le abbiamo fornito lei non ha risposto.
Questa volta mi piacerebbe sentire il suo parere.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Potenza,

la ringrazio per il tempo dedicatomi e per aver messo in luce le risposte ai consulti precedenti, per i quali, evidentemente per un problema di mail, non avevo ricevuto notifica e mi ha fatto piacere leggere le risposte ricevute, quindi non avendo omesso la risposta volontariamente.

Non so se ho qualcosa d'inconsciamemte irrisolto, ma di certo la mia storia precedente ha creato diverse ferite profonde e su vari aspetti, dalla vita sessuale alla vita di coppia in generale.
E sicuramente sto valutando l'inizio di un percorso psicologico, Perchè di aspetti d'approfondire ve ne sono parecchi.

Leggo con attenzione quando mi scrive che "gli esseri umani non funzionano così", ed allora le chiedo, come funziona in loro questo aspetto? Perché, con ben poca presunzione, mi creda, le dico che se in amicizia, in amore o in famiglia mi si fa notare un errore per il quale arrivo a scusarmi, io do un grande valore a quanto detto e davvero mi sforzo al 100% di nn reiterarlo.
Perchè se ami, come fai a scegliere consapevolmente di ferire, sapendo già che quell'atteggiamento recherà sofferenza e/o fastidio? Non è contro natura?

La ringrazio anticipatamente, apprezzo davvero molto questo momento.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
ho esitato a scrivere perché per lettera si rischia di banalizzare le questioni complesse sollevate dalla sua domanda.
Nella mia ultima le dicevo che non è possibile modificare certi comportamenti a lei sgraditi con una semplice richiesta, perché gli esseri umani non funzionano così.
Lei ha replicato: "se in amicizia, in amore o in famiglia mi si fa notare un errore per il quale arrivo a scusarmi, io do un grande valore a quanto detto e davvero mi sforzo al 100% di nn reiterarlo".
Ora, lei in pratica estende la mia affermazione a tutte le richieste che possiamo fare agli altri. Viceversa io sostenevo che ci sono cose per le quali cambiare non è così facile, neanche per amore, perché in un certo senso nemmeno si interpreta correttamente la richiesta. Per altre invece lo si fa volentieri: andare o no in un certo ristorante, accettare certe novità, indossare un certo abito, modificare qualche elemento secondario dell'arredo e così via.
L'elenco potrebbe continuare, ma riguarderà sempre e solo cose che non implicano l'intera persona dell'altro, la sua sfera emotiva, le memorie inconsce, i desideri che giacciono nel profondo.
Eccole un esempio: possiamo dire al nostro partner che lo preferiamo sbarbato e chiedergli di radersi ogni giorno, ma se alla sua inveterata abitudine di lasciarsi crescere la barba insistiamo troppo, non stiamo più esprimendo una preferenza, bensì un rifiuto verso di lui. A questo punto sarà lui a metterci alla prova negandoci un comportamento di sottomissione per verificare se è lui che vogliamo, oppure la sua obbedienza.
Da ciò che lei ci riferiva già sette anni fa, le è capitato di arrivare al rigetto della sessualità perché il partner con cui stava da anni aveva usato "un linguaggio forte" durante l'incontro sessuale.
Ora, le abitudini sessuali si costruiscono insieme, scoprendo gradualmente l'ambito delle proprie preferenze e resistenze e quelle dell'altro; ma nelle sue parole di allora si percepiva una sorta di rigido rifiuto verso un uomo che dopotutto non era uno sconosciuto, anzi lei affermava di amarlo.
Col nuovo partner non ci dice cosa esattamente non va, e anche questo rende difficile aiutarla. Ma se ancora una volta le incomprensioni riguardano la sfera sessuale, questo è un ambito in cui parlare è utile, e ancora di più lo è lasciar parlare il proprio corpo con la disponibilità, i gesti, le carezze; dare ordini e mettere paletti può essere, al contrario, raggelante.
In questo campo, come in altri profondamente connessi alla sfera emotiva, le scuse del partner testimoniano la sua mortificazione nel sentirsi rimproverare, ma non una vera possibilità di evitare, nei momenti di abbandono, un comportamento spontaneo.
Accedendo al colloquio psicologico dal vivo tutto questo si chiarirà meglio. Ci scriva ancora, se le è utile.
Auguri.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,

la ringrazio per il tempo dedicatomi.
Certo, ha indubbiamente ragione quando mi scrive che ci sono casi e casi per i quali una persona modifica il suo atteggiamento, limare il proprio io é quanto di più complesso esista, ma sapere di ferire la persona amata con determinati atteggiamenti reiterati, non è forse una grande spinta verso un miglioramento, laddove si chiede scusa? Mi spiego, forse io mal' interpreto il significato di questa parola. Per me, scusarmi vuol
dire dispiacermi per avere arrecato dolore/fastidio/rabbia alla persona X e promettere di provare a non ripeterlo più, ma provarci davvero, per non ripetere la situazione di dolore.
Ovviamente non capita dall'oggi al domani, ma se quell'errore ed altri, sono reiterati per anni ed anni, più di 10, a quel punto nella persona che subisce si scavano ferite in merito a gli argomenti su cui si fondano gli errori, perdendo poi fiducia soprattutto verso la
Parola "scusa", che per me
Ormai equivale a dire:"ok, mi sto lavando le
Mani col tuo dolore per non sentirti lagnare più. Ci vediamo al prossimo appuntamento nel quale ti farò soffrire per lo stesso motivo. Però ti amo e non voglio
Farti del
Male."
Ed in di conseguenza, ho perso fiducia sulla reale possibilità che un rapporto
Di amore sia fatto di compromesso reciproci, perché in questi miei, sono sempre
Stata io, per amore, a
Modificare vita e modi di fare.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Cara utente,
le rispondo in ritardo, e mi scuso, ma sa bene che intanto sono successe nel mondo cose preoccupanti che stanno impegnando noi tutti.
Noto che lei definisce i contorni del suo problema via via che ce ne parla per scritto: all'inizio citava in maniera generica il fatto che certi comportamenti del partner le dispiacevano, ora è giunta a dire: "ho perso fiducia sulla reale possibilità che un rapporto Di amore sia fatto di compromesso reciproci, perché in questi miei, sono sempre Stata io, per amore, a Modificare vita e modi di fare".
Oggi il suo partner è un altro, ma lei sta rischiando di fargli scontare gli errori del precedente. Dal momento che ha avuto troppa pazienza senza ottenere nulla, sembrerebbe che adesso di pazienza non ne voglia avere più.
L'adattamento dev'essere reciproco, è vero, ma forse bisogna trovare le parole efficaci, il tempo giusto e le leve opportune, sempre se quello che si vuole modificare non è connaturato alla personalità del partner.
In ogni caso, se andiamo verso qualcuno portando dentro di noi una ferita che ci fa ancora male, non possiamo né vedere limpidamente cosa non va nell'altro, né cercare di correggerlo.
Ancora una volta le raccomando di contattare uno psicologo di sua fiducia. Nell'attuale situazione potrete dialogare via skype, ma questa rimane la strada per portare alla luce e risolvere il suo problema.
Auguri.