Non so se ce la farò

Non so se qualcuno leggerà questo consulto ma non importa.
Io sono disperato.
Ho 21 anni e qualche mese fa a causa di sintomi come derealizzazione mi sono recato da neurologi e psichiatri che mi hanno dato una terapia antidepressiva in quanto è stato ritenuto che la causa fosse ansiogena/depressiva.
Io dopo aver iniziato la terapia ho iniziato ad accusare fortissimi sintomi depressivi.
Ho iniziato a sentirmi disperato, non so perché, ma totalmente angosciato.
Sento il vuoto dentro e fuori di me, ogni azione, ogni futuro e ogni cosa passata mi sembrano insulsi.
Per me è difficile alzarmi dal letto e fare qualsiasi cosa.
Ho iniziato l'università quest'anno e non riesco più neanche a studiare, ma non traggo più soddisfazione in nulla.
In una situazione già complessa di suo si è aggiunto anche il COVID che mi ha separato dalla fidanzata, e adesso a mia madre è stato diagnosticato il cancro.
Io non so più cosa fare, mi viene da piangere, mi sento disperso nel vuoto.
Facendo un introspezione non riesco più a trovarmi, non so chi sono, ho una crisi anche d'identità credo.
Mi vedo come una figura inutile, non posso fare nulla, non ce la farei nemmeno.
Se penso al futuro lo immagino in terza persona con me da solo in uno spazio vuoto.
Mi viene soltanto da piangere.
Mi viene anche da pensare che tutto il mio passato fosse tristissimo e che io mi sia accorto soltanto adesso della realtà dei fatti.
Ecco ho appena descritto la mia quotidianità: un passare dei giorni in cui ogni giorno è identico all altro: mi sento meglio la sera e malissimo ip pomeriggio.
Ho sempre sonno e quando vado a dormire appena mi sveglio sto totalmente angosciato e a pezzi.
Purtroppo sento che non ne uscirò mai più, mai più.
Ho sempre sofferto di disturbo ossessivo perché ho sempre avuto una paura ingiustificata di essere pazzo, forse perché da bambino spesso ero escluso dal gruppo perché ero un po' particolare di carattere (?) .
Ma adesso questo disturbo è secondario perche quello che vivo è molto peggio. Non mi sento in grado di vivere la vita. Mi dicono che devo essere forte che è solo un periodo, ma a cosa serve che mi venga detto se tanto io dentro di me non ci credo neanche? Anche la terapia non sta facendo effetto da mesi e sto alzando le dosi (me lo ha detto lo psichiatra) ma io penso che la cosa sia ben più grande di come si pensi, e non so se esistano terapie possibili per una cosa del genere che riguarda proprio me in maniera indissolubile.
Non so neanche perché ho scritto, però ringrazio se qualcuno risponde o legge
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Dr.ssa Donatella Fiocchi Psicologo, Psicoterapeuta 60 7
Buongiorno,
la sua lettera è davvero dolorosa e la sua descrizione di come si sente fa pensare alla perdita completa di un equilibrio che era riuscito a costruire ma che non ha retto al passaggio all'età adulta che sarebbe cominciata appena finita l'Università. Può succedere, i farmaci possono aiutare ma non riescono a curare, solo una psicoterapia psicoanalitica secondo me può davvero essere di aiuto a capire le ragioni di questo vuoto e della sua angoscia e piano, piano permetterle di ricostruire una personalità più solida e a trovare una serenità.
Ho specificato che tipo di psicoterapia perché il quadro che lei fa dei suoi problemi fa pensare a problemi emotivi profondi che possono essere capiti e affrontati meglio all'interno di quel tipo di intervento.

Dr.ssa donatella fiocchi

[#2]
dopo
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
La ringrazio davvero molto per la sua risposta, è stata gentilissima. Purtroppo ci sono alcuni momenti durante la giornata che ho una fortissima paura del suicidio. So che non vorrei commetterlo ma ho paura che prima o poi arriverò a compiere gesti estremi se continua così...
La ringrazio ancora, e cerco di entrare in contatto con uno/a psicoterapeuta dato che lo psichiatra al momento non fa psicoterapia. Purtroppo il momento storico è un po' difficile e spero di trovare uno psicologo lo stesso
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Dr.ssa Donatella Fiocchi Psicologo, Psicoterapeuta 60 7
Voglio dirle: coraggio! E' vero che in certi momenti sembra di non farcela ma sono sicura che lei ha in sè la forza per uscirne. Stia tranquillo, anche in questo momento ci sono molti psicoanalisti che stanno dando la loro disponibilità a qualche colloquio gratuito e a continuare un lavoro almeno via skype o telefono fino a che non sarà possibile continuare dal vivo. Vada sui principali siti e troverà nomi e riferimenti, coraggio, ne vale la pena. Magari scriva ancora.
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dopo
Attivo dal 2020 al 2024
Ex utente
La ringrazio molto. Sarei davvero grato se lei mi dovesse rispondere ancora qualora ri-scrivessi qui. Cercherò un modo per aiutare me stesso. Ci sono certi momenti durante il giorno che vengo totalmente soggiogato dai pensieri negativi e non riesco più ad avere un briciolo di razionalità e attaccamento verso la realtà. Inizio a volare in un altra dimensione (mentalmente ovviamente) in cui vedo ogni cosa grigia e insulsa, e penso che non esista possibilità di salvarsi. Ma in altri momenti capisco che invece è possibile e che ci sono modi per farlo. Poi purtroppo la notizia su mia madre per me è un colpo pesantissimo. Ultimamente avevo perso i rapporti con lei per vari motivi, ma io non riesco ad accettare che lei abbia quella malattia. Cercherò di superarlo.

Ci tengo a ringraziarla ancora perché ha dimostrato grande empatia anche solo attraverso un semplice testo.
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Dr.ssa Donatella Fiocchi Psicologo, Psicoterapeuta 60 7
Buongiorno,
le risponderò certamente ogni volta che chiederà, provi a sentire se c'è una possibilità di farmi presente direttamente la sua richiesta perché può capitare che non apra proprio sempre la mail. In caso non si scoraggi e riprovi perché rispondo senz'altro. Ce la farà, è giovane e ha davati tutta la vita. Non si scoraggi neppure per la malattia di sua madre, di tumore si guarisce sempre di più, io conosco molte persone che ce l'hanno fatta. Deve diventare forte perché in casi come questi è importante la vicinanza affettuosa delle persone care.
Con tutti i miei più sinceri auguri
Donatella Fiocchi