Mi sento profondamente insoddisfatta della mia vita

Gentili dottori,
ho quasi 24 anni ma mi sembra di essere ritornata nella fase dell'adolescenza, a quando tutte le certezze erano messe a dura prova.

Non faccio altro che cambiare costantemente idee riguardo il mio futuro: alcune volte vorrei iscrivermi all'università solo per affermarmi socialmente e poter dire che anch'io ho una laurea, altre volte preferirei andare a lavorare, poi ci ripenso e dico che sarebbe meglio iscriversi all'università per avere prospettive di carriera maggiori, provo a studiare ma dopo una decina di pagine lette mi stanco e comprendo che sarebbe tempo sprecato quello di andare all'università vista la mancanza di determinazione.

Dal punto di vista sociale, ultimamente non riesco a relazionarmi come dovrei con le persone, non perché sia un'asociale, bensì perché trovo una marea di difetti in tutte le persone che mi circondano che sovrastano i loro pregi: è come se mi deludessero sempre! Ho cercato e sto cercando modi per spronare chi mi sta un po' simpatico ad uscire di sera però questi mi cercano solo di giorno e nel peggiore dei casi non mi cercano proprio.
Sei mesi fa mi sono iscritta in palestra per socializzare pensando che il problema fosse la solitudine ma trovai solo coetanei incentrati su sé stessi e con poca disponibilità a chiacchierare.

Dal punto di vista sentimentale, non ho corteggiatori da chissà quanti anni considerata la vita sociale inesistente...
Per quanto riguarda il mio stato d'animo, ho tantissima paura di diventare una depressa ed una fallita in tutti gli ambiti della vita.
Alcuni conoscenti mi hanno definito una pessimista cronica perché non faccio altro che lamentarmi però a me sembra di essere realista visto che tutto va di male in peggio.
Inoltre ho tantissima paura di essere schizofrenica o di soffrire del disturbo borderline
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 208 6
Gent.le ragazza,

nella sua richiesta emerge un disagio legato alla difficoltà di scegliere quale strada intraprendere nella vita, continuare a studiare o trovare un lavoro, e di relazione con gli altri. Quello che reputo rilevante è portare alla sua attenzione, la frase con cui inizia la richiesta: "ho quasi 24 anni, ma mi sembra di essere ritornata alla fase dell’adolescenza", in quanto all’ "età di quasi 24 anni", secondo le moderne ricerche in campo sociologico e psicologico, lei si trova ancora in fase adolescenziale. Di certo, non è più la prima adolescenza, che di solito inizia intorno 13-14 anni e finisce prima dei 20 anni, ma è una fase "media" dell’adolescenza, che terminerebbe per le donne intorno ai 32-33 anni, mentre per gli uomini più tardi. Oggi, i complessi cambiamenti sociali hanno portato a dilatare il periodo adolescenziale, con tutta una serie di implicazioni per la nostra vita. L’adolescenza è, inoltre, caratterizzata da compiti di sviluppo ben precisi, tra cui trovare la propria strada nella società ed essere capaci di creare relazioni intime con gli altri. Pertanto, al fine di risolvere al meglio questi compiti di sviluppo che le creano un certo disagio, le consiglio di intraprendere un percorso psicologico presso uno studio o in modalità on-line. Infine, vorrei lasciarla con questa frase di riflessione sulla dimensione del tempo, purtroppo, nella mia pratica clinica, assisto a troppi adolescenti, che danno poco importanza e valore al loro tempo: "Il tempo è gratis ma è senza prezzo. Non puoi possederlo ma puoi usarlo. Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo. Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro (Harvey MacKay)" .

Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
Consulenze e formazione on-line

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Maranto,
la ringrazio per la sua risposta, ma mi permetta di togliermi un dubbio:
Il percorso psicologico mi serve per imparare ad accettare questa fase adolescenziale oppure per uscire dall'adolescenza? In pratica non mi è chiaro se devo cambiare io oppure aspettare che il tempo faccia il suo corso?
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Dr. Stefano Maranto Psicologo 208 6
L’adolescenza è un periodo cruciale per lo sviluppo della personalità, in quanto i compiti di sviluppo a cui far fronte sono complessi e il loro superamento è fondamentale per il futuro benessere psicologico.
Per tale ragione, consiglio agli adolescenti con o senza disagio evidente di intraprendere un percorso psicologico, per sviluppare maggiore consapevolezza sul proprio Sé e un senso dell’identità chiaro e definito. Purtroppo, oggi la società è estremamente complessa e si rischia di intraprendere strade che percorrendole ci si rende conto che non sono le proprie, così si perde tempo utile e risorse economiche che potevano, invece, essere impiegate per la propria autorealizzazione. Attraverso un percorso psicologico, si riesce a dirigere la vita verso quello che la parte più profonda di Se’ stessi desidera.

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