Come reagire ad un compagno che beve? come gestire e superare litigi violenti?

Ciao ho 26 anni e sono fidanzata da 8 anni con un ragazzo di 30.
Da quando abbiamo iniziato la convivenza 4 anni fa la nostra relazione è inevitabilmente cambiata.
In generale siamo una bella coppia...abbiamo superato molte prove, la pensiamo allo stesso modo su molte cose e abbiamo progetti comuni...stiamo bene insieme, ci completiamo, c è sincerità e sono fiera di ciò che abbiamo costruito fin ora.
Tuttavia la nostra ralazione ha molti alti e bassi, litighiamo spesso, anche più volte a settimana...forse perchè siamo due teste dure e anche uguali nelle reazioni...Io ammetto di essere molto ferma sui miei principi e le mie idee, forse troppo...sono molto esigente nei suoi confronti e forse a volte si sente un pò sovrastato...non sono molto indulgente e difficilmente lascio passare su ciò che mi da fastidio.
Come ad esempio il bere o il tornare tardi la sera a casa.
Non è un ubriacone assolutamente, ma capita spesso, specialmente quando è nervoso ed è con gli amici, che esagera un pò tornando a casa parecchio brillo... a me non ha mai fatto male anzi...però il solo vederlo così mi urta incredibilmente, scatenando dentro di me una rabbia assurda soprattutto se c è già una precedente discussione in corso.
Anche se in alcuni litigi si è mostrato aggressivo nel parlare e nello sbattere porte o rompere cose...non temo che possa alzare le mani contro di me.
Nell'ultimo anno è capitato alcune volte che ci siamo talmente arrabbiati, provocandoci pesantemente a vicenda, che i litigi sono diventati piuttosto violenti da entrmabe le parti.
Me ne vergogno da morire, essendo io una persona molto calma pacata e rispettosa, ma questa volta devo ammettere che sono stata io la prima ad alzare le mani a lui, frustrata per le sue provocazioni e dispetti pesanti, tanto che anche lui poi ha risposto con uno schiaffo che mi ha abbassato l'udito (speriamo che guarisca presto).
Non so con chi parlare e chi confrontarmi per capire se sono io troppo rigida e che non riesco a gestire le mie emozioni per riuscire ad evitare questi conflitti così pesanti... come dovrei comportarmi quando torna a casa tardi la sera dopo aver bevuto con gli amici??
dovrei comprendere di più?
dove finisce il limite?
Ultimamente stavamo pensando di volere un bambino...e se ci fosse stato un figlio?
avremmo reagito allo stesso modo??
impareremo mai ad avere dei litigi senza questi scatti d'ira??
aiutatemi a salavare la mia storia per favore...ci amiamo tanto e non voglio che finisca tutto...vorrei solo capire come regire nel modo più opportuno...e riuscire a comprendere anche le sue frustrazioni ogni tanto...grazie
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Dr.ssa Donatella Fiocchi Psicologo, Psicoterapeuta 60 7
Buongiorno,
la sua descrizione è molto ampia e mi sembra che metta in luce un buon rapporto di coppia che davvero sarebbe un peccato rovinare; da quanto scrive però si vedono ,emergere fragilità in entrambi anche se vi difendete in modi diversi: lei con una rigidità eccessiva che fa pensare appunto a difficoltà interne, lui con una debolezza che ha bisogno dell'aiuto dell'alcool per sentirsi forte. Mi sembra che entrambi potreste trarre molto vantaggio da un aiuto psicoanalitico che vi permetta di far emergere le difficoltà, affrontarle e superarle. In effetti se la vostra intenzione giusta è quella di avere un figlio, superare le vostre fragilità è proprio indispensabile perché avrete bisogno di essere solidi e uniti per allevarlo serenamente e aiutare lui a crescere bene. Auguri

Dr.ssa donatella fiocchi

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per l'aiuto...tuttavia i litigi sono continuati, controllandoci di più certo...però sono emerse cose che mai erano venute fuori prima...e mi sto chiedendo se vale davvero la pena continuare questa storia...pare che lui si senta molto frustrato del fatto che io gli chieda maggiore aiuto nelle faccende domestiche, prendendola come un "comando" da parte mia, anche ora che è in disoccupazione quindi trascorre a casa più tempo di me... nonostante all'inizio della nostra convivenza ho sempre messo in chiaro di non volere uno di quei mariti che non alzano un dito in casa. Trovo molto ingiusto che oltre a lavorare debba essere io ad occuparmi anche interamente della casa mentre lui pensa solo alle sue cose, facendo un servizio ogni tanto quando gli va... è venuto fuori che mi ha abituata male perchè fino ad adesso mi ha fatto qualche servizio, che cosi come sono non vado bene e che mi deve "raddrizzare" come se fossi una viziata perditempo...cosa non affatto vera anzi credo di darmi molto da fare per la mia età, che sono un'immatura perchè mi arrabbio per stupidagini secondo lui. In realta da quella lite di cui ho parlato e per cui abbiamo fatto anche pace(durata due giorni), non gli ho chiesto più di farmi nessun servizio e ogni cosa che mi ha dato fastidio mi sono cucita la bocca senza fiatare. Ma credo che è vero che litigare sempre non è bello però se non posso avere degli sfoghi neanche con il mio compagno senza che diventino delle tragedie greche, stando sempre in punta di piedi, come camminare sugli spilli manco mi sembra una bella vita no? Credo che un compagno dovrebbe capire e perdonare anche una parola detta in più o un tono non proprio gentile ogni tanto, se il gioco vale la candela, o sbaglio? Mi sta facendo sentire inadeguata, sbagliata....e oltre a ferirmi da morire mi ha spiazzata...perchè fin ora la nostra storia si è sempre fondata sull'accettarci così come eravamo senza volerci cambiare per forza, accettando anche i difetti....e ora? Addirittura non mi sembrava lui...le parole che diceva non sembravano affatto sue...bo...non so proprio che pensare....ma non sono più sicura che val
ga la pena sforzarsi tanto per una persona che pensa questo di me....
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Dr.ssa Donatella Fiocchi Psicologo, Psicoterapeuta 60 7
Gentile signorina,
credo che abbia ragione, le precisazioni che ha fatto sembrano dimostrare che probabilmente l'accordo iniziale era quello che si potrebbe definire "luna di miele" in cui ognuno trova nell'altro una vicinanza emotiva e fisica di cui aveva bisogno e un ricordo lontano ma senza che ci sia una vera capacità di comprendersi.
Se le premesse sono quelle che scrive nella sua replica direi che fra voi ci sono grandi differenze non solo di maturità ma anche di modo di vivere. non sembra una buona premessa.
Mi dispiace.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa...infatti...mi sono data un pò di tempo per capire se si tratta di un momento no...dettato anche dalla situazione generale non facile oppure da cambiamenti proprio strutturali nella nostra coppia che ci stanno allontanando sempre di più....spero di riuscire a capire...perchè come già detto non si era mai comportato così e non mi aveva mai detto quelle cose...grazie ancora del supporto...
Un saluto.