Sono in depressione dopo anni che provavo ad evitarlo

Racconto la mia storia in breve.
Sono cresciuta essendo sempre stata bullizzata, elementari e medie, sempre.

In più non ho un padre affettuoso e da piccola ne ho risentito al punto di odiarlo e pensare fosse una persona orribile quando a me ha sempre tenuto moltissimo.
Per il bullismo iniziai ad essere autolesionista e per un periodo anoressica, bene o male ne sono uscita.

A 16 anni ho anche subito un piccolo abuso che per due anni ho portato dentro per proteggere la mia famiglia, la quale stavo distruggendo per i problemi con la droga.
Pensavo solo a divertirmi, fumare, tutto per colmare come stavo realmente perché ero altamente infelice e in più ricedevo nelle pratiche autolesioniste.

Arrivai ed essere quasi cacciata di casa, mia madre si sentì male due volte e mio padre cadde in depressione, ne risentì anche il loro rapporto... Sinceramente non capisco e non me ne importava nulla.

Ciò che mi fece cambiare in meglio sono le mie nipotine, figlie di chi mi ha "sfiorata", ma l'amore che provo per loro è immenso, hanno anche rischiato la vita e le proteggerei anche a costo della mia stessa vita.
L'unica cosa che voglio è che stiano bene.

Conosco un ragazzo, con lui stavo così bene che riuscivo a non pensare a nulla di negativo anche se ovviamente ero molto insicura, ma lo nascondevo per non appesantirlo.

Ho avuto molti rapporti sessuali, forse perché non so veramente come sia l'effetto di un uomo ed l'unico modo che conosco, non essendo molto affettuosa (non per scelta), ma non ho aspettato molto a farlo con lui.
Era il mio ragazzo con lui volevo farlo sempre.

Questo ragazzo non mi ha mai voluta sul serio, ha fatto ricadere la colpa della rottura su di me quando lui in realtà non se ne fregava niente, sono anche arrivata a dirgli che mentalmente non stavo bene, rivedere la persona che mi ha toccato più spesso delle altre volte mi ha innervosito molto.

Gli dissi che avevo intenzione di affrontare questa storia con l'interessato nonostante si notasse difficoltà ad esprimermi da parte mia, lui mi ha dato qualche consiglio e poi mi ha fatto sentire umiliata, ripetendo le stesse parole che ho sentito per non so quanto dai miei genitori, mi bloccai.

Con lui ho chiuso i rapporti, mi stava solo usando.

Questo però ha iniziato a farmi riflettere su di me, la verità è che affronto le situazioni con la testa ma ho il cuore frantumato.
Esco, rido, ma senza più il piacere di farlo.
Quando cedo e mi taglio, entro in quei minuti in cui è tutto buio e poi passa, ora è una costante.
Questa volta ho delle cicatrici pesanti sulle braccia.

Ho perso anche la fiducia nella mia famiglia, ho fatto vedere i tagli a mia madre perché volevo parlarne con qualcuno ma va talmente traumatizzata che si ripeta ciò che è successo anni fa che mi opprime, ed io voglio dimenticare proprio quello, come ho fatto stare i miei.

Penso di essere in depressione, non sto vivendo sto sopravvivendo.
Solo amare mi aiutava ed ora ho perso la fiducia anche in quello.

Mi sento vuota, semplicemente.
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Dr.ssa Arcangela Annarita Savino Psicologo 49 3
Carissima giovane ragazza,
ho letto attentamente la tua storia. Mi ha colpito molto.

È difficile dare a distanza consigli risolutivi cosa che noi esperti aspiriamo sempre per il bene dell'altro. Ma io ci provo ad offrire delle piccolissime chiavi!

Innanzitutto mi ha colpito molto l'origine del tuo disagio interiore ossia l'idea di "cattiva" di tuo padre che poi riconsiderato non essere così. È interessante che tu esplicitassi meglio a te stessa il perché di questa idea? Forse perché non senti che ti abbia protetto in modo giusto nei tuoi bisogni e nelle tue difficoltà? E per questo che hai affrontato tutto da sola?

I miei sono piccolissimi spunti di riflessione.
Ma l'aiuto vero che ti si possa dare è illustrarti il primo passo da compiere ossia quello di contattare uno specialista in psicologia pubblico o privato che ti guidi e supporti nel tuo percorso di cura emotiva.

Sei una ragazza intraprendente, lo si coglie, e questa tua caratteristica la devi mettere al tuo servizio. Si può sempre guarire da una sofferenza ci vuole tempo si, ma si può sempre!
Mi rendo disponibile per eventuali chiarimenti.

Dott.ssa Arcangela AnnaRita Savino
Psicologa-Psicoterapeuta

Dr.ssa Arcangelaannarita Savino

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