Dubbi sentimentali

Gentili dottori sono fidanzata da quasi 8 anni con un ragazzo, lui è stato il primo per me e anche io per lui, salvo qualche piccola e insignificante esperienza che lui ha avuto prima di me.

Vi scrivo perché ciclicamente in questi anni mi è capitato di nutrire dei dubbi sentimentali ma sono sempre durati per brevi periodi e ho pian piano realizzato che essi erano per lo più legati ai miei disturbi d'ansia.

Da ormai vari anni combatto con stati ansiosi, pensieri ossessivi che purtroppo non ho ancora potuto trattare con uno specialista e molti di questi pensieri ossessivi finivano poi per proiettarsi anche sulla relazione.

Soprattutto di recente ho lavorato molto su me stessa per arrivare alle radici della mia ansia e in effetti questo lavoro mi ha molto aiutato nel senso che l'ansia si è molto ridotta e, con lei, i pensieri ossessivi.

In questo periodo però dopo molto tempo che non mi succedeva, mi ritrovo a nutrire dubbi sulla mia relazione, a vivere un momento di distacco emotivo, a testare continuamente cosa provo, cosa non provo.

Sto vivendo un momento un po' complesso in generale perché dopo la laurea per la prima volta nella mia vita mi sento persa, non so bene che cosa fare del mio futuro.

Credete che questo stato ansioso di base legato al futuro possa essere la causa dei dubbi sentimentali?

Come potrò mai distinguere l'ansia dai miei reali sentimenti?
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Dr.ssa Arcangela Annarita Savino Psicologo 49 3
Gentile utente,

Credo fortemente che lei abbia fatto un gran lavoro di introspezione e i risultati li ha visti.
Ma la sua necessità di comprendere bene il suo stato per risolverlo completamente richiede un lavoro tecnico che solo un esperto in psicologia può fare insieme a lei.

Nel frattempo mi pongo delle domande ad alta voce che la lettura della sua lettera mi ha suscitato: è ansia nella relazione o insoddisfazione? Rifletto e penso anche il restare in una relazione volendo superare dubbi e incertezze è una forma di ansia.

Certo per una persona che soffre di ansia il futuro è un grande attivatore e mobilitatore dello stato ansiogeno.

Il mio consiglio è affronti in modo più approfondito questo suo malessere con esperti del settore.

Cordialmente dott.ssa Arcangela AnnaRita Savino

Dr.ssa Arcangelaannarita Savino

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dopo
Utente
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Gentile dottoressa,
Intanto la ringrazio per la sua risposta.
Le sue domande non sono sbagliate nel senso che in effetti a volte provo insoddisfazione ma più che altro nella sfera sessuale, io non riesco molto a lasciarmi andare e il fatto di non arrivare ad una perfetta intesa sicuramente influisce molto nei miei dubbi perché il collante fondamentale della sessualità a volte è carente.
Inoltre è vero che chiudere la relazione mi fa paura ma non perché io tema la solitudine, anzi, ma perché sento dentro di me di avere a fianco la persona che davvero potrebbe essere quella giusta, con cui riesco a immaginare un futuro felice e non potrei mai perdonarmi se la lasciassi andare senza aver fatto prima tutto il possibile per salvare questo rapporto, incluso liberarmi di questa maledetta ansia che mi offusca la mente.
Sento davvero l'esigenza di parlare con un esperto ma ad ora non mi è possibile perché non ho autonomia economica e vivo a casa con dei genitori del tutto contrari alla terapia.
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Dr.ssa Arcangela Annarita Savino Psicologo 49 3
Gentile giovane utente,
comprendo le difficoltà e comprendo che la resistenza dei suoi genitori alla psicologia possa essere un limite al suo percorso soprattutto se essi sono la fonte da cui attingere un aiuto economico.
Il mio ultimo consiglio prima di lasciarla è parli a cuore aperto ai suoi genitori sul suo bisogno e sulla necessità che sente nel risolvere alcune difficoltà emotive. Sa, Iniziare a parlare dei propri bisogni, con le persone a noi più care, è già un inizo importante per risolvere un problema.

Cordialmente, dott.ssa Arcangela AnnaRita Savino