Isolamento, delusione d'amore e sensazione di fallimento costante e continuo e di inadeguatezza

Sono un ragazzo di 26 anni, iscritto all'Università di Medicina, al 4 anno fuori corso ormai da 3 anni.
Da almeno 5 anni ho cominciato ad isolarmi man a mano sempre di più, abbandonando tutti i miei amici del liceo e isolandomi dagli altri.
Ho sempre avuto problemi a relazionarmi con gli altri.
Ma l'ambiente scolastico ha sempre supplito almeno parzialmente a queste mie mancanze.
Le cose si sono complicate dal liceo in poi da dove è cominvlciata la disceca verso il basso e dove tutti i miei problemi sono iniziati e le differenze con gli altri si sono acuiti.
All'età di 16 anni mi innamoro di una ragazza, in realtà più grande, in modo del tutto casuale.
Un colpo di fulmine.
Ma per via delle mie incapacità non riesco a portare a termine nulla, lasciando fallire la situazione.
Anni dopo mi iscrivo all'Università e provo a dimenticarla e ad andare davanti.
Ma non ci riesco mai veramente per più di un paio di mesi consecutivi.
La mia inabilità a socializzare mi impedisce di andarla a trovare e di chiarire le cose, di essere onesto riguardo i mie sentimenti rimandando il tutto costantemente.
Nel frattempo passo un brutto periodo all'Università e le mie amicizie sfumano tutte per colpa delle mie tendenze malsane.
Mi riprometto quasi infantilmente e narcisisticamente di riprovare a ricontattarla appena le cose si mettano bene.
Ma dopo tempo in cui mi era sembrata di dimenticarla, evitando anche di accedere ai suoi social per non farmi influenzare scopro casualmente che si è fidanzata felicemente con un ingegnere.
Che anche lei si è laureata e che lavora nella polizia.
Rivedendola dopo tanto tempo solo su Fb, dove mi sembra ancora più bella di prima, mi accorgo di aver sbagliato tutto della mia vita, di essere solo, peggio di prima ed intrapppolato con me stesso con un futuro nefasto e senza sbocchi professionali (non sono sicuro di farcela a finire gli studi, sia per la difficoltà che per la mia età che ormai mi spinge all'isolamento ancora maggiore).
Sperando in vaghe speranze di concorsi pubblici in forze di polizia ed amministrazione.
Non riesco ad avere rapporti con altre donne sia per i problemi precedenti sia per i miei sentimenti verso di lei.
Passo dalla sensazione di confessarle tutto (sapendo che è impossibile e che sarebbe solo una situazione impossibile e malsana) alla passività totale.

Intanto mi vedo già vecchio e pieno di rimpianti con una vita passiva che non mi appartiene sotto nessun profilo.

Scusate se mi sono dilungato.
Grazie.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

dal racconto che Lei ci fa sembra emergere una situazione di stallo, in cui la ragazza pare rivestire il ruolo centrale.
Ma è pura apparenza.
In realtà al centro c'è Lei con quelle che definisce "incapacità a socializzare", a cui la vicenda con la ragazza fornisce un alibi ragionevole, ma non per questo reale.

Non ha mai chiesto aiuto al uno Psicologo Psicoterapeuta?
Se se sì, con quali esiti?
Se no, come mai?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Sinceramente non sono sicuro che la ragazza sia solo un alibi. Di certo le cose ormai vanno parecchio male sotto tutti i livelli. A peggiorare le cose è l'impossibilità di ricevere supporto dai miei genitori con cui il rapporto è indeclino da almeno 2 anni a questa parte e con non hanno nessuna capacità di supporto, in quanto persone semplici e anche loro poco attivee con cui non posso parlare. Intanto le cose mi sfuggono da mano oni giorno di più. Il risultato sono attacchi d'ansia casuali che fanno peggiorare le cose anche con i miei genitori, che hanno perao ogni fiducia in me.

Vedo gli altri quasi sposati o in dirittura di matrimonio e io ancora con niente in mano nè ora nè nel futuro e senza nemmeno l'unico conforto umano che avevo desiderato fino ad oggi.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

i genitori danno tutto l'amore che possono,
ma per il sostegno/aiuto psicologico specifico occorre - in caso di difficoltà - lo Specialista.

Le avevo indirizzato al proposito un paio di domande, a cui però non ha fornito risposta.

Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Sono stato solo due volte in seduta l'anno scorso. Ma non sono riuscito ad aprirmi completamente. Prima degli eventi recenti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Imparare ad aprirsi è un apprendimento,
un permesso ed un invito che la persona dà a se stesso.
Considerata la Sua situazione di disagio e di blocco,
Le rinovo l'invito a riprendere il percorso psicologico. Nessuno potrà aiutarLa se Lei non muove qualche passo, purtroppo.

Saluti cari.
Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Va bene lo riprenderò, ma dubito di riuscire a riprendermi dopo tutti questi anni.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Lei ha solo 26 anni,
e la plasticità della psiche è tuttora notevole.
Ha bisogno di uno Specialista che La aiuti a individuare ed esprimere le Sue energie, al momento rinchiuse in qualche ... ripostiglio...

Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Lo spero. Ma cmq 26 anni sono già tanti. Grazie.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Prego.
Buoni giorni.

Dott. Brunialti