Curiositá su modo di essere di mio figlio

Buonasera, sono una mamma che ha due figli rispettivamente di 32 e 30 anni.

Il minore, nonostante abbia un ottimo rapporto con il fratello, fin da bambino ha sempre visto il fratello come un esempio ed allo stesso tempo come un rivale, nel senso che, per certi aspetti, lo prende come modello, ma dall’altro lato vuole dimostrare di essere migliore di lui.

Hanno due modi differenti di intendere la vita in generale.
Il minore si è sempre impegnato negli studi solo per vantarsi di voti piú alti, reputa i legami di amicizia solo un mezzo di compagnia, i suoi amori sono come i calzini, si cambiano ogni giorno.
È molto competitivo ed ambizioso, vuole e pretende da se stesso di riuscire in tutto quello che fa, e, data la sua ostinazione spesso riesce.
Suona la chitarra e di questo ne è orgoglioso (perchè il fratello non si interessa di queste cose), Da un lato il maggiore ha un certo carisma solare (a detta di molti conoscenti anche di famiglia) ed attrae molte simpatie, il minore invece ha un carisma, come dire, piú tenebroso nel senso che attrae per il suo modo da, come dico io, anima dannata.
Se volessi usare un paragone il maggiore è il giorno, il minore la notte.
Se sa che il maggiore ha avuto, che so, un complimento nel lavoro, fará di tutto per ricevere anche lui un complimento nel suo impiego.
Il maggiore ama viaggiare, leggere, ama i gatti, ed è un tipo da Social.
Il minore, nonostante si occupi di informatica, detesta i social, non gli frega nulla di viaggiare, legge solo di rado, ama i cani.
Anche nel vestiario detesta il nero, che invece è molto gradito dal fratello.
Anche nel cibo, il fratello ama mangiare molta frutta e verdura, il minore è carnivoro e raramente mangia frutta e verdura.
il maggiore è salutista e non fuma ne beve, il minore non beve ma è un fumatore talvolta eccessivo.
Insomma, il minore è l’esatta contrapposizione del maggiore.
Nel corso degli anni mi sono chiesta perchè di queste differenze a matrice contraria.
Mio marito va d’accordo con entrambi ma ritiene il maggiore piú affidabile ed assennato, ma in realtá ha fiducia in entrambi.
L’altro ieri il maggiore lo ha stuzzicato, a causa di una banale divergenza di opinione legata appunto ai rapporti sentimentali, dicendogli che i suoi rapporti con le ragazze sono frivoli e che, vivendo insieme, il maggiore gli ha detto che se vuole dimostrare di essere migliore di lui, il minore avrebbe dovuto considerarlo come un ostacolo da superare.
Il maggiore lo fa perché in realtá vuole che sia un fratello affidabile, serio e che abbia successo nella vita.
Il minore ha preso queste parole come una sfida.


La mia domanda è come mai tutta questa forte competitivitá tra i due?
Perchè il minore ci tiene ad essere l’opposto del fratello?


Mio marito dice di lasciar perdere che io, in qualitá di mamma, forse esagero.


Mi piacerebbe una visione psicologica da voi professionisti.


SalutandoVi e RingraziandoVi porgo cordialitá.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Lei pone un problema
- da un lato complesso:
Dove si origina la differenza tra caratteri?
- dall'altra irrisolvibile:
perchè i miei due figli sono così diversi tra loro?

Le fornisco un ulteriore unico elemento di riflessione, scegliendolo tra gli innumerevoli possibili:
l' *ordine di nascita* influisce sulla formazione della personalità? Se sì, in quale modo?
Detta in altro modo: ci sono tratti tipici che caratterizzano i primogeniti,
ed altri che caratterizzano i nati per secondi?

Parrebbe di sì.

I secondi nascono trovando il posto già occupato,
e devono fare sforzi atroci per spostare su di sè parte di quella attenzione che fino a quel momento era stata completamente accaparrata in esclusiva dal primo nato.
Parrebbe che talvolta proprio per tale motivo sviluppino delle capacità notevoli di far fronte alla sfida;
ma altre volte invece un carattere più debole, dando già persa in partenza la partita del confronto con il fratello maggiore.
Il maggiore può tendere ad assumere il ruolo di vice-genitore, che va a detrimento del rapporto di complicità ed alleanza tra fratelli, con il rischio che tale dinamica si perpetui anche in età adulta complici i genitori
Ricordo un anziano di 90 anni che chiamava a sè la propria figlia minore, ma 65ENNE: "Vieni qui piccola" ... (era mio nonno).
Minori e piccoli per sempre, i secondi, se non si pone attenzione.

Dal punto di vista di Voi genitori,
perchè non lasciarli essere e vivere come sono,
i Vostri due figli,
senza lente di ingrandimento e metri di confronto?
E altrettanto scoraggiando il maggiore dal rivestire un ruolo "educativo" nei confronti del minore?
Già bastano i genitori..

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, certo, nel bene o nel male non abbiamo mai fatto distinzioni o preferenze tra i due.
In effetti, la domanda di fondo che mi sono posta é: pur comprendendo ed accettando che ognuno di noi ha una sua personale natura caratteriale, come é possibile una differenza così marcata tanto da essere uno l’esatto opposto dell’altro? Banalmente ho pensato che, infondo, essendo nati nello stesso ambiente, qualcosa in comune, essendo fratelli, dovevano pur avere. Ma evidentemente non sono cose di facile risposta è non ha senso neppure addentrarsi troppo in queste domande.
Poi, alla fine si, ognuno é com’é e va bene così.

Buona serata e grazie per il tempo che mi ha dedicato.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

ci si aspetta che dopo aver posto qui una domanda
la utente legga e prenda in considerazione il punto di vista dei *contenuti specialistici specifici* che le vengono proposti nella risposta dello/a Specialista, e si presume che nella replica li riprenda;
se non altro per rispetto del tempo dedicatole.

La conclusione che Lei presenta
che ".. non ha senso neppure addentrarsi troppo in queste domande..." non tiene conto delle suggestioni forniteLe e fa supporre una certa impermeabilità del proprio punto di vista.
In questi casi il Consulto risulta inutile. Sia per chi lo ha postato, sia purtroppo per lo/a Specialista che ha risposto.

Dott. Brunialti