Problemi di coppia. fiducia, intimità e quotidianità nella relazione

Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 26 anni e da 2 a questa parte ho una relazione con una ragazza unica, anche lei di 26 anni.

Un po' di storia prima, Fi dai rimi mesi di relazione il e lei (come peso la stragrande maggioranza delle coppie) eravamo molto affiatati, ma davvero tanto... problematiche?
Io sono geloso, geloso passivo uno di quelli che soffre e anziché reagire con scenate sotto gli occhi di tutti subisce non nascondendo però l'emozione, che s manifesta con piccoli gesti esterni, non percepibili a tutti...
ma a lei si.
Lei è una ragazza molto aperta, lo è sempre stata tanté che il più delle volte quando si affezionava ad un amico quest'ultimo ci provava o s'innamorava di lei l'85% delle volte.
Lei vedendo le mie reazioni si è sempre autolimitata, senza dirmi nulla, lei sostiene per amore ma io ho sempre pensato che in 2 anni fosse davvero il suo carattere.
Al giorno d'oggi lei ed io conviviamo, stiamo ancora insieme e ci amiamo alla follia... Unica cosa, lei ha avuto un crollo psicologico e per stare meglio ha voluto "ritrovare se stessa".
Ora dall'essere super tenera e comprensiva con me è diventata più fredda, menefreghista, egoista e immatura... Vuole fare sempre quello che vuole lei ed anche quando gli chiedo di uscire a fare qualcosa il più delle volte non gli viene voglia e preferisce rimanere a casa a fare le sue cose... Nel campo comunicazione si è aggravata ulteriormente la cosa, prima parlavamo sempre e di tutto, adesso invece quando io provo a parlargli anche di questo periodo per cercare un confronto lei reagisce in modo scocciato ed aggressivo, il più delle volte non mi ascolta nemmeno e finisce il discorso con frasi tipo: "Tu non mi capisci e non mi hai mai capita", "parlare con te è inutile, spari solo stupidate" ecc...
Ora, io non so più come prenderla... Nel campo sessuale io e lei non facciamo sesso da credo 1 anno, perché lei nn si apre... non riesce nonostante lei sostenga che sia attratta sia mentalmente che fisicamente da me.
Io la amo, non voglio mollarla e lei non vuole mollare me ma dice che se io non riuscirò a sopportare questo suo carattere non potremo stare insieme.
Ultimamente è anche subentrato un ragazzo di 18 anni, un ragazzino, che lavora con lei al ristorante e con il quale ci passa tanto tempo assieme, si abbracciano, lei lo accompagna sempre finito il lavoro a casa e rimane fuori da casa sua a parlare per ore di notte.
Questa cosa ovviamente mi preoccupa, perché nonostante l'età e nonostante io mi fidi di lei che non mi ha mai e dico mai dato modo di non fidarmici, mi spaventa il come lei sia così intenzionata a parlare, passare del tempo con un ragazzo appena conosciuto piuttosto che con me... Lei sostiene che Questo ragazzino sia come era lei alla sua età e che lei lo sta soltanto aiutando a risolvere problemi che lei stessa ha avuto... Ma io non so che fare, vivo male questa situazione ma son convinto che se gliene parlassi lei non la prenderebbe seriamente dicendo " è come un fratellino".
Grazie a tti.
[#1]
Dr.ssa Jessica Borgogni Psicologo 7 1
Caro Utente,

Per quanto ci siano tanti elementi che si dovrebbero esaminare per non giungere a conclusioni affrettate, posso dirti che la situazione che esponi presenta vari indici di rischio rispetto al tema dell'infedeltà.

Questo non significa la certezza che ci sia un tradimento in corso, ma ci richiede di esplorare il tema con più attenzione.

Ci sono vari aspetti che non funzionano più nella vostra coppia, tu li evidenzi e ne soffri, e la tua partner? Come si pone quando cerchi di parlargliene? E' del tutto possibile che lei stia attraversando una fase di difficoltà personale, ma questo non giustifica mai l'uso di un linguaggio aggressivo ("dici solo stupidate"). Se la partner ha una sofferenza, questo può renderla almeno temporaneamente non in grado di sostenere efficacemente la relazione in cui si trova, ma mettere delle barriere rispetto al proprio partner convivente è una forma di comunicazione che non dovrebbe essere ignorata.

Non è mai facile affrontare un problema che insorge all'interno della coppia, perché per essere risolto richiede la collaborazione di due persone e non sempre è possibile ottenerla. Puoi però cercare chiarezza rispetto alla situazione che stai vivendo per fare le scelte migliori al riguardo. Mi preme sottolineare la necessità per te di muoverti con grande cautela e di evitare categoricamente di ricorrere a gesti sconsiderati o addirittura illegali.

Ti invito a rivolgerti ad un professionista Psicologo che possa darti supporto rispetto a questa tematica ed aiutarti a sbloccare la situazione di disagio che ti trovi a vivere.

Attendiamo i tuoi aggiornamenti!

Psicologa perinatale e della salute riproduttiva

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
La ringrazio della risposta tempestiva innanzitutto.
1- Per quanto riguarda la situazione col ragazzino di 18 anni lei mi rassicurava tutti i giorni prima tantè che dopo che tornava da lavoro, e dopo aver accompagnato a casa il tipino, diventava tenera, mi abbracciava e mi rassicurava dicendomi che quando aveva deciso di venire a convivere con me aveva fatto una scelta, e che mai si sarebbe pentita per via di un' altro (nel senso che l'unico modo per separarci secondo lei era per via di malvivenza di coppia, e non per via di altri ragazzi chiunque essi sarebbero stati). Però più andava avanti la cosa più non riuscivo a comprendere come lei potesse 4 sere su 7 stare fuori così tanto fino a tardi con un ragazzino appena conosciuto quando sapeva che c'ero io ad aspettarla. Lei non ha mai tradito nessuno e questo me lo confermano oltre a lei anche dei nostri amici in comune e in più sostiene che il rapporto con questo ragazzo sia del tutto naturale secondo la sua personalità (quella che aveva volontariamente sotterrato per la mia gelosia) e che io se dico di amarla dovrei accettare anche questo suo lato molto aperto con gli amici. Sbaglio io quindi? oppure è lei troppo esagerata con il modo di comportarsi ? L'ho anche "provocata" dicendole che anche se per lei era normale comportarsi così, per l'altro ragazzo invece poteva essere diverso e che (come già successo ad altri individui prima di lui e prima di me) si stesse innamorando grazie a queste continue attenzioni. Lei ovviamente mi ha risposto dicendomi che se fosse saltata fuori questa conclusione avrebbe messo le cose in chiaro, che amava me e che lo avrebbe voluto solo come amico.
2 - Se la sua domanda era in merito alla situazione in generale e non alla questione del 18enne allora le dico che si, lei vede che ci sono problemi di fondo e la cosa che la turba di più è che non riesce a fidarsi del tutto di me (per via delle mie esperienze passate, se vuole appena legge il messaggio gliene parlo) cosa che tra l'altro va a toccare sensibilmente la questione sessuale tra noi dove lei vorrebbe fare sesso ma i suoi principi glielo oppongono. In più adesso per la questione "ritorno alle origini" lei pensa che io mi fossi innamorato della lei che si annullava per la mia gelosia e non della lei che, mi passi il termine, "se ne sbatte" e che vive la vita senza considerare troppo la mia opinione. Entrambi concordiamo sul fatto che una relazione debba essere un plus alla vita privata e io ci sto' davvero provando a farmi andar bene queste novità. Perché mi sento così quindi? davvero io non accetto la sua persona? è davvero possibile che tutto ciò che ho visto in 2 anni di relazione sia stato solo il suo sacrificio per la mia gelosia? per amore? e se davvero così fosse allora dovrei davvero accettare anche la situazione che io reputo "malsana" col 18enne?

Attendo risposta,
Grazie
[#3]
Dr.ssa Jessica Borgogni Psicologo 7 1
Sono due problemi diversi, per quanto possibilmente collegati. Se le relazioni di amicizia con l'altro sesso sono un problema per te, semplicemente devi decidere se il tipo di relazione che la tua partner ti offre è accettabile per te, oppure no. Non possiamo cambiare gli altri o le loro scelte, ma solo le nostre.

Parli poi di un disagio della tua partner, legato alla mancanza di fiducia stavolta nei tuoi confronti: qui c'è un altro segnale di attenzione rispetto al fatto che possibilmente entrambi, in momenti diversi, abbiate cercato di accettare elementi della relazione, introdotti dall'altro, e per voi inaccettabili.

Le relazioni però non si costruiscono a suon di compromessi, ma di autentica accettazione dell'altro e di ciò che porta nella relazione. Non sempre questo è possibile e pertanto diventano necessari dei cambiamenti.

La comprensione corretta della vostra storia relazionale è fondamentale per poterti consigliare oltre. Per questo, il percorso con uno Psicologo ti permetterà di inquadrare tutto ciò che è importante. Puoi valutare un percorso individuale oppure uno di coppia, se anche la tua partner ha la stessa motivazione a sviluppare la vostra relazione insieme.

Psicologa perinatale e della salute riproduttiva

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottoressa,
Prenderò in considerazione la terapia con uno psicologo finalizzata non tanto a risolvere i miei problemi con lei ma a migliorare quelle lacune personali che ho riversato nella nostra relazione, e che probabilmente l'hanno indotta a autodistruggersi da sola..
Lo psicologo di coppia, conoscendola, non credo proprio si potrà prendere in considerazione ma proverò comunque a proporglierlo a tempo debito.
Sono appena tornato da un'accesa discussione dove sono saltati fuori alcuni punti cruciali.. Lei si sente in gabbia e soffocata dalle continue attenzioni che io volontariamente e non, le chiedo. Che sia dalle continue domande che gli faccio sul tipo 18enne, che sia dalle continue domande che gli faccio quando lei ha un parere su qualcosa o che sia semplicemente per qualcos'altro, lei sta vivendo male la relazione soprattutto per questo perchè non si sente libera.
Mi sono fatto un'esame di coscienza e mi vergogno davvero moltissimo... ha ragione. L'amore è libertà giusto? e come fa lei a vivere al meglio una relazione se in primis non sente di riuscire a godersi la propria vita con me accanto? Nonostante tutto lei stessa ha detto che il sentimento c'è e lei vuole stare con me.. ma non così. So su cosa devo lavorare e spero di riuscire a farlo non tanto perchè così la perderei, ma perchè anche se alla fine la nostra relazione dovesse finire (sono cose che succedono purtroppo) penso che sia un punto di partenza cruciale per la mia crescità che, a quanto sembra, è ancora tanta.

La ringrazio per le sue delucidazioni nel frattempo e spero riesca a darmi una sua impressione anche da quest'ultimo messaggio... A chiunque abbia anche solo letto per sbaglio il mio consulto dico grazie, penso che chiunque di noi abbia dei lati del proprio carattere su cui focalizzarsi per vivere al meglio con se stessi e con le persone a noi care.
[#5]
Dr.ssa Jessica Borgogni Psicologo 7 1
E' encomiabile che tu abbia la motivazione e prospettiva di voler lavorare su te stesso, perché, come tu stesso affermi, questo ti rende un partner più competente, che sia nella relazione attuale od in una futura.

Attenzione soltanto a farti carico delle tue effettive responsabilità e non quelle degli altri.
In una relazione ciascuno ha le proprie ed imparare "dove finisco io e dove iniziano gli altri" è fondamentale.

In bocca al lupo per il proseguimento ed aggiornaci, se vuoi!

Psicologa perinatale e della salute riproduttiva