Pensieri ossessivi

Salve a tutti,
sono una ragazza di 22 anni e ho sempre sofferto di ansia, ma ho notato che dall'anno scorso (in concomitanza con il periodo più intenso di pandemia) questa è aumentata moltissimo.
Inoltre, sto con un ragazzo da circa 6 mesi, sto bene con lui, mi tratta davvero con i guanti e non ho nulla di cui lamentarmi concretamente.
Nonostante ciò, ho questo pensiero ossessivo che da poco meno di un mese mi rimbomba nel cervello, ovvero che possa tradirmi.
Spesso mi ritrovo a controllare i suoi accessi, se il suo stato di attività coincide con quello di un'altra ragazza, ecc.
La questione è che so benissimo che avendo questi comportamenti non risolvo nulla, anzi, il mio overthinking si fa più intenso, ma nonostante questo non riesco a frenare questi pensieri.
Sono abbastanza disperata, mi vergogno molto di questi pensieri e infatti, proprio per questo, non ne ho parlato con nessuno.
Ho anche provato a guardarmi dentro, ho pensato che questi miei atteggiamenti siano forse dovuti alle relazioni tossiche che ho sempre avuto, con persone che in un modo o nell'altro mi hanno sempre buttata giù, giudicata, o manipolata affinché la relazione potesse andare come loro volevano.
Non so quale sia la causa esattamente, ma sono molto stanca.
Ho l'ansia per tutto, e a volte mi sembra quasi che voglia autosabotarmi poiché non meritevole di ricevere amore.
Mi sento pesante in questi momenti e non voglio fare vedere agli altri che sto male perché ho paura di risultare difficile.
Ho provato a chiamare la ASL del luogo in cui vivo per poter andare da un qualche psicologo o psicologa, ma purtroppo non mi hanno ancora richiamata.
Io però sento che la situazione sta peggiorando e ho paura di ammalarmi.
Quando sto a casa, da sola, mi ritrovo spesso a guardare il cellulare e basta, o a dormire, e quando non dormo rimugino.
L'università è iniziata da poco e non ho voglia di fare nulla, non mi sento stimolata e anzi, essendo all'ultimo anno mi sento pressata dal fatto che devo finire al più presto.
In più purtroppo non ho soldi per pagare un privato, e se li chiedessi ai miei genitori so che me li darebbero molto difficilmente: per i miei sono soldi buttati.
Un anno e mezzo fa ero seguita da una psicologa, ma purtroppo ho dovuto smettere causa pandemia e, soprattutto, causa genitori.

Scrivo qui perché non so più a chi chiedere aiuto.

Grazie mille in anticipo.
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Dr. Paolo Dell'Omo Psicologo 38 2
Certamente le tue esperienze pregresse giocano un ruolo nel farti sentire insicura all'interno di questa relazione: le "relazioni tossiche che ho sempre avuto, con persone che in un modo o nell'altro mi hanno sempre buttata giù, giudicata, o manipolata" possono già di per sé avere l'effetto di non farti sentire sufficientemente apprezzata dal partner, anche se questo non corrisponde affatto alla realtà. Il cenno che poi fai al non avere voglia di fare nulla, può far pensare a un tratto depressivo emergente (forse proprio in seguito a questa situazione che stai sperimentando). Potrebbe essere ad ogni modo utile tentare di confrontarti con i tuoi genitori su quello che stai vivendo: è possibile che stai sovrastimando la loro indisponibilità verso l'opportunità per te di fare un percorso o di poterti essere di aiuto in qualche altro modo. Inoltre, ti suggerisco di sforzarti nel frattempo un po' nel frequentare l'università appena iniziata, è possibile che questo possa aiutarti intanto ad uscire dalla "gabbia mentale" dei pensieri in cui ti senti intrappolata.

Un saluto

Dott. Paolo Dell'Omo
Psicologo Clinico e di Comunità
via Carlo Denina 78 - 00179 - Roma