Sto vivendo una crisi esistenziale e non so che direzione prendere

Ho paura, paura di non riuscire a prendere la giusta direzione delle cose.
Ho molti dubbi sulla mia personalità, alcune volte penso che mi piacerebbe frequentare un’altra cerchia, diversa da quella che sono solita a frequentare.
Altre penso che sono fortunata ad avere determinate persone accanto.
Non ho un’idea chiara su quelli che siano i miei valori e i miei obiettivi.
Delle volte ci sono caratteristiche del mio carattere che non mi piacciono, ad esempio tendo ad essere un po’ saputella e snob, ma di fatto è solo apparenza, perchè so di essere molto sensibile.
Ci sono questi due tratti antitetici che non riescono a trovare equilibrio.
Mi capita di osservare come si comportano alcune persone di cui provo stima in determinate situazioni e penso di dovermi comportare in quel modo ideale anche io, ma poi le emozioni mi condizionano.
Anche nei rapporti o tendo a dare troppo ed essere indulgente oppure stronza e capricciosa, di fronte ad episodi che mi feriscono tendo ad indurire il mio cuore, ma questo compromette anche altre situazioni non direttamente collegati.
(tipo amicizia, rapporti di lavoro).
Come fare a trovare la propria identità?
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Dr. Diego Chiariello Psicologo, Psicoterapeuta 5
Come fare a trovare la propria identità?
La necessità di rispondere a quella che è la conoscenza più immediata per ciascuno di noi, ci indica, in primo luogo, il sentire di non avere una risposta e contemporaneamente la necessità di averla. Ma questa domanda, a differenza di tante altre, sorge quando ci sentiamo: :smarriti, persi, in balia di...
Già il pormi la domanda quindi, specifica che in questo periodo della mia esistenza, io abbia smarrito quella che fino a un dato tempo, non aveva nemmeno bisogno di essere posta.
In definitiva, "Chi Noi siamo" è qualcosa che intimamente conosciamo meglio di chiunque altro, ma allo stesso tempo, questa nostra intima conoscenza, questa immediata apprensione di Chi siamo, può esserci preclusa. Paradossalmente, ci conosciamo meglio di chiunque altro ma contemporaneamente ci sentiamo persi. E' allora che sorge l'interrogativo che ci spiazza e ci crea malessere.
La risposta, per cui, va rintracciata nel senso della domanda, in ciò da cui è generata.
IL senso non può nascere che dalla mia storia di vita, e dai fatti, circostanze o eventi della mia esistenza che l'hanno ri-messa alla mia attenzione.
Un percorso terapeutico in questo caso, dovrebbe partire da quei fatti di vita concreti che hanno generato il turbamento a partire da cui quell'intimità dapprima silente, è riemersa prepotentemente.

Dr. Diego Chiariello
Psicologo-psicoterapeuta