Comportamenti

Buongiorno, mio figlio di tre anni e mezzo da quando è arrivato il fratellino 04/04/09 è diventato pericoloso, come ci distraiamo gli tira schiaffi, gli scaraventa giocattoli addosso e fà di tutto per fargli male, noi proviamo a dirgli che per noi lui è sempre al centro dell'attenzione, che per noi non è cambiato nulla, proviamo anche a coinvolgerlo, ma niente da fare. come ci si comporta in questi casi occorre tirare un ceffone, o rimproverarlo quando si comporta così, oppure ci sono dei metodi che ci possono aiutare ad evitare questo?
Poi ho un dubbio tutto mio, mia moglie gli ripete sempre, quando non vuole finire la pappa " decido io la quantità che devi mangiare " quindi mangia e non fare storie. Secondo mè non è il modo migliore, è un'imposizione che non fà bene ed è motivo di molteplici discussioni in famiglia, questa cosa la ribadisce anche in altre situazioni,quando il bimbo si oppone a qualcosa.
Inoltre ultimamente sempre mio figlio a seguito di un rimprovero o di una privazione si morde le mani con degli scatti d'ira, come ci si deve comportare in presenza di questi scatti, come possiamo evitare che accada?
Grazie .
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile signore, da quello che racconta sarebbe opportuno un inquadramento diagnostico sull'intero sistema famigliare. Con questo intendo la comprensione di determinate dinamiche comportamentali dell'intera famiglia in certe situazioni (il modo di comunicare, di reagire ecc.) affinchè ogni consiglio comportamentale possa essere espresso nel giusto contesto.
Un lavoro tale andrebbe necessariamente effettuato attraverso una consulenza famigliare con uno specialista. Un terapeuta sistemico-famigliare potrebbe essere una scelta da valutare.
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Signore
le reazioni che descrive sono decisamente significative, vanno al di là delle semplici reazioni dovute alla gelosia per la nascita di un fratellino e necessitano di un'intervento specialistico.

Questo però non vi deve spaventare nel senso che un'attenta valutazione delle dinamiche famigliari vi aiuterà rapidamente ad individuare quali sono i fattori che determinano queste reazioni e quali sono quelli che concorrono a fare si che queste si mantengano.

Sarebbe oppurtuno una consulenza presso un Terapeuta dell'età evolutiva, preferibilmente ad orientamento Cognitivo-Comportamentale o Sistemico-Relazionale.

Cordiali saluti

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense