Problemi con genitori - ricerca di serenità

Buongiorno,
Da anni son in lotta con i miei genitori nn condivid la mia decisione di frequentare un ragazzo.In questi anni loro hanno fatto molta pressione psicologica e molte volte sono riusciti ad impormi di lasciarlo(x un periodo nn potevo uscire da sola).da un anno mi sono "imposta" ai miei genitori dicendo che io frequent questo ragazzo anche se nn volevano.ci sono state scene assurde e mia madre che ha detto frasi molto cattive("6la vergogna di essere madre"-"per me è come se fossi morta").premetto che non ho mai dato problemi:ho sempre fatto quello che loro volevano,mai una scelta contraria,diplomata con i massimi dei voti, laureata a 24anni con il massimo dei voti, diplomat in musica.tutti mi dipingono come la"figlia perfetta".più volte mia madre mi ha mandata via di casa dicend di nn tornare più ma poi nn l'ha mai fatto veramente,quando avevo tempo fa trovato alloggio,dopo che mi avevno detto di andarmene,mia madre mi ha detto che"se esci da quella porta nn entrerai mai più,dimenticati di noi tanto qui non verrai mai più".La scorsa settimana dopo l'ennes discussion e dopo che mia madre mi ha tirato per i capelli e picchiata (nn è la prima volta)ho detto che me ne sarei andata e lei mi ha gridato di andarmene subito,che non voleva più vedermi.ho detto loro che sarei andat a vivere da sola perchè la situazione per me non è+sopportabile:lo faccio sia per LORO che per ME, anche perchè loro nn stanno cmq bene perchè si litiga sempre.ho detto che io vado senz rancore,che la mia porta è sempre aperta,anche se(come dice mia madre "nn ci vedrai mai più,tu qui dentro nn entrerai mai più e ci perderai per sempre-esci e nn ti voltare mai più indietro")loro nn voglion.ho spiegato che nn volermi+vedere è una loro decisione e nn mia,perchè io sarò sempre con la porta spalancata.mia madre dice che sono io che lo voglio(troncare tutti i rapporti) il motivo di tutto questo caos è, a sentir mia madre, una questione di salute:la zia del mio ragazz ha avuto dei problemi da piccola,a circa5 anni:nn essend stata curata bene e no rendendola più attiva negli ultimi anni è diventata una donna non autosuff.in passato parlava ed era attiva ultimamente i parenti che l'hanno in cura l'hanno emarginata e quindi è peggiorat notevolement.X mia madre in quella famiglia ci son tare eredatar e quindi avremo figli malati. aggiungo io che ai miei da fastidio che lui non sia laureato e che, per una convinzione loro,"lì non ci sono soldi"(nè studio, nè soldi, nè salute).Ora son decisa ad andar a vivere da sola perchè nn ne posso+anche se mia madre continua a minacciare-se me ne vado loro troncano i rapporti completamente. Ma io mi chiedo:com'è possib che genitori riescano a dire certe cose? com'è possible che una madre riesca a dire "...piuttosto suora" e che vogliano perdere una figlia (ad una mia domanda mi hanno risposto di si:che tristezz)x un puntuglio ormai.mi viene da pensare che se verament son disposti a questo nn mi vogliono tutto il bene che dicon di volermi..cosa pensate voi?grazie..
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Dr.ssa Federica Ludovici Psicologo, Psicoterapeuta 42 1
Gentile utente,
essere genitori non è una cosa semplice. Sono sicura che i tuoi genitori ti vogliano molto bene, forse troppo e cercano di proteggerti in tutti i modi possibili. Hanno paura che i loro figli non possano avere il massimo e non si rendono conto che a volte il massimo per loro non corrisponde al massimo per i loro figli. Certo quando c'è la rabbia è difficile poter parlare e potersi capire e si possono dire e pensare cose che in realtà non si pensano e non si provano: anche tu magari hai detto o pensato cose che non avresti voluto mai pensare o dire ma questo non significa che corrispondano a realtà.
Sei sicura che i motivi per cui si oppongono a questa relazione siano questi? Io ti proporrei di parlare con loro senza rabbia, magari scrivere una lunga lettera dove esprimi quello che provi e quello che desideri: una lettera a cuore aperto.
Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Ludovici

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dopo
Utente
Utente
gent. dott.ssa, grazie molte per avermi risposto.
penso anche io che loro siano arci-convinti che lo fanno solo per il mio bene, ma non possono obbligare gli altri a fare le scelte che LORO vogliono.purtroppo han sempre fatto così,anche con mio fratello,gli ha imposto di lasciare diverse ragazze solo perchè per loro non erano adatte(senza neppure conoscerle).esattamente cosa stanno facendo a me:screditano tanto il mio ragazzo senza neppure averlo visto una volta.insistono tanto sulla malattia, ma l'unico motivo non è quello perchè altrimenti non mi avrebbe detto più volte"non ci sono nè soldi,nè studio,nè salute"-preciso che l'ha detto in questo ordine.Ho parlato più volte con loro spiegando le mie ragioni, ringraziandoli per avermi avvertita, che il loro dovere l'hanno fatto ma che poi tocca a me decidere,non possono costringermi a fare una scelta che vogliono loro.se sbaglio voglio potere dire"grazie" a me e non a loro(come è già successo).non possono rinfacciarmi il fatto che mi hanno fatto studiare, che sono andata a lavorare durante le estati di università e mi sono tenuta i soldi (mantenedomi per più di un anno e mettendo da parte dei soldi..).Mi pemetto di dirle che io,al contrario di mia madre,non ho mai detto cose che non pensavo durante le litigate.Cerco di pesare molto le parole perchè so sulla mia pelle che le parole feriscono e le ferite impiegano una vita per guarire...Credo che in ogni caso a 26 anni non sia una cosa "fuori dal normale"andare a vivere da sola, considerando che sono stata 6 anni fuori casa poichè ho studiato e lavorato lontano e tornavo a casa solo durante i week-end e cmq mi manca la mia indipendenza, credo che sia una cosa naturale... ho spiegato loro anche questo ma non lo capiscono..
La lettera... i miei non capirebbero.. lo considererebbero un atto di vigliaccheria, di debolezza, un atto da screditare. senza offenderli, direi che non sono così "profondi" da poter capire perchè scrivo una lettera...
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Dr.ssa Federica Ludovici Psicologo, Psicoterapeuta 42 1
Gentile utente,
è vero non può obbligare nessuno a vederla come la vede lei e non può pretendere che i suoi genitori cambino di punto in bianco. Il problema è lei come si vuole porre nei loro confronti? La lettera lei dice che non capirebbero: tenti però! cosa le costerebbe? Non si può pensare di prevedere cosa l'altro penserebbe o come l'altro potrebbe considerare un nostro gesto. Magari apprezzerebbero il tentativo e sopratutto se nella lettera lei a cuore aperto proverà a spiegare il suo stato d'animo e il suo dispiacere per il loro comportamento! un pò come ha fatto con me senza offenderli e senza dire che sono poco profondi: magari sono più sensibili di quanto immagina!
Cordiali saluti