Secondo voi dovrei contattare i suoi genitori e raccontare loro tutto

Buongiorno.
Vorrei chiedere più che altro un consiglio.
La mia ragazza circa 3 mesi fa ha subito una violenza sessuale.
A me lo ha detto solo 1 mese più tardi.
Ora lei insiste di stare benissimo e di aver superato la cosa, ma la vedo sempre più fredda ed insensibile a tutto.
L'unico sentimento che manifesta è la rabbia verso chi le ha fatto quelle cose e verso chi tenta di aiutarla.
Non vuole assolutamente parlarne con i suoi perchè dice di non aver bisogno di nessuno.
Volevo solo chiedervi cosa secondo voi dovrei fare. Viviamo a 1000 km di distanza e fisicamente posso fare ben poco, a parte quando vado da lei.
Secondo voi dovrei contattare i suoi genitori e raccontare loro tutto?
Grazie in anticipo per la vostra attenzione.
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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
gentile ragazzo,
non penso proprio che raccontare tutto ai suoi genitori possa essere la soluzione al problema della sua ragazza,o meglio non dovrebbe essere lei a prendere tale decisione se non le è stato richiesto questo tipo di aiuto.
casomai potrebbe cercare di farle capire che lei la nota sempre più fredda ed insensibile, farle capire che forse i suoi genitori potrebbero aiutarla, esprimerle il suo disagio e la sua preoccupazione e chiedere proprio a lei come può aiutarla.
Comunque ciò che ha vissuto la sua ragazza non può risolverlo da sola, forse sarebbe il caso di consigliarle uno psicoterapeuta, anche solo per avere una consulenza.

Dr.ssa Romina Venti
Psicologa-Psicoterapeuta familiare e sistemico-relazionale
Iscr.Ord.Psic.Umbria sez. A n°536
www.rominaventi.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa, innanzitutto grazie per il suo interessamento.
Il fatto è che ho provato tante volte a farle capire che la sento così e che i suoi genitori avrebbero potuto aiutarla, ma lei insiste dicendo che sta bene e che non è assolutamente ne fredda ne insensibile.
Se le chiedo cosa posso fare per aiutarla dice che non ha bisogno di niente perchè sta bene.
Un'altro problema è che vive nella campagna di un paesino servito malissimo da mezzi pubblici lontano almeno 20km da qualsiasi centro al quale si potrebbe rivolgere e non guidando non potrebbe neanche raggiungere uno psicoterapeuta.
Non so veramente cosa fare per poterla aiutare.
La ringrazio nuovamente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, la sua ragazza abita a 1000km da lei, ma dato il mezzo virtuale che ci separa, è la stessa cosa anche per noi nei suoi confronti. Non è possibile dare suggerimenti veramente precisi e calzanti al problema di una persona senza nemmeno vederla in faccia.

Non esiste una cosa come "la terapia online", tantomeno per interposta persona.

L'unica possibilità è trovare il modo per far sì che la sua ragazza si rivolga a uno specialista.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
A questo punto stando così le cose dovrebbe iniziare a crederLe, forse è vero che sta cercando di superare il tutto a modo suo e non vuole l'aiuto.
Oltre che provare a convincerLa non può fare altro.

Cordiali saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Dottori, vi prego, sono disperato.
Ho paura che abbia intenzione di togliersi la vita. Che devo fare? Ha lasciato strani messaggi del tipo EID OT EM PLEH che letto al contrario (help me to die).
Dovrei parlarne con i suoi? Io non posso fare nulla da qui. Ci aveva già pensato altre volte quando va all'università (o almeno dice di andarci), dato che quando va li è l'unico momento che è lontana dalla sua famiglia e martedì ci andrà. Ho paura sul serio.
Quando è a casa da sola fa grossi miscugli di liquori vari.
Pensate che debba parlarne immediatamente con i suoi?
Grazie.
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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
Caro ragazzo,
mi sembra che la sua ragazza abbia molti problemi, è sicuro che i genitori non se ne siano accorti? li conosce? ha confidenza per comunicare una cosa del genere?

Parli prima di tutto con lei e le comunichi che comunque è arrivato il momento di parlare con i suoi genitori, che lei è troppo preoccupato e che non può continuare a giocare con Lei.
Sinceramente, mi chiedo se ciò che Le racconta a lei è vero, perchè le manda questi messaggi sapendo che lei è distante e non può far altro che preoccuparsi?
Forse vuole farLa preoccupare?

distinti saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa, si conosco bene i suoi genitori e ho con loro una buona confidenza. Non credo se ne sano accorti, anche perchè passa la maggior parte del tempo in camera sua e quando si fa vedere dai suoi riesce a mascherare molto bene il suo stato.
Sinceramente non credo che voglia di proposito farmi preoccupare, anche perchè per un mese buono anche con me ha fatto finta che tutto andasse bene. Poi quel messaggio di cui parlavo non me lo ha mandato via sms, ma l'ha lasciato su messenger. Poi ha cercato di eliminarlo prima che lo vedessi, ma era tardi.
Non riesco proprio più a capire questo comportamento.
Ho cercato di convincerla a vedere un professionista. Mi ha detto che andava bene, ma che lo avrebbe fatto solo perchè io ritengo che sia una cosa utile. Lei pensa che non le serva a niente in quanto nessuno può toglierle ciò che ha in testa. Poi oggi pomeriggio mi ha detto che vuole a tutti i costi lasciare casa e venire qui da me e che questo le sarebbe bastato per stare bene. Io ho pensato che forse ha paura di rimanere li, nei luoghi dove ha vissuto quella terribile esperienza, che forse ha paura che le succeda di nuovo. Ora c'è anche di mezzo un test hiv risultato debolmente positivo, ma ancora non ha fatto il test di conferma e, dato che ultimamente ha avuto varie infezioni virali, i medici le hanno spiegato che potrebbe essere risultato così grazie ai virus che ha avuto. Oggi poi è anche venuto fuori che si era instaurata una gravidanza, che ha fatto il raschiamento e ha paura di non poter più un giorno avere figli. Non ho la minima idea di come mi devo comportare di fronte a tutto questo.
Grazie ancora.
Distinti Saluti.
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Dr.ssa Romina Venti Psicologo, Psicoterapeuta 85 2
Certo che la situazione è più complicata di quanto anche lei immagina.
Cerchi di convincerLa ad andare, a provare a parlare con un professionista, se può vada anche lei almeno espone tutte le sue preoccupazioni.

Cordiali saluti