Rapporti interpersonali

Per favore vorrei un consiglio.

Portavo il cane del mio ragazzo in gita nei prati.
Si avvicinava una signora con 2 cani liberi.
Ho preso il mio al guinzaglio e ho cambiato direzione x non dare fastidio alla signora e x non far agitare il cane.
Ovviamente so che il cane dovrebbe affrontare le situazioni e che se diventa aggressivo la colpa è del padrone, cmq in quel momento ho fatto la cosa che reputavo migliore.
Il mio ragazzo, il padrone, non ha mai voluto andare da un addestratore, io nn ne avevo la possibilità.

La signora mi seguiva nonostante io continuassi a cambiare direzione xche il cane aveva iniziato a tirare e abbaiar forte.
Ho detto gentilmente alla signora che stavo faticando, se per piacere poteva allontanarsi visto che c era tanto spazio intorno.
La signora:"sto venendo proprio verso di lei xchè non è così che si tiene un cane, lei è troppo agitata e il cane non può essere trascinato così al guinzaglio".
E io:"si si, sto facendo un favore al mio ragazzo e faccio come riesco, non posso liberare il cane perchè potrebbe essere aggressivo con lei".

Non era il momento di discutere, col cane che mi tirava e abbaiava.
Ho ripetuto il mio invito a lasciarmi in pace e quella ha rincarato la dose emettendo giudizi sulla mia persona e dicendo "IO VADO DOVE VOGLIO, se voglio inseguirla la inseguo".
Continuava a starmi addosso nonostante avessi cambiato direzione piu volte.
Ho tentato di difendermi da quello che definirei stalking, ribadendo che non era il momento opportuno, che faticavo a tenere il cane, che stavo facendo del mio meglio, che mi lasciasse in pace, che non aveva diritto di inseguirmi.
Allora quella arpìa ha avuto pure il coraggio di farmi il verso come i bimbi dell asilo: " gnè gnè gnè gnègnè", proprio così ha gridato, piu volte e in tono canzonatorio, è incredibile.
Io non ci ho piu visto dalla rabbia e ho tirato fuori una serie di vaffanculo, allungando il passo x togliermela di dosso.
A questo punto lei mha pure dato della maleducata.
A me??
! !
Mi sono messa a correre x scappare da questo incubo e passato il pericolo ho iniziato a piangere e tremare x la rabbia e la frustrazione, ci ho impiegato giorni a riprendermi.
Essere inseguiti è terribile.
Mi sono sentita calpestata, l unica via che avevo era la fuga, mica potevo prendere a botte la signora e farla sbranare dal cane! Che amarezza, quella persona lha avuta vinta, non ho potuto far valere le mie ragioni.
Ma cosa avrei dovuto fare?
Come reagire qdo una semplice discussione degenera in provocazioni e derisioni?

Per me il prossimo va rispettato, è la prima regola di una società civile.

Vorrei sapere come affrontare questa rabbia che non passa, questa paura che altre persone strane mi inseguano x calpestare la mia libertà, questo senso di impotenza.
È assurdo, non posso credere che esistano persone così, tento di giustificare il comportamento di quella xchè aveva delle buone ragioni di fondo... ma come si è permessa di deridermi e perseguitarmi?

Grazie dei vs consigli.
[#1]
Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
Per comprendere queste situazioni è necessario accettare che quel che succede oggi va a collegarsi a situazioni passate, quindi certe cose ci esauriscono e fanno male più di altre anche se persone diverse da noi a parità di condizioni non avrebbero problemi.

Mentre rifletteva sulla situazione, le sono venute in mente altre occasioni in cui si è sentita così?

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Perseguitata non mi sono sentita mai. Schiacciata mi sono sentita varie volte, è pieno di gente che si approfitta della bontà altrui, il peggiore è stato forse l insegnante di pianoforte che mi infilava le mani nelle mutande ed ero minorenne. Sarà x questo che non tollero piu i soprusi. Ma quel che volevo sapere è come avrei dovuto reagire in modo assertivo. Non ci credo che un altro al mio posto si sarebbe fatto una risata. Quella donna non era un adolescente, gli adolescenti sbeffeggiano e stalkerano gli altri con estrema incoscienza e vanno compatiti, questa era un adulta ormai anziana, avrei voluto darle una lezione di educazione e invece, non riuscendo a ragionare civilmente xche lei faceva la sorda, sono riuscita solo a gridare vaffanculo e fuggire via, sconfitta. Come avrei potuto agire per non sentirmi male? Non è l unica anziana malvagia dei dintorni, ad esempio c è un uomo conosciuto da tutti che fa la bella vita ma ruba frutta e verdura negli orti altrui, a testa alta e sostenendo che ce n è per tutti... ma quanto è subdolo? Chi ha bisogno di solito chiede per favore e dopo ringrazia, questo invece ruba di notte e di giorno, ed è capace di intendere e volere. L hanno già preso a botte molti uomini del paese, io mi sono limitata una sola volta a dargli del ladro mentre rubava le ns castagne e x tutta risposta il giorno dopo ho trovato la gomma della macchina bucata da un ferro (non abbiamo mai bucato in 30 anni di vita dell auto, suo figlio ha proprio una ditta di lavorazione ferro).
Mi interessa sapere come avrei dovuto agire con quella donna x darle il benservito e sentirmi bene con me stessa. Penso che neanche voi psicologi, al mio posto, avreste accettato di buon grado di essere derisi e inseguiti da una sconosciuta. Probabilmente bisogna passarci sopra come se non fosse accaduto, cercare di dimenticare. Ma lì al momento cosa avrei dovuto dire o fare?
Grazie
[#3]
Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
Ci sono molti modi di fare quel che lei vuole, dipende da cosa intende per "dare un ben servito": un ben servito potrebbe ad esempio implicare una risposta che zittisca, oppure un gesto di compassione perché ci si rende conto che dall'altra parte c'è stata una persona che ha agito male suo malgrado.

Cosa vorrebbe fare? Cosa la farebbe sentire bene con sé stessa?

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[#4]
dopo
Utente
Utente
Avrei voluto far capire a quella donna che il prossimo va rispettato, non deriso e perseguitato. Mi sono sentita vittima, schiacciata, ho dovuto fuggire. Insomma, sembra che il comportamento maleducato della signora sia risultato vincente, la sua cattiveria è stata premiata.
Non volevo zittirla, avrei voluto ragionare civilmente e invece sono stata trascinata in una battaglia che non avrei voluto ingaggiare. Provo molta rabbia xche sono stata aggredita gratuitamente mentre me ne stavo x i fatti miei senza infastidire nessuno. Mi aspettavo che la signora fosse piu ragionevole, non posso provare compassione.
Esiste un modo efficace per togliersi di dosso i bulli senza violenza e senza lasciarsi calpestare?
Grazie
[#5]
Dr. Alessio Fogliamanzillo Psicologo 372 4
Non può esistere una risposta univoca alla sua domanda, comunque tutto dipende da entrambe le parti in causa, ovvero in questo caso sia la signora che lei; in altre parole, gli "altri" non possono essere considerati individualmente, lei potrebbe aver agito in un tal modo da spingere quella signora a puntare proprio lei; ragionando così, le viene in mente qualcosa successo quel giorno?

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