Ora, da circa 2 settimane mi capita di svegliarmi nel cuore della notte con la tachicardia e la

Gentilissimi Dottori,
sono una ragazza di 28 anni, e vorrei chiedere il vostro parere riguardo un problema che mi affligge da circa 2 settimane.
Premetto che in passato ho sofferto per diversi anni di ansia e di attacchi di panico, risolti senza l’aiuto di farmaci, grazie alla comprensione e accettazione della patologia.
A volte mi capita di avvertire un po’ di ansia, ma solitamente è sufficiente che io mi sieda per qualche minuto e mi rilassi magari bevendo una tazza di camomilla, per risolvere la cosa in tranquillità.
Premetto che, avendo in passato effettuato diverse volte elettrocardiogrammi (sia per motivi sportivi che a causa di attacchi di panico inizialmente non identificati), non risultavo avere problemi cardiaci. Anche se è passato qualche anno dall’ultima volta che ne ho effettuato uno.
Premetto infine che sto attraversando un periodo un pochino stressante.
Ora, da circa 2 settimane mi capita di svegliarmi nel cuore della notte con la tachicardia e la sensazione del cuore in gola, sintomi che avvertivo durante gli attacchi di panico diurni.
Mi succede ogni notte, una volta soltanto; appena il battito è tornato regolare, mi rimetto a dormire, e da quel momento in poi non mi sveglio più.
Quello che volevo chiedervi è: è possibile avere un attacco di panico durante il sonno? I sintomi che ho, sono in effetti riconducibili soltanto a tale patologia?
E mi chiedo: possibile che l’ansia, non riuscendo a trovare sbocchi durante il giorno in quanto non la temo, approfitti della notte per sfogarsi?
Concludo dicendo che, come rimedio provvisorio, (pensando che possa trattarsi di ansia), sto assumendo da circa 5 giorni, giornalmente, una-due tazzze di camomilla, e 40 gocce di fitofluidi contenenti estratti di tiglio, passiflora, valeriana e biancospino.
Per ora, però, continuo a svegliarmi.
Vorrei soltanto escludere la possibilità di un problema più serio: se avessi la certezza che si tratta in effetti di attacchi di panico, e non di un problema fisico, non mi preoccuperei più di tanto, sapendo che non potrebbe succedermi nulla di grave.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità.





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Attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
anche in considerazione della storia clinica precedente, si può ragionevolmente affermare che la sintomatologia che lei avverte può essere riconducibile ad una Disturbo da Panico.
Il fatto che le crisi tachicardiche si manifestino soltanto di notte non deve affatto meravigliare in quanto sono regolarmente descritti in letteratura (e sono molto comuni) fenomeni di questo tipo denominati, appunto, “attacchi di panico notturni”.
Per quanto riguarda il suo timore per eventuali problematiche di tipo fisico (ad esempio cardiologiche), ebbene esso fà parte di quelle manifestazioni ipocondriache che tanto spesso, in maniera più o meno evidente, si accompagnano al Disturbo da Panico.
Se desidera, può trovare una descrizione dettagliata delle caratteristiche cliniche di questo disturbo d’ansia all’indirizzo: www.psichiatria-online.it (sezione Disturbi Psichiatrici – Attacchi di Panico).
Ne parli in ogni caso con il suo medico che sicuramente saprà rassicurarla e consigliarla per il meglio.

Cordiali saluti
Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

effettuerei comunque un esame del sangue includendo gli ormoni tiroidei e gli anticorpi antitiroide per escludere la presenza di una patologia tiroidea responsabile di tale quadro.
Inoltre, sarebbe da tenere sotto controllo la pressione arteriosa.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

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[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2014
Ex utente
Innanzitutto, vi ringrazio moltissimo per le vostre risposte, siete davvero gentili e disponibili.
Volevo soltanto aggiungere che ho notato un leggero miglioramento da un paio di giorni a questa parte (dopo aver diminuito l'assunzione di caffeina e aver iniziato ad assumere le gocce alle erbe): mi sveglio comunque, ma in maniera più leggera, quasi in dormiveglia.
Per quanto riguarda la pressione, l'ho misurata l'ultima volta circa tre mesi fa, e risultava perfettamente nella norma.
E poi, volevo soltanto aggiungere (per quanto riguarda gli ormoni) che circa tre anni fa, in seguito ad una visita ginecologica, ho scoperto di avere le ovaie policistiche, ed un testosterone abbastanza elevato rispetto alla norma (questo mi causa qualche problema a livello di acne). Mi chiedevo se gli ormoni nominati dal Dottor Ruggiero potessero c'entrare in qualche maniera con questo fatto, o se si tratta di tutt'altra cosa. Se necessario, provvederò senz'altro ad effettuare gli accertamenti suggeritimi.
Per il resto, adesso che so che esistono attacchi di panico notturni, mi sento sicuramente più tranquilla in merito al mio problema. Grazie ancora.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la tiroide e' un altro organo.
Altri squilibri ormonali possono essere responsabili della sua sintomatologia, come ad es. alterazioni del ciclo del cortisolo.
Forse, piuttosto che sintetizzare su un attacco di panico notturno, sarebbe il caso di ripetere gli esami ormonali o rivedere l'eventuale terapia presente.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
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Attivo dal 2006 al 2008
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Getile utente,
gli attacchi di panico ,possono manifestarsi anche di notte, così come lei li descrive,tenendo anche conto che ha " imparato" a controllarli di giorno.
Vanno comunque controllati gli ormoni tiroidei,e altri valori ormonali, eventualmente prsecritti dal ginecologo che l'aveva vista.Rifarei anche un ECG .
Indi ,di fronte ad una condizione clinica piu' ampia,credo debba decidere di affrontare le proprie ansie, con opportuna psicoterapia ed eventuale farmacoterapia
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio ancora per le ulteriori risposte.
Ci tenevo soltanto a precisare che, a parte questi episodi notturni di tachicardia, non presento assolutamente alcun altro sintomo, nè di giorno mi capita di stare o sentirmi male, anzi.
Volevo soltanto porvi un'ultima questione, in considerazione del fatto che ho notato un miglioramento del problema (risvegli e tachicardia molto meno intensi): se la cosa dovesse risolversi nel giro di qualche giorno, riterreste comunque opportuno effettuare gli esami da voi suggeritimi?
Grazie ancora, e complimenti vivissimi per questo sito, e per la disponibilità, rapidità e gentilezza con cui rispondete agli utenti.
[#7]
dopo
Attivo dal 2007 al 2014
Ex utente
Ho dimenticato di chiedervi una cosa: sto effettuando una dieta per perdere peso (prescritta dal dietologo), e sto anche praticando una moderata attività fisica (mezz'ora al giorno di camminata veloce e un quarto d'ora di cyclette): c'è qualche controindicazione al riguardo, visto quanto sopra detto, o posso continuare l'attività fisica senza problemi? Grazie ancora.
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11 2
Cara utente,
se la dieta che segue le è stata prescritta da un dietologo fidato, non vedo controindicazioni particolari, né tantomeno per quanto riguarda l'attività fisica, anzi!

Avendo letto le cose scritte da lei e le relative risposte dei colleghi, mi sento tuttavia di agiungermi a chi le ha consigliato di non sottovalutare il problema ("adesso che so che esistono attacchi di panico notturni, mi sento sicuramente più tranquilla in merito al mio problema").

E' vero che se si tratta di attacchi di panico lei non rischia di morire (perdonate l'eccesso!), ma è altrettanto vero che evidentemente il sintomo nasce da qualche parte, e ignorarlo potrebbe essere solo controproducente.

Quando la nostra psiche manda dei segnali, dobbiamo accorglierli, per quanto spesso questo possa sembrare difficile e si abbia la tendenza a focalizzarsi su altre questioni.

Si rivolga a uno specialista che possa affrontare insieme a lei il problema alla radice!

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#9]
Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile utente,
mi permetta di riassumere:
1. la prima volta Lei è 'guarita' non grazie all'accettazione ed alla comprensione, ma perchè in molti casi il disturbo ha carattere fasico, cioè va e viene da sè
2. le fitoterapie non servono a niente e non esiste alcuna indagine scientifica che ne dimostri l'efficacia nel disturbo di panico e nei disturbi psichiatrici in genere (qualche debole dato solo per l'iperico o gli estratti di gimko biloba)
3. bene avere interrotto la caffeina, che è una delle sostanze più 'panicogene'
4. le alterazioni del testosterone non sono coinvolte; anche la tiroide con tutta probabilità è a posto
5. non esiste 'problema alla radice': eviti di perdere mesi o anni alla ricerca di presunte 'origine psicologiche' di un disturbo della regolazione neurovegetativa che colpisce, a vari livelli di intensità, circa il 10% della popolazione

Con i miei migliori auguri
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

[#10]
Attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
mi "reinserisco" nella discussione per aggiungere che concordo in pieno con le puntualizzazioni effettuate dal collega Dr. Presta nel suo intervento.

Molti auguri
Giuseppe Ruffolo

www.psichiatria-online.it
[#11]
dopo
Attivo dal 2007 al 2014
Ex utente
Vi ringrazio per le ulteriori precisazioni.
Quando parlavo di accettazione e comprensione del problema, non intendevo dire che credo di avere sconfitto l'ansia e la predisposizione agli attacchi di panico. So che mi capiterà ancora di subire gli effetti dell'ansia, come dimostrano i recenti episodi notturni. Io stessa so di essere per natura un tipo ansioso.
Quello che cercavo di dire, è che ormai ho smesso di lottare, spaventarmi, o cercare di trovare per forza una ragione nascosta dietro a tutto questo, come ha scritto anche il Dottor Presta. Ho imparato ad accettarla come una parte di me che a volte emerge, per avvertirmi quando frenare un pochino, quando forse è il momento di provare a rilassarmi, e riflettere.
Non mi condiziona più la vita come all'inizio: è diventata, se così si può dire, una sfumatura del mio carattere, appena accennata, quel tanto che basta.
Ho capito che l'ansia è forse meglio sfruttarla e farsela alleata, piuttosto che combatterla.
Quello che mi premeva di capire era se i miei episodi di tachicardia notturni potessero essere collegati all'ansia, e quando ho poi scritto "adesso che so che esistono attacchi di panico notturni, mi sento sicuramente più tranquilla in merito al mio problema", non intendevo dire che ignorerò la cosa o non mi fermerò a riflettere sopra i motivi che possono averla causata. Volevo soltanto dire "meno male che non si tratta di un problema fisico più serio, ma di qualcosa che già conosco, e che quindi potrò affrontare con grande serenità e ottimismo, così come è sempre stato". Tutto qui.
Grazie ancora, in questo sito si respira davvero la passione di voi medici per il vostro lavoro, e tutto questo è meraviglioso.
[#12]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

ancora una volta sta sintetizzando una problematica solo da un punto di vista psichiatrico, che per quanto realistica comunque non consente di dare una esclusione certa delle patologie organiche che per essere escluse devono essere indagate in modo chiaro e preciso.
Se avessimo la facolta' di fare diagnosi via web avremmo un grande potere, siccome pero' le nostre sono solo indicazioni in merito alle nostre conoscenze mi permetto di insistere sulla mia valutazione.
Soprattutto perche' lei preferisce avere una diagnosi di 'panico notturno' piuttosto che quella di tiroidite, ad esempio (e' una patologia presa a caso, e' probabile che non l'abbia).
In ogni caso, il consiglio e' quello sicuramente di escludere le patologie organiche con gli esami strumentali, ma qualora, probabilmente, tali esami saranno negativi allora sara' il caso di introdurre una terapia psichiatrica efficace che non si basi su fitoterapia o altro.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#13]
dopo
Attivo dal 2007 al 2014
Ex utente
Ci tenevo a rassicurarla, Dottor Ruggiero: se vedessi che il problema non accenna a sparire, senza dubbio mi sottoporrei agli accertamenti del caso. Forse davo quasi per scontato che si trattasse di ansia perchè ho notato che, da quando ho eliminato la caffeina e ho cercato di rilassarmi un po', l'intensità degli attacchi è notevolmente diminuita. Anzi, ieri notte non mi sono svegliata affatto.
Le chiedo: è comunque il caso di effettuare gli esami di cui sopra, nonostante il miglioramento avvenuto?
Infine, per quanto riguarda la terapia psichiatrica che lei mi consiglia, le dico che in verità ho pensato più volte di intraprendere un percorso di questo tipo.
Non per combattere l'ansia o per eliminare le mie piccole manie, che ormai sento far parte di me in maniera leggera e non opprimente.
Ma per un discorso di crescita e chiarezza interiore che amerei molto affrontare, e che sicuramente mi farebbe soltanto che bene.
Il problema è che non posso proprio permettermi (economicamente parlando) una terapia di questo tipo, tutto qui, sembra banale, ma è la pura verità.
La ringrazio davvero per la premura dimostrata.
[#14]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

se e' passato molto tempo dall'ultima volta che ha effettuato gli esami oppure non li ha mai fatti, a mio avviso sarebbe utile farli comunque.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#15]
dopo
Attivo dal 2007 al 2014
Ex utente
Buongiorno, gentili Dottori.
Volevo comunicarvi che il mio medico, su mia richiesta, mi ha fatto effettuare innanzitutto degli esami del sangue generali, i cui risultati sono nella norma, tranne per i seguenti valori:
EMATOCRITO (38-48) = 37,6
ALANINA AMMINOTRANSFERASI (ALT/GPT) (9-36) = 48
TRIGLICERIDI (50-175) = 44
Se il medico lo riterrà necessario, effettuerò naturalmente i dovuti accertamenti.
Ci tenevo ad avere anche il vostro parere, tenendo in considerazione anche quanto di cui parlato sopra.
Per tracciare un quadro un pochino più completo, la mia situazione clinica è la seguente:
- Non assumo quasi mai medicine
- Non assumo mai alcool o droghe, ho smesso di fumare da 1 anno (
(fumavo comunque poco)
- Sono molto sovrappeso (circa 30 kg)
- Ho le ovaie policistiche
- Come già sapete, sono predisposta agli stati ansiosi e agli
attacchi di panico.
Ci tenevo a sapere cosa ne pensate, assicurandovi che in ogni caso chiederò un parere anche al mio medico.
Concludo dicendo che è da qualche giorno che non mi sveglio più con la tachicardia.
Grazie di nuovo.
Ansia

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