Il verso giusto mi deprimo
egr.dott. ho 42 anni e sofro di depressione,ansia e attacchi di panico da molti anni con alt i e bassi anche nei periodi in cui sto bene alcuni sintomi rimangono sempre,appena qualcosa non va x il verso giusto mi deprimo e mi viene il malumore .adesso curo da un anno il mio malessere con efexor ,mirtazapina e denipan ma non sto tanto bene ,adesso il mio problema principale e il lavoro nel senso e come se non mi piacesse più.al mattino non o ne voglia ne forza di al zarmi ma poi o un senso di colpa x non essere andato a lavoro e tutta la giornata sto male e a pensare la stessa cosa verso sera sto un po meglio e mi dico a me stesso che domani vado al lavoro convindo di farlo ma al mattino seguente si ripresenda lo sconforto ,la stanchezza e l'apatia .gentili dot.vorrei sapere se al mattino quando mi prende l'ancoscia .il malumore l'0astenia voglia di dormire ,mi devo sforzare ad alzarmi e spezzare questo circolo vizioso o pure non posso farci niente in quando la malattia me lo impedisce e mi devo rassegnare.vi prego datemi un parere.in atteso di una risposta cordiali saluti.
[#2]
Mi pare di capire che non si sia mai rivolto ad una psicoterapia per affrontare le sue problematiche. Problematiche che si sviluppano con sintomi fisici ma che credo che abbiano a che fare con la sfera sociale e relazionali.
Lei mi chiede se vivere alla sua vita come se fosse un pesante adempimento e quindi andare al lavoro come un condannato o lasciarsi andare dormendo e non vivendo.
Io credo nessuna delle due soluzioni sia buona.
Potrebbe iniziare a chiedersi se rivolgersi ad uno psicoterapeuta possa essere una buona soluzione. Anche se sospetto che chiedere aiuto per lei sia un impegno durissimo, poichè fantastica di farcela da solo.
Deve capire se può concedersi uno spazio di pensiero sulla sua vita di relazione.
In bocca al lupo
Dott. Marco Ventola
Lei mi chiede se vivere alla sua vita come se fosse un pesante adempimento e quindi andare al lavoro come un condannato o lasciarsi andare dormendo e non vivendo.
Io credo nessuna delle due soluzioni sia buona.
Potrebbe iniziare a chiedersi se rivolgersi ad uno psicoterapeuta possa essere una buona soluzione. Anche se sospetto che chiedere aiuto per lei sia un impegno durissimo, poichè fantastica di farcela da solo.
Deve capire se può concedersi uno spazio di pensiero sulla sua vita di relazione.
In bocca al lupo
Dott. Marco Ventola
[#3]
Condivido in parte l'opinione del mio collega, ritengo infatti che sicuramente il male minore sia quello di alzarsi e riprendere la sua vita lavorativa. Il suo senso del dovere la logora e la fa sentire in colpa e il suo malessere viene accentuato dal rimuginare a casa.
Tuttavia è possibile che abbia voglia di cambiare lavoro, alla sua età può capitare infatti di avere una crisi professionale accompagnata da ansia e depressione a prescindere da quanto possa apparire interessante il suo lavoro agli occhi degli altri.
In un momento come questo, come dice il mio collega, essere accompagnati e aiutati da uno psicoterapeuta può dare risultati migliori di chiudersi unicamente in una terapia farmacologica.
Tuttavia è possibile che abbia voglia di cambiare lavoro, alla sua età può capitare infatti di avere una crisi professionale accompagnata da ansia e depressione a prescindere da quanto possa apparire interessante il suo lavoro agli occhi degli altri.
In un momento come questo, come dice il mio collega, essere accompagnati e aiutati da uno psicoterapeuta può dare risultati migliori di chiudersi unicamente in una terapia farmacologica.
Dott. Enrico Vellani
Psicologo Clinico
vellanienrico@libero.it
http://vellanienrico.sitiwebs.com/
[#4]
caro signore,
innanzitutto vorrei che lei sapesse che le sue problematiche (mancanza di energia ed iniziativa e sensi di colpa, così come il fatto di stare peggio al marttino e meglio la sera) sono comuni nel disturbo depressivo.
è dimostrato che l'aasociazione di farmaci e psicoterapia danno buoni risultati nella risoluzione di questi disturbi. condivido pertanto il consiglio datole dai colleghi.
innanzitutto vorrei che lei sapesse che le sue problematiche (mancanza di energia ed iniziativa e sensi di colpa, così come il fatto di stare peggio al marttino e meglio la sera) sono comuni nel disturbo depressivo.
è dimostrato che l'aasociazione di farmaci e psicoterapia danno buoni risultati nella risoluzione di questi disturbi. condivido pertanto il consiglio datole dai colleghi.
Dr.ssa Silvia Graziani
gsilvia77@libero.it
[#5]
Gentile utente,
immagino quanto possa essere "faticoso" per lei iniziare la giornata. Ad ogni modo non si scoraggi!
Lo sconforto, la stanchezza e l'apatia che lei lamenta al mattino sono sintomi frequenti e comuni tra i pazienti che soffrono di depressione. Tuttavia, non si tratta di uno stato duraturo, questi sintomi pian piano scompariranno. Segua con precisione e costanza la terapia farmacologica prescrittale e prenda in considerazione così come suggerito dai colleghi in precedenza la possibilità di iniziare una psicoterapia per ottimizzare il trattamento del suo disturbo.
Un cordiale saluto
Annabella Di Giorgio
immagino quanto possa essere "faticoso" per lei iniziare la giornata. Ad ogni modo non si scoraggi!
Lo sconforto, la stanchezza e l'apatia che lei lamenta al mattino sono sintomi frequenti e comuni tra i pazienti che soffrono di depressione. Tuttavia, non si tratta di uno stato duraturo, questi sintomi pian piano scompariranno. Segua con precisione e costanza la terapia farmacologica prescrittale e prenda in considerazione così come suggerito dai colleghi in precedenza la possibilità di iniziare una psicoterapia per ottimizzare il trattamento del suo disturbo.
Un cordiale saluto
Annabella Di Giorgio
[#6]
Gentile utente,
concordo con i pareri espressi in precedenza.
Da come descrive la sua situazione, si trova invischiato in una specie di circolo vizioso, nel quale il malessere per il lavoro e poi il malessere per non essere andato al lavoro si auto-alimentano.
Dato il suo caso, le potrebbe essere utile ridefinire la sua terapia farmacologica con uno specialista psichiatra e ipotizzare un colloquio psicodiagnostico per valutare la presenza o meno di un episodio depressivo maggiore, piuttosto che di una lunga fase di distimia.
Rimanere inattivo in questa situazione rischia soltanto di cronicizzare i problemi.
Abbia fiducia in sè e in chi le potrebbe offrire un valido aiuto.
Cordialmente,
dr. Chiara Cimbro.
concordo con i pareri espressi in precedenza.
Da come descrive la sua situazione, si trova invischiato in una specie di circolo vizioso, nel quale il malessere per il lavoro e poi il malessere per non essere andato al lavoro si auto-alimentano.
Dato il suo caso, le potrebbe essere utile ridefinire la sua terapia farmacologica con uno specialista psichiatra e ipotizzare un colloquio psicodiagnostico per valutare la presenza o meno di un episodio depressivo maggiore, piuttosto che di una lunga fase di distimia.
Rimanere inattivo in questa situazione rischia soltanto di cronicizzare i problemi.
Abbia fiducia in sè e in chi le potrebbe offrire un valido aiuto.
Cordialmente,
dr. Chiara Cimbro.
Dott.ssa Chiara Cimbro
Psicologa Psicoterapeuta
[#7]
Gentile utente
concordo con le osservazioni dei colleghi. La terapia farmacologica è importante al pari della terapia psicoterapica. Non essendo una psichiatra non posso dirle se la sua terapia farmacologica è corretta.
Nella email non si capisce da chi attualmente è seguito.
Dal tunnel della depressione si esce...occorre però essere aiutati da specialisti competenti.
Con i migliori auguri
Dr.ssa Giuliana Apreda
concordo con le osservazioni dei colleghi. La terapia farmacologica è importante al pari della terapia psicoterapica. Non essendo una psichiatra non posso dirle se la sua terapia farmacologica è corretta.
Nella email non si capisce da chi attualmente è seguito.
Dal tunnel della depressione si esce...occorre però essere aiutati da specialisti competenti.
Con i migliori auguri
Dr.ssa Giuliana Apreda
d..sa Giuliana Apreda
psicolo psicoterapeuta
[#8]
Si rivolga ad uno psicoterapeuta, o medico, o psicologo, perché la terapia farmacologica è giusta.
Se sente che i farmaci danno effetti collaterali, rifaccia una visita psichiatrica per modificare la cura che attualmente fa. Penserà lo psichiatra a trovare farmaci sostitutivi.
Occorre anche che ci metta un po' di buona volontà e faccia un minimo sforzo, da parte sua.
Ricordi che la guarigione o i miglioramenti notevoli che cambiano la vita in positivo, sono dovuti a risorse proprie che vengono attivate da esperienze di vita, quali la psicoterapia, ma anche dall'amore, o dalla tenacia ( che è una dura volontà a lungo termine). Anche un'esperienza mistica può favorire una svolta.
Stia attento a quello che mangia e allo stile di vita.
Staremo a vedere come va a finire, ma si metta subito in contatto con un paio di psicoterapeuti e scelga quello che ritiene più vicino al suo carattere e alle sue aspettative. Non tralasci una psicoterapeuta donna.
Cordialmente e tanti auguri.
Non tralasci il lavoro.
Se sente che i farmaci danno effetti collaterali, rifaccia una visita psichiatrica per modificare la cura che attualmente fa. Penserà lo psichiatra a trovare farmaci sostitutivi.
Occorre anche che ci metta un po' di buona volontà e faccia un minimo sforzo, da parte sua.
Ricordi che la guarigione o i miglioramenti notevoli che cambiano la vita in positivo, sono dovuti a risorse proprie che vengono attivate da esperienze di vita, quali la psicoterapia, ma anche dall'amore, o dalla tenacia ( che è una dura volontà a lungo termine). Anche un'esperienza mistica può favorire una svolta.
Stia attento a quello che mangia e allo stile di vita.
Staremo a vedere come va a finire, ma si metta subito in contatto con un paio di psicoterapeuti e scelga quello che ritiene più vicino al suo carattere e alle sue aspettative. Non tralasci una psicoterapeuta donna.
Cordialmente e tanti auguri.
Non tralasci il lavoro.
[#10]
caro signore, la risposta sarebbe sì, se pensa di farcela. ma la vitalità, l'energia e soprattutto la piacevolezza nel vivere fatica a trovarle se soffre di depressione. ecco perchè le stiamo consigliando una terapia che le sia di sostegno in questa svolta.
[#12]
A Caserta no, ma Lei può chiedere all'Ordine degli Piscologi della Regione che dovrebbe stare a Napoli, potranno segnalarle degli psicologi esperti in depressione.
Alla peggiore delle ipotesi cerchi nelle pagine gialle, ma non si soffermi sul primo indicato. Faccia un paio di sedute di prova con almeno un paio di psicoterapeuti.
Poi deciderà.
Si ricordi che la psicoterapia è un modo di vivere e di rivivere stadi dell'infanzia e dell'adolescenza. Perché credo che il problema nasca da quell'età.
Comunque Lei non dice se è sposato, se ha figli, che lavoro fa. Cosa le piace: la musica, il cinema, la televisione, il PC, qual è il suo lavoro.
Son tutte cose che poi andranno dette allo psicoterapeuta.
Ci provi e si faccia risentire. Ancora tanti auguri.
Dr. A. V.
Alla peggiore delle ipotesi cerchi nelle pagine gialle, ma non si soffermi sul primo indicato. Faccia un paio di sedute di prova con almeno un paio di psicoterapeuti.
Poi deciderà.
Si ricordi che la psicoterapia è un modo di vivere e di rivivere stadi dell'infanzia e dell'adolescenza. Perché credo che il problema nasca da quell'età.
Comunque Lei non dice se è sposato, se ha figli, che lavoro fa. Cosa le piace: la musica, il cinema, la televisione, il PC, qual è il suo lavoro.
Son tutte cose che poi andranno dette allo psicoterapeuta.
Ci provi e si faccia risentire. Ancora tanti auguri.
Dr. A. V.
[#14]
Animo amico. Hai una famiglia e tre splendidi figli.
Alzati e cammina.
Fatti aiutare da qualcuno, ma devi metterci tutta la volontà e l'energia che hai e che si stanno perdendo o nascondendo in angoli bui della tua malinconia.
Devi reagire e devi farcela.
Sono sicuro che riuscirai ad uscire dal tunnel e a rivedere la luce, a cogliere ancora l'armonia delle cose, a godere della bellezza di vivere.
Ancora cari auguri, amico.
Dr. V.
Alzati e cammina.
Fatti aiutare da qualcuno, ma devi metterci tutta la volontà e l'energia che hai e che si stanno perdendo o nascondendo in angoli bui della tua malinconia.
Devi reagire e devi farcela.
Sono sicuro che riuscirai ad uscire dal tunnel e a rivedere la luce, a cogliere ancora l'armonia delle cose, a godere della bellezza di vivere.
Ancora cari auguri, amico.
Dr. V.
[#17]
Gentile Utente,
Lei sostiene di essere già sotto terapia farmacologica ma di sentirsi ancora svogliato e con importanti difficoltà ad iniziare la giornata, con tono dell'umore deflesso e forte ansia; probabilmente dovrebbe parlare con lo psichiatra che la segue e rivedere la terapia. Questa infatti dovrebbe garantirle un buon grado di remissione dei sintomi.
D'altra parte chiederei anche una consulenza psicologica attraverso la quale comprendere quali possono essere gli spazi di intervento, infatti la associazione tra farmaco e psicoterapia garantisce, in genere, i migliori risultati.
Cordialmente
Dr. Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Lei sostiene di essere già sotto terapia farmacologica ma di sentirsi ancora svogliato e con importanti difficoltà ad iniziare la giornata, con tono dell'umore deflesso e forte ansia; probabilmente dovrebbe parlare con lo psichiatra che la segue e rivedere la terapia. Questa infatti dovrebbe garantirle un buon grado di remissione dei sintomi.
D'altra parte chiederei anche una consulenza psicologica attraverso la quale comprendere quali possono essere gli spazi di intervento, infatti la associazione tra farmaco e psicoterapia garantisce, in genere, i migliori risultati.
Cordialmente
Dr. Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#18]
Gentile Utente,
è chiaro che in una situazione quale quella da lei descritta ove si evince la presenza di un umore molto deflesso il consiglio "alzati e cammina!" non credo serva molto. La caratteristica di un disturbo dell'umore è proprio quella di non "sentire" più lo stimolo ad alzarsi e continuare. Ma proprio per questo lei non deve fidarsi di quello che "sente", ma deve fidarsi dei consigli di chi la sta curando
Detto questo mi associo a quanto espresso dalla Collega Sussarellu: forse la terapia andrà riveduta se ad oggi non le permette di avere una buona qualità di vita. E l'associazione con un lavoro psicoterapeutico mi sembra essenziale
Spero lei riesca a trovare la serenità
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
è chiaro che in una situazione quale quella da lei descritta ove si evince la presenza di un umore molto deflesso il consiglio "alzati e cammina!" non credo serva molto. La caratteristica di un disturbo dell'umore è proprio quella di non "sentire" più lo stimolo ad alzarsi e continuare. Ma proprio per questo lei non deve fidarsi di quello che "sente", ma deve fidarsi dei consigli di chi la sta curando
Detto questo mi associo a quanto espresso dalla Collega Sussarellu: forse la terapia andrà riveduta se ad oggi non le permette di avere una buona qualità di vita. E l'associazione con un lavoro psicoterapeutico mi sembra essenziale
Spero lei riesca a trovare la serenità
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 8.8k visite dal 20/09/2007.
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