Lesioni cuffia rotatori: guarite o meno visibili? Dolore a 3 mesi post-trauma.
Buongiorno,
In data 25/08 ho avuto in incidente stradale, conseguenza politrauma
Alcuni problemi sono stati risolti altri meno, il 23/09 ho fatto un' ETG: distensione della capsula articolare acromion- claveare che appare ipoecogena in quadro flogistico.
Ispessimento ed ipoecogenicità ecostrutturale del tendine sovraspinato e sottoscapolare in quadro edemigeno, con al terzo medio area di lesione delle proprio fibre in esiti traumatico recenti, di circa 7x2 a carico del sottoscapolare e 11x2 a carico del sovraspinato.
Minima distensione della borsa SAD.
In data 28/11 dunque a distanza di due mesi ho fatto una RM dove in conclusione refertano: minima area di ipersegnale STIR di tipo edema-like della spongiosa ossea a livello del trochite omeralein verisimili esiti contusivo, non lesioni della cuffia dei rotatori.
Ora con questi due referti vorrei capire: le lesioni ai tendini sono guarite?
Sono meno visibili in quanto un esame statico a differenza dell'ETG?
Perché io sento ancora a distanza di 3 mesi dall'incidente dolore?
è migliorato a differenza di qualche tempo fa ma ancora mi da fitte soprattutto la notte, quando sollevo una bottiglia, il coperchio di una pentola, quando porto il braccio dietro la schiena, quando lavo i pavimenti oppure quando prendo un oggetto dall'alto, oppure ancora se metto peso sul braccio come per alzarmi, insomma quando supero i 90gradi o faccio forza, nonostante abbia fatto 25 sedute di fisioterapia, non eseguite esattamente come ha detto l'ortopedico però purtroppo, un infiltrazione di cortisone acido ialuronico e labocaina, senza contare terapia farmacologica che va avanti da 3 settembre
In data 25/08 ho avuto in incidente stradale, conseguenza politrauma
Alcuni problemi sono stati risolti altri meno, il 23/09 ho fatto un' ETG: distensione della capsula articolare acromion- claveare che appare ipoecogena in quadro flogistico.
Ispessimento ed ipoecogenicità ecostrutturale del tendine sovraspinato e sottoscapolare in quadro edemigeno, con al terzo medio area di lesione delle proprio fibre in esiti traumatico recenti, di circa 7x2 a carico del sottoscapolare e 11x2 a carico del sovraspinato.
Minima distensione della borsa SAD.
In data 28/11 dunque a distanza di due mesi ho fatto una RM dove in conclusione refertano: minima area di ipersegnale STIR di tipo edema-like della spongiosa ossea a livello del trochite omeralein verisimili esiti contusivo, non lesioni della cuffia dei rotatori.
Ora con questi due referti vorrei capire: le lesioni ai tendini sono guarite?
Sono meno visibili in quanto un esame statico a differenza dell'ETG?
Perché io sento ancora a distanza di 3 mesi dall'incidente dolore?
è migliorato a differenza di qualche tempo fa ma ancora mi da fitte soprattutto la notte, quando sollevo una bottiglia, il coperchio di una pentola, quando porto il braccio dietro la schiena, quando lavo i pavimenti oppure quando prendo un oggetto dall'alto, oppure ancora se metto peso sul braccio come per alzarmi, insomma quando supero i 90gradi o faccio forza, nonostante abbia fatto 25 sedute di fisioterapia, non eseguite esattamente come ha detto l'ortopedico però purtroppo, un infiltrazione di cortisone acido ialuronico e labocaina, senza contare terapia farmacologica che va avanti da 3 settembre
Partiamo dal presupposto che purtroppo, o per fortuna, nel prezzo delle apparecchiature diagnostiche non è compreso lo Specialista in Diagnostica per Immagini...
Tendenzialmente, seguendo l'anamnesi da lei descritta (ossia la storia clinica e la sintomatologia pregressa ed attuale), c'è un evento trumatico (Agosto) e dei successivi accertamenti prima ecografico (Settembre) e poi RM (Novembre).
Ritengo che ciò che è stato descritto nel referto dell'ecografia possa essere un risentimento distrattivo dei tendini della cuffia dei rotatori, ovvero una tendinosi riacutizzata da trauma, piuttosto che una lesione vera e propria, ossia una soluzione di continuo della struttura tendinea; da considerare che molto probabilmente esisteva già, antecedente al trauma, un tendinosi (flogosi cronica) del sovraspinato e del subscapolare.
La RM conferma che non esistono lesioni delle componenti la cuffia dei rotatori, e come ho già scritto, per lesioni si intendono soluzioni di continuo. Il che non esclude la esistenza di una tendinosi (senza poter esaminare le immagini è impossibile esprimere un parere attendibile!).
Meno chiara l'attribuzione della componente edemigena intraspongiosa riscontrata all'esame RM a carico del trochite omerale: se si fosse trattato di una banale contusione ossea traumatica, verosimilmente dopo 2 mesi non se ne avrebbe più avuto traccia; molto probabile invece che rientri nella suddetta tendinopatia, e quindi sia da attribuire a condizione di entesopatia inserzionale del sovraspinato con fenomeni di algodistrofia. Meno probabile, ma non del tutto escludibile, che non ci si trovi di fronte ad una algodistrofia o contusione ossea, ma ad una vera e propria frattura occulta del trochite: vale quanto già detto, senza poter visionare le immagini è impossibile esprimere un sicuro parere diagnostico.
E' molto verosimile che l'alterazione della articolazione acromion-claveare determini una situazione di impingement dello spazio di scorrimento sottostante, causa delle tendinosi di cui prima abbiamo parlato, e pertanto della sintomatologia riferita.
Un'ultima annotazione: la terapia fisica (fisioterapia) per la cuffia dei rotatori per avere una efficacia reale e definitiva dovrebbe essere seguita per non meno di 4-6 mesi, con almeno 2-3 sedute settimanali.
L'incremento notturno della sintomatologia fa supporre l'esistenza di una flogosi della sinovia (sinovite), che si accentua proprio durante il riposo. Così come la irradiazione dolorosa anteriore, che è quasi sempre dovuta ad una tenosinovite del bicipite brachiale.
Ribadisco ancora una volta che non è possibile esprimere un attendibile parere diagnostico senza visionare accuratamente le immagini degli esami effettuati.
Tendenzialmente, seguendo l'anamnesi da lei descritta (ossia la storia clinica e la sintomatologia pregressa ed attuale), c'è un evento trumatico (Agosto) e dei successivi accertamenti prima ecografico (Settembre) e poi RM (Novembre).
Ritengo che ciò che è stato descritto nel referto dell'ecografia possa essere un risentimento distrattivo dei tendini della cuffia dei rotatori, ovvero una tendinosi riacutizzata da trauma, piuttosto che una lesione vera e propria, ossia una soluzione di continuo della struttura tendinea; da considerare che molto probabilmente esisteva già, antecedente al trauma, un tendinosi (flogosi cronica) del sovraspinato e del subscapolare.
La RM conferma che non esistono lesioni delle componenti la cuffia dei rotatori, e come ho già scritto, per lesioni si intendono soluzioni di continuo. Il che non esclude la esistenza di una tendinosi (senza poter esaminare le immagini è impossibile esprimere un parere attendibile!).
Meno chiara l'attribuzione della componente edemigena intraspongiosa riscontrata all'esame RM a carico del trochite omerale: se si fosse trattato di una banale contusione ossea traumatica, verosimilmente dopo 2 mesi non se ne avrebbe più avuto traccia; molto probabile invece che rientri nella suddetta tendinopatia, e quindi sia da attribuire a condizione di entesopatia inserzionale del sovraspinato con fenomeni di algodistrofia. Meno probabile, ma non del tutto escludibile, che non ci si trovi di fronte ad una algodistrofia o contusione ossea, ma ad una vera e propria frattura occulta del trochite: vale quanto già detto, senza poter visionare le immagini è impossibile esprimere un sicuro parere diagnostico.
E' molto verosimile che l'alterazione della articolazione acromion-claveare determini una situazione di impingement dello spazio di scorrimento sottostante, causa delle tendinosi di cui prima abbiamo parlato, e pertanto della sintomatologia riferita.
Un'ultima annotazione: la terapia fisica (fisioterapia) per la cuffia dei rotatori per avere una efficacia reale e definitiva dovrebbe essere seguita per non meno di 4-6 mesi, con almeno 2-3 sedute settimanali.
L'incremento notturno della sintomatologia fa supporre l'esistenza di una flogosi della sinovia (sinovite), che si accentua proprio durante il riposo. Così come la irradiazione dolorosa anteriore, che è quasi sempre dovuta ad una tenosinovite del bicipite brachiale.
Ribadisco ancora una volta che non è possibile esprimere un attendibile parere diagnostico senza visionare accuratamente le immagini degli esami effettuati.
Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3 visite dal 05/12/2025.
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