Formazione ipo-anecogena

Buongiorno,
qualche giorno fa ho eseguito una ecografia della cute e dei tessuti molli per una sospetta ernia inguinale destra (una sinistra mi è stata accertata pochi mesi fa).
Il medico che ha eseguito l'ecografia mi è sembrato molto, confuso. Prima mi ha detto che forse sì, c'erano delle erniette, ma piccole. Poi ha detto che forse no, non erano ernie, o magari sì? Mi ha chiesto se sono stata già sottoposta ad appendictomia ed infine ha detto che a causarmi dolore sono i linfonodi ingrossati (...) infine ha detto che è una semplice pubalgia.
Terminata la visita, un po' allarmata per la questione linfonodi ho chiesto chiarimenti in merito e lui mi ha risposto che questi sono ingrossati per via della pubalgia.
Nel referto si legge: "in sede inguinale destra si osserva formazione ipo-anecogena di circa 3 cm, non vascolarizzata al colordoppler, da riferire a formazione di tipo infiammatorio. In questa sede si osservano alcuni linfonodi del diametro di 13 - 14 mm".
Mostrati i risultati dell'eco al mio medico di base, questi dopo aver letto, con aria perplessa ha chiesto (a me!!?) "e questo che vuol dire? non si capisce nulla". Davanti al mio smarrimento si è fatto raccontare cosa lui mi avesse detto e spiegato tutto stava liquidando la cosa così. Quando gli ho chiesto se davanti a una infiammazione non fosse il caso di intervenire con una terapia antinfiammatoria, mi ha risposto di prendere della tachipirina...
Niente affatto convinta ho inviato il referto al mio ex medico di base, che è anche radiologo, e questi ha sentenziato che "ci sono delle palesi contraddizioni in questo referto. non vuol dire nulla".
Inutile dire che il mio smarrimento aumenta. Il referto così come l'ho posto, ha senso? Se sì, cosa significa?
Di fatto finora nessuno mi ha detto se è il caso di fare ulteriori accertamenti, ripetere l'eco, fare una terapia.
Non so che fare.
Grazie mille.
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Dr. Rodolfo Lanocita Radiologo interventista, Radiologo 343 14 5
Gentile Utente,

in base al suo racconto non credo di poterla aiutare a trarre delle conclusioni. IL mio suggerimento è quello di chiedere un secondo parere ecografico....magari in un centro differente.

Ci faccia sapere.
Cordialità,

Dr. Rodolfo Lanocita, Fondazione Istituto Nazionale Tumori - Milano