Risonanza magnetica ipofisi con contrasto

Mia figlia, nata nel 1994 di 52kg, 1m63, deve fare una risonanza magnetica con contrasto per controllare l'ipofisi. Il "gadovist" (in Francia) è la sostanza per permettere il contrasto che deve assumere. Mia figlia ha fatto 2 analisi del sangue per verificare l'azotemia e la creatinina. I risultati sono nelle norme per quanto riguarda l'UREA (technique enzymatique: uréase (in francese) 0,20 g/l (VR:0.15 a 0,45); 3,3 mmol/l (VR:2,5 a 7,5).
Per quanto riguanda i valori della creatinina (tecnique colorimétrique Jaffré) sono più bassi della norma, cioè 5,9 (VR:6,0 a 13,0) et 52 µmol/l (VR:53 a 132).

1) Con questi risultati, mia figlia corre un pericolo ad assumere il gadovist (credo che sia il gadolinio in Italia)?
2) Che significano questi risultati?

(Il medico ha prescritto a mia figlia una risonanza magnetica per l'ipofisi perché nelle analisi precedenti è risultato che la ferritina è molto bassa e la prolattina molto alta)

Grazie per la vostra risposta.
PS Residiamo in Francia
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Dr. Luigi Pasqualetto Radiologo, Neuroradiologo, Medico estetico, Algologo 81 6
In Italia la sostanza è il gadolinio come ha ben detto. I risultati ematochimici non mostrano alterazioni della funzionalità renale e quindi non ci sono controindicazioni da questo punto di vista per l'iniezione del mezzo di contrasto. Il pericolo che si corre, in genere, può essere legato ad una reazione allergica o idiosincrasica non sempre, o forse quasi mai, preventivabile con certezza. Di solito, assicurati del fatto che il paziente non è allergico, che ha una conservata funzionalità renale, in assenza di problemi cardiaci o respiratori, non c'è alcuna controindicazione all'uso del mezzo di contrasto. Ribadisco il pericolo generico, anche se basso, di reazione allergica o idiosincrasica. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dr. Luigi PASQUALETTO