Displasia fibrosocistica omero
Salve,volevo chiedere una delucidazione veloce:
nel marzo del 2010 mi è stata riscontrata per caso tramite un Rx alla spalla, una displasia fibrosocistica all'omero sinistro ( si evidenzia rimaneggiamento della struttura ossea di circa 10cm al terzo medio della diafisi omerale a prevalente componente osteosclerotica con areole di ipertrasparenza riferibile a lesione displasica fibrosocistica).
Feci anche un'ecografia alla spalla ed oltre ad un entesopatia del tendine del sovraspinoso mi riscontrarono una minima reazione periostale in corrispondenza della lesione all'omero.
Poi indagai la cosa con una RMN ( lesione della diafisi omerale di circa 10cm con aree ipointense in T1 e T2, di natura osteoclerotica,amorfe con nucleo a matrice condrale da alterazioni displasiche e impronta fibrosa).
Nel 2012 ricontrollai il tutto e il quadro non cambiò; identica cosa qualche giorno fa(2014) e mi dice che la lesione è immodificata nei confronti degli ultimi controlli.
Nel 2010 andai da un ortopedico che mi disse di tenere sotto controllo la lesione e con tanta fretta mi liquidò.
Ora le chiedo gentilmente se questo tipo di lesioni vadano solamente controllate tramite Rx una tantum o occorre fare altro?? considerando che non ho sintomi.
La ringrazio anticipatamente per il tempo concesso
nel marzo del 2010 mi è stata riscontrata per caso tramite un Rx alla spalla, una displasia fibrosocistica all'omero sinistro ( si evidenzia rimaneggiamento della struttura ossea di circa 10cm al terzo medio della diafisi omerale a prevalente componente osteosclerotica con areole di ipertrasparenza riferibile a lesione displasica fibrosocistica).
Feci anche un'ecografia alla spalla ed oltre ad un entesopatia del tendine del sovraspinoso mi riscontrarono una minima reazione periostale in corrispondenza della lesione all'omero.
Poi indagai la cosa con una RMN ( lesione della diafisi omerale di circa 10cm con aree ipointense in T1 e T2, di natura osteoclerotica,amorfe con nucleo a matrice condrale da alterazioni displasiche e impronta fibrosa).
Nel 2012 ricontrollai il tutto e il quadro non cambiò; identica cosa qualche giorno fa(2014) e mi dice che la lesione è immodificata nei confronti degli ultimi controlli.
Nel 2010 andai da un ortopedico che mi disse di tenere sotto controllo la lesione e con tanta fretta mi liquidò.
Ora le chiedo gentilmente se questo tipo di lesioni vadano solamente controllate tramite Rx una tantum o occorre fare altro?? considerando che non ho sintomi.
La ringrazio anticipatamente per il tempo concesso
[#1]
Gentile Utente,
dando per scontato che la diagnosi sia quella da Lei riportata (mancata possibilità di valutare direttamente le immagini), sarebbe auspicabile che consultasse degli specialisti che abbiano particolare competenza relativamente a questa alterazione del tessuto osseo. Ciò perchè sarebbe utile verificare se il coinvolgimento riguarda solo l'omero o se invece altri segmenti scheletrici possano essere coinvolti in maniera asintomatica.
La displasia ossea fibrosa può decorrere asintomatica (come pare nel Suo caso), ma può associarsi ad altre alterazioni della sfera ormonale ad esempio.
In genere un segmento osseo interessato da questa anomalia potrebbe essere meno resistente del normale ed essere esposto pertanto al rischio di fratture "spontanee". Dipende dall'estensione dell'alterazione. Lei parla di una alterazione di 10 cm che coinvolge la diafisi omerale.
Un dato positivo è rappresentato dalla stabilità nel tempo della lesione studiata mediante esame RM.
Se l'Ortopedico, dopo un attento esame ed inquadramento della Sua condizione, lo ritenesse sufficiente, anche controlli radiografici nel tempo potrebbero bastare per monitorare la lesione, a patto che rimanga asintomatica e che non si associ a dolore, fratture, deformità...
Il "fare altro" come Lei dice è una decisione che deve prendere l'Ortopedico sulla scorta di diversi dati clinici.
Stia tuttavia sereno...
Le rinnovo con serenità il consiglio di consultare senza apprensione un Ortopedico con particolare competenza in questa patologia, al fine di definire un bilancio completo della Sua condizione peraltro, come da Lei riferito, asintomatica.
Sperando di non averLa tediata nè, soprattutto, messa in apprensione Le rivolgo un cordiale saluto.
dando per scontato che la diagnosi sia quella da Lei riportata (mancata possibilità di valutare direttamente le immagini), sarebbe auspicabile che consultasse degli specialisti che abbiano particolare competenza relativamente a questa alterazione del tessuto osseo. Ciò perchè sarebbe utile verificare se il coinvolgimento riguarda solo l'omero o se invece altri segmenti scheletrici possano essere coinvolti in maniera asintomatica.
La displasia ossea fibrosa può decorrere asintomatica (come pare nel Suo caso), ma può associarsi ad altre alterazioni della sfera ormonale ad esempio.
In genere un segmento osseo interessato da questa anomalia potrebbe essere meno resistente del normale ed essere esposto pertanto al rischio di fratture "spontanee". Dipende dall'estensione dell'alterazione. Lei parla di una alterazione di 10 cm che coinvolge la diafisi omerale.
Un dato positivo è rappresentato dalla stabilità nel tempo della lesione studiata mediante esame RM.
Se l'Ortopedico, dopo un attento esame ed inquadramento della Sua condizione, lo ritenesse sufficiente, anche controlli radiografici nel tempo potrebbero bastare per monitorare la lesione, a patto che rimanga asintomatica e che non si associ a dolore, fratture, deformità...
Il "fare altro" come Lei dice è una decisione che deve prendere l'Ortopedico sulla scorta di diversi dati clinici.
Stia tuttavia sereno...
Le rinnovo con serenità il consiglio di consultare senza apprensione un Ortopedico con particolare competenza in questa patologia, al fine di definire un bilancio completo della Sua condizione peraltro, come da Lei riferito, asintomatica.
Sperando di non averLa tediata nè, soprattutto, messa in apprensione Le rivolgo un cordiale saluto.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
[#2]
Utente
Intanto la ringrazio per la risposta molto dettagliata e veloce;
forse mi ero spiegato male, nel 2010 svolsi un RM, in questi anni invece come monitoraggio ho sempre "usato" la radiografia all'omero... e comunque il risultato non cambia.
Consulterò senza tanta preoccupazione un altro ortopedico, ma volevo chiederle due ultime cose:
-quando lei dice alterazioni della sfera ormonale....cosa intende??
-la reazione periostale riscontrata con l'ecografia è una cosa normale in questi casi?
Grazie mille
forse mi ero spiegato male, nel 2010 svolsi un RM, in questi anni invece come monitoraggio ho sempre "usato" la radiografia all'omero... e comunque il risultato non cambia.
Consulterò senza tanta preoccupazione un altro ortopedico, ma volevo chiederle due ultime cose:
-quando lei dice alterazioni della sfera ormonale....cosa intende??
-la reazione periostale riscontrata con l'ecografia è una cosa normale in questi casi?
Grazie mille
[#3]
La displasia fibrosa può associarsi ad esempio ad alterazioni della funzione tiroidea, a titolo di esempio.
Nella displasia fibrosa può rilevarsi un assottigliamento della corticale ossea associata a slargamento dell'osso nella zona della lesione con fine irregolarità della corticale interna (endostio). La lesione tende ad essere comunque ben definita dal punto di vista dei confini.
La reazione periostale (a carico della corticale esterna) non viene descritta come tipica della displasia fibrosa, ma la sua reale presenza andrebbe verificata in maniera più attendibile sulle radiografie o con la TAC (studio dell'osso) piuttosto che con l'ecografia (più adeguata per le parti molli).
Se l'ortopedico lo ritenesse opportuno andrebbe verificata la presenza di altre lesioni simili nello scheletro, poichè come le dicevo esiste questa possibilità.
Cordialità.
Nella displasia fibrosa può rilevarsi un assottigliamento della corticale ossea associata a slargamento dell'osso nella zona della lesione con fine irregolarità della corticale interna (endostio). La lesione tende ad essere comunque ben definita dal punto di vista dei confini.
La reazione periostale (a carico della corticale esterna) non viene descritta come tipica della displasia fibrosa, ma la sua reale presenza andrebbe verificata in maniera più attendibile sulle radiografie o con la TAC (studio dell'osso) piuttosto che con l'ecografia (più adeguata per le parti molli).
Se l'ortopedico lo ritenesse opportuno andrebbe verificata la presenza di altre lesioni simili nello scheletro, poichè come le dicevo esiste questa possibilità.
Cordialità.
[#4]
Utente
Grazie mille, ora con calma prenoterò una visita ortopedica e chiarirò meglio la situazione...con queste delucidazioni perfette mi ha anche reso abbastanza tranquillo in quanto le radiografie fatte in questi anni non hanno riscontrato mutamenti e non hanno scovato queste reazioni periostali di cui parlava l'ecografia.
Buona giornata
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 15/10/2014.
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