Tumore colon retto e metastasi cerebrali

Buongiorno,
vorrei chiedere qualcosa in merito al caso di mia madre, operata al retto 1 anno e mezzo fa, poi sottoposta a chemio-terapia per 6 mesi+6mesi (folfiri e folfox) fino a marzo scorso per la presenza di due piccole metastasi al fegato, per le quali si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento di ablazione con micro-onde (cosa non avvenuta). Andava tutto bene, quando improvvisamente le si è distorto l'occhio e si è chiusa la palpebra. Prima RM cerebrale negativa, la seconda RM cerebrale ha evidenziato un accrescimento tissutale in regione sellare parasellare.. Allora siamo andati a Milano per fare la Gamma Knife, frazionata in 3 giorni per non mettere a rischio la vista e l'occhio.
Io ero contenta e fiduciosa di questa terapia; mi hanno detto, però, in maniera piuttosto generica, che è una terapia non risolutiva, che non si sa se il mal di testa lancinante passerà, se l'occhio si riaprirà..
Scusate la stanchezza con la quale scrivo, vi chiedo gentilmente un'illuminazione su questa gamma knife. Il mal di testa per ora è passato, l'occhio, a distanza di 2 settimane dalla terapia, non si è riaperto (da quando si è chiuso alla terapia sono passati poco più di 2 mesi) e per di più, a partire da una settimana prima della gamma knife, mia madre è completamente cambiata: disorientamento, confusione, difficoltà di deambulazione (fa passettini da formica e il più delle volte cade se è da sola), non sa dove fare la pipì..
Capisco da sola la gravità, ma so anche che gli esiti della gamma knife, come i neurochirurghi hanno detto, si vedranno entro 3 mesi.
Cosa dobbiamo fare nel frattempo? Ci sentiamo un po' abbandonati anche dall'oncologo.
Che fare? Tornare da lui immediatamente o aspettare che mamma si riprenda un po'?
Non riesco a capire se aspettarmi o meno qualche miglioramento: passeranno questo stato di debolezza o la confusione per effetto della gamma knife? Insomma si guarisce da 1 sola lesione cerebrale? perchè si tratta di 1 sola lesione. Nel frattempo (15 giorni) potrebbero essersene formate altre che spigherebbero questi ulteriori sintomi, visto che prima invece si trattava solo di occhio chiuso e mal di testa, ma almeno camminava bene ed era lucida?

Chiedo scusa se sono stata prolissa.
Grazie in anticipo per una risposta.
Michela
[#1]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
La Gammaknife è una metodica di alta precisione utilizzata per focali lesioni cerebrali o del distretto cervico-facciale. E' un trattamento sostitutivo, in termini di efficacia, di una resezione chirurgica, rispetto alla quale è minimamente invasiva (solo l'avvitamento del casco stereotassico rappresenta la fase invasiva).
La sede di queste metastasi però è spesso molto subdola. La sede intrasellare, nel vostro caso, è molto vicina alle vie ottiche e al chiasma, sede di passaggio di quest'ultime. Inoltre gli effetti di questo trattamento non sono immediati: spesso subentrano complicanze come l'edema peritumorale post-trattamento che può paradossalmente comprimere ancora di più i nervi e causare una sintomatologia, talora difficile da gestire. Si rivolga ai radioterapisti/neurochirughi che la seguono e l'hanno curata: forse è necessario modificare la terapia cortisonica in atto.

Ci tenga pure aggiornati, se lo desidera.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
grazie della risposta.
Avevo temuto che potesse trattarsi di altre metastasi cerebrali, invece leggo e apprendo dell’edema peritumorale post trattamento.
È grave? È reversibile? Lei dice “talora è difficile da gestire”.
Proprio oggi mia madre ha smesso completamente di camminare ed ha tremori forti: abbiamo chiamato il 118, ma non sono stati in grado di far niente, dicendo solo che “quando si tratta di metastasi cerebrali..”. Io, invece, non credo sia così, mi sono convinta, grazie anche alla Sua risposta, che si tratti di edema cerebrale post gammaknife e che, in quanto tale, possa essere curato. I radioterapisti/radiochirurghi ci avevano prescritto di sospendere gradualmente la Soldesam ( da 8+8mg a 4+4mg fino a sospenderla totalmente) e noi lo abbiamo fatto, ora, invece, hanno rettificato, dicendo di aumentarla. In più io ho letto in giro su internet di “alte dosi” da somministrare per guarire (si può guarire?) dall’infiammazione in pochi giorni. Come si quantifica un’alta dose? Ed ho letto anche di glicerolo e mannitolo. Ma i medici che ci seguono non ne hanno parlato.
Lei che ne pensa? Noi provvederemo da stasera ad aumentare bruscamente di nuovo fino ad 8mg per 2 volte al giorno la dose di cortisone ed attendiamo i benefici risultati. O si può somministrare una dose più alta?

Infine Le chiedo: che significa che la sede di questa metastasi è molto subdola nel nostro caso? Che l’occhio non si aprirà più? Che il trattamento possa non essere efficace nella distruzione delle cellule tumorali? O che, data la posizione, è più facile che si formi l’edema che si è formato?


Grazie di nuovo.
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