Palexia in paziente oncologica
Buonasera, mia mamma è una paziente di 68 anni in cura per adenocarcinoma polmonare, diabete, ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia.
Da quando ha fatto chemio/radioterapia e successiva immunoterapia, ha sviluppato dolore neuropatico e polimialgia che non si sono più risolte.
Al momento ha smesso con questi trattamenti, in quanto assume lumykras (sotorasib) per via orale.
Tuttavia, il dolore persiste e come terapia assume 10 mg cortisone e 1-2 bustine di paracetamolo da 1000 al giorno per riuscire a "funzionare".
Le sue oncologhe hanno suggerito di provare ad utilizzare palexia al posto del paracetamolo.
Ha preso una compressa da 50 mg ieri sera, e oggi ha lamentato sonnolenza, intontimento, e sensazione di tristezza/depressione.
È possibile che dopo una sola compressa ci sia un tale effetto?
Premetto che mia mamma non conosce gli effetti collaterali del farmaco e non si è informata al riguardo, quindi non può essere suggestione.
Come ci si comporta in questi casi?
Il medico di base ha suggerito di provare ancora 1-2 gg e poi eventualmente smettere l'assunzione, se la situazione non migliora.
Grazie in anticipo per qualsiasi contributo prezioso.
Da quando ha fatto chemio/radioterapia e successiva immunoterapia, ha sviluppato dolore neuropatico e polimialgia che non si sono più risolte.
Al momento ha smesso con questi trattamenti, in quanto assume lumykras (sotorasib) per via orale.
Tuttavia, il dolore persiste e come terapia assume 10 mg cortisone e 1-2 bustine di paracetamolo da 1000 al giorno per riuscire a "funzionare".
Le sue oncologhe hanno suggerito di provare ad utilizzare palexia al posto del paracetamolo.
Ha preso una compressa da 50 mg ieri sera, e oggi ha lamentato sonnolenza, intontimento, e sensazione di tristezza/depressione.
È possibile che dopo una sola compressa ci sia un tale effetto?
Premetto che mia mamma non conosce gli effetti collaterali del farmaco e non si è informata al riguardo, quindi non può essere suggestione.
Come ci si comporta in questi casi?
Il medico di base ha suggerito di provare ancora 1-2 gg e poi eventualmente smettere l'assunzione, se la situazione non migliora.
Grazie in anticipo per qualsiasi contributo prezioso.
Buonasera,
certamente il Palexia, farmaco a doppia azione Oppiacea ed adrenergica, è molto più efficace sul dolore rispetto al Paracetamolo.
Ha ovviamente più effetti indesiderati di tipo prevalentemente sedativo. Questo in particolare nel primo periodo di assunzione.
Come ci si comporta in questi casi?
-il paziente deve essere informato, è un Suo diritto circa la indicazione al farmaco, gli effetti benefici attesi ed i possibili effetti indesiderati;
-è necessario valutare il così detto rapporto costo/beneficio e trarne le conseguenze.
Inoltre è sempre indicato per un parere rivolgersi ad uno Specialista della materia.
Cordialmente
certamente il Palexia, farmaco a doppia azione Oppiacea ed adrenergica, è molto più efficace sul dolore rispetto al Paracetamolo.
Ha ovviamente più effetti indesiderati di tipo prevalentemente sedativo. Questo in particolare nel primo periodo di assunzione.
Come ci si comporta in questi casi?
-il paziente deve essere informato, è un Suo diritto circa la indicazione al farmaco, gli effetti benefici attesi ed i possibili effetti indesiderati;
-è necessario valutare il così detto rapporto costo/beneficio e trarne le conseguenze.
Inoltre è sempre indicato per un parere rivolgersi ad uno Specialista della materia.
Cordialmente
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Utente
Grazie dottore,
Abbiamo interrotto per ora la somministrazione su consiglio delle oncologhe, perché gli effetti sedativi erano a loro parere troppo marcati. Hanno prenotato una visita neurologica interna a mia mamma nello stesso ospedale in cui è in cura per esplorare alternative.
Avremo la visita questa settimana.
Grazie, cordiali saluti.
Abbiamo interrotto per ora la somministrazione su consiglio delle oncologhe, perché gli effetti sedativi erano a loro parere troppo marcati. Hanno prenotato una visita neurologica interna a mia mamma nello stesso ospedale in cui è in cura per esplorare alternative.
Avremo la visita questa settimana.
Grazie, cordiali saluti.
Se crede mi tenga informato.
La Terapia del Dolore Cronico, seppur Neurologo, è la mia attività professionale principale nella quale a detta dei pazienti eccello nei risultati.
Buona serata
La Terapia del Dolore Cronico, seppur Neurologo, è la mia attività professionale principale nella quale a detta dei pazienti eccello nei risultati.
Buona serata
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Utente
Certamente Dottore, la ringrazio per la sua gentile disponibilità, non mancherò di farle sapere gli sviluppi. Grazie!
Molto bene !
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Utente
Buongiorno dottor Poli, oggi mia mamma è stata dal neurologo, che le ha prescritto la duloxetina. Cosa ne pensa? Potrebbe essere utile? Mia madre non è molto propensa, anche perché abbiamo familiarità per disturbo bipolare (io stesso ne sono affetto) e lei ha paura a prendere antidepressivi per questo. Io vorrei fissare una visita con un medico specializzato in terapia del dolore. Cosa ne pensa? Grazie in anticipo
La Duloxetina (Cymbalta) è un ottimo farmaco a doppia azione antidolorifica per la sua componente Oppiacea ed antidepressiva per la sua componente Noradrenergica.
Più volte ha fornito importanti soddisfazioni ai miei pazienti che a me.
Più volte ha fornito importanti soddisfazioni ai miei pazienti che a me.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Utente
Grazie dottore, la tengo aggiornato! Peccato sia a Roma, altrimenti avrei sicuramente prenotato con lei. Un caro saluto
La ringrazio per l'apprezzamento circa la mia professionalità.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Utente
Buongiorno dottore, la disturbo per chiederle ancora un'informazione su questo argomento. Ho visto che la duloxetina può causare danno epatico con rialzo di transaminasi. L'antitumorale con cui è in terapia mia mamma, il lumykras (sotorasib) può causare anch'esso danno epatico e il rialzo delle transaminasi, e questo potrebbe essere uno dei fattori dose-limitanti o portare addirittura a interrompere la terapia. Ritiene che sia consigliabile vagliare altre opzioni rispetto alla duloxetina in questo caso? In tal caso, ovviamente, ne discuteremo con i suoi medici curanti, ma ci tenevo ad avere un suo parere al riguardo. Grazie mille in anticipo per la risposta!
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 788 visite dal 06/03/2025.
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