Herpes zoster in viso
Gentili Dottori, scrivo per mio padre il quale dal 26 di agosto sta facendo i conti con un Herpes Zoster in viso (e occhio). Nei primi mesi ha assunto ben 2 scatole di Talavir, è stato sotto cura oculistica per l'occhio. Il dolore però era lancinante e con la terapia del dolore abbiamo provato i seguenti farmaci, nell'ordine:
- Palexia poi sostituito da Depalgos da 3 fino a 10 mg.
- Lyrica da 75 mg.
- Gocce di Contramal.
- Tachipirina da 1000, presa 2 volte al dì.
Nonostante tutto il dolore sembrava non attenuarsi, per cui ci siamo rivolti ad un neurologo il quale valutato l'interessamento del trigemino, ha ritenuto opportuno ridurre gradualmente ''le morfine'' e ci ha prescritto:
- Tegretol
- Lioresal
-Neurontin
Il dolore ha iniziato a diminuire e mio padre sembrava stare meglio... finchè non ha avuto una ricaduta all'occhio. La diagnosi dell'oculista è stata Episclerite oculare, e ci ha prescritto delle cure oftalmiche e lo ZELITREZ da 500mg, da assumere per 30 gg.
L'occhio è guarito, ma mio padre ha cominciato a stare male, come se la ''malattia fosse'' ricominciata da punto a capo.
Sta prendendo l'antivirale, e sta continuando la terapia neurologica...
la domanda che rivolgo a voi specialisti è la seguente:
Ci sono farmaci ''antidolorifici'' che si possono assumere coadiuvanti di queste cure?
Cosa possiamo fare, di più? Qualche esame in particolare?
Siamo in attesa per fare un prelievo per valutare la funzionalità epatico-renale.
Ci sentiamo disperati perché non sappiamo più che fare in famiglia, i medici consultati ci hanno solo detto di portare pazienza perché la malattia è lunga... ma mio padre continua a soffrire, e sono passati quasi 4 mesi.
Attendo delle vostre opinioni o consigli...
Grazie in anticipo.
- Palexia poi sostituito da Depalgos da 3 fino a 10 mg.
- Lyrica da 75 mg.
- Gocce di Contramal.
- Tachipirina da 1000, presa 2 volte al dì.
Nonostante tutto il dolore sembrava non attenuarsi, per cui ci siamo rivolti ad un neurologo il quale valutato l'interessamento del trigemino, ha ritenuto opportuno ridurre gradualmente ''le morfine'' e ci ha prescritto:
- Tegretol
- Lioresal
-Neurontin
Il dolore ha iniziato a diminuire e mio padre sembrava stare meglio... finchè non ha avuto una ricaduta all'occhio. La diagnosi dell'oculista è stata Episclerite oculare, e ci ha prescritto delle cure oftalmiche e lo ZELITREZ da 500mg, da assumere per 30 gg.
L'occhio è guarito, ma mio padre ha cominciato a stare male, come se la ''malattia fosse'' ricominciata da punto a capo.
Sta prendendo l'antivirale, e sta continuando la terapia neurologica...
la domanda che rivolgo a voi specialisti è la seguente:
Ci sono farmaci ''antidolorifici'' che si possono assumere coadiuvanti di queste cure?
Cosa possiamo fare, di più? Qualche esame in particolare?
Siamo in attesa per fare un prelievo per valutare la funzionalità epatico-renale.
Ci sentiamo disperati perché non sappiamo più che fare in famiglia, i medici consultati ci hanno solo detto di portare pazienza perché la malattia è lunga... ma mio padre continua a soffrire, e sono passati quasi 4 mesi.
Attendo delle vostre opinioni o consigli...
Grazie in anticipo.
[#1]
L'herpes zoster oftalmico (I branca V nervo cranico ovverosia trigemino) è verosimilmente la forma più dolorosa delle manifestazioni dell'h.z.
Il trattamento è quello cui suo padre è stato fino ad ora sottoposto ovvero un anti-virale di ultima generazione, e uno o più farmaci per il dolore neuropatico (Pregabalin=Lyrica, Gabapentin=Neurontin, la vecchia Carbamazepina=Tegretol, la Lacosamide (off label)=Vimpact) in associazione a farmaci ad azione mista antidepressiva/antidolore neuropatico (Duloxetina=Cymbalta, la vecchia Amitriptilina=Laroxyl).
Efficaci il Lioresal (antispastico) ed il Rivotril (benzodiazepina usata anche nel trattamento della spasticità e dei disturbi del sonno severi).
Per quel che concerne gli oppiacei, per quanto analgesici potenti, non sono i farmaci di scelta ma possono essere utili a creare una sorta di "sopore euforico" che consente un miglior tolleranza al dolore cranio facciale.
Tra questi sceglierei i prodotti relativamente più nuovi come Palexia e Targin.
Ci sono, inoltre, cerotti alla Lidocaina (un anestetico locale) ! che danno sovente ottima prova di sè.
Il concetto da comprendere è che il farmaco per il dolore neuropatico va gradualmente titolato a salire nella posologia fino alla risposta clinica o alla insorgenza di effetti indesiderati non tollerati dal paziente e la somministrazione deve essere prolungata (mesi).
Il razinale dell'associaciazione con anti-depressivi mirati come Duloxetina o Amitriptilina è la comorbilità assai frequente tra dolore cronico severo e disturbi dell'asse timico (solitamente depressione reattiva).
Il ripresentarsi del disturbo doloroso, il suo recidivare non è infrequente in particolare nelle persone:
-anziane,
-affette da altre patologie sistemiche o d'organo,
-immunodepresse.
Circa questo ultimo aspetto val la pena indagare eventuali patologie organiche "nascoste" non ancora clinicamente manifeste.
La competenza, oltre che dell'oculista per quel che concerne l'interessamento oculare, è prettamente neurologica e/o anestesiologica quando queste figure professionali siano particolarmente edotte circa la "terapia del dolore".
Importante la monitorizzazione periodica di:
-emocromo,
-test di funzzionalità epatica,
-test di funzionalità renale,
-indici di eventuale immunodepressione ovverosia rapporto tra linfociti CD4 e linfociti CD8.
Farmaci adiuvanti: alle volte si può provare ad aggiungere al bisogno dei semplici FANS.
Per eventuali episodi di "breaktrought pain" il Fentanil spray.
Se crede mi tenga informato circa la evoluzione.
Cordialmente.
Il trattamento è quello cui suo padre è stato fino ad ora sottoposto ovvero un anti-virale di ultima generazione, e uno o più farmaci per il dolore neuropatico (Pregabalin=Lyrica, Gabapentin=Neurontin, la vecchia Carbamazepina=Tegretol, la Lacosamide (off label)=Vimpact) in associazione a farmaci ad azione mista antidepressiva/antidolore neuropatico (Duloxetina=Cymbalta, la vecchia Amitriptilina=Laroxyl).
Efficaci il Lioresal (antispastico) ed il Rivotril (benzodiazepina usata anche nel trattamento della spasticità e dei disturbi del sonno severi).
Per quel che concerne gli oppiacei, per quanto analgesici potenti, non sono i farmaci di scelta ma possono essere utili a creare una sorta di "sopore euforico" che consente un miglior tolleranza al dolore cranio facciale.
Tra questi sceglierei i prodotti relativamente più nuovi come Palexia e Targin.
Ci sono, inoltre, cerotti alla Lidocaina (un anestetico locale) ! che danno sovente ottima prova di sè.
Il concetto da comprendere è che il farmaco per il dolore neuropatico va gradualmente titolato a salire nella posologia fino alla risposta clinica o alla insorgenza di effetti indesiderati non tollerati dal paziente e la somministrazione deve essere prolungata (mesi).
Il razinale dell'associaciazione con anti-depressivi mirati come Duloxetina o Amitriptilina è la comorbilità assai frequente tra dolore cronico severo e disturbi dell'asse timico (solitamente depressione reattiva).
Il ripresentarsi del disturbo doloroso, il suo recidivare non è infrequente in particolare nelle persone:
-anziane,
-affette da altre patologie sistemiche o d'organo,
-immunodepresse.
Circa questo ultimo aspetto val la pena indagare eventuali patologie organiche "nascoste" non ancora clinicamente manifeste.
La competenza, oltre che dell'oculista per quel che concerne l'interessamento oculare, è prettamente neurologica e/o anestesiologica quando queste figure professionali siano particolarmente edotte circa la "terapia del dolore".
Importante la monitorizzazione periodica di:
-emocromo,
-test di funzzionalità epatica,
-test di funzionalità renale,
-indici di eventuale immunodepressione ovverosia rapporto tra linfociti CD4 e linfociti CD8.
Farmaci adiuvanti: alle volte si può provare ad aggiungere al bisogno dei semplici FANS.
Per eventuali episodi di "breaktrought pain" il Fentanil spray.
Se crede mi tenga informato circa la evoluzione.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per l'esauriente esplicativa risposta, grazie alla quale ho una visione più chiara della situazione.
In precedenza avevo dimenticato di citare il cerotto alla lidocaina, il Versatis, che non aveva dimostrato pressoché benefici, oltre al fatto che fosse difficile applicarlo in viso per la presenza di croste.
Gli esami da lei consigliati, ci sono già stati prescritti e li eseguiremo al più presto.
Il neurologo che ci segue inoltre, aveva prescritto analisi quali, markers tumorali riguardanti pancreas, intestino ecc. per cercare eventuali altre patologie sistemiche o d'organo. I risultati sono negativi e tutto è nella norma.
Continuiamo la terapia antivirale (Zelitrez, 500 mg x 2 al dì) e la terapia neurologica (Tegretol 400mg x 2 al dì, Lioresal 25mg x 1 al dì, Neurontin 300mg x 2 al dì). Ci è stato sconsigliato di riprendere una terapia del dolore a base di ''morfine''.
Per il dolore, il neurologo ci ha detto che può assumere il Toradol (10 gocce, corrispondenti a 10 mg) al bisogno.
In alternativa a quest' ultimo, mio padre assume la tachipirina 1000mg al bisogno.
Entrambe però hanno un blando effetto, in quanto mio padre afferma di avere sì un dolore pulsante, ma soprattutto avverte un fortissimo bruciore interno.
Aspettiamo i risultati degli analisi, per sentire nuovamente il parere dell'infettivologo, nonché del neurologo.
La ringrazio nuovamente per la grande professionalità mostrata e i chiarimenti fornitomi.
Cordiali Saluti.
la ringrazio per l'esauriente esplicativa risposta, grazie alla quale ho una visione più chiara della situazione.
In precedenza avevo dimenticato di citare il cerotto alla lidocaina, il Versatis, che non aveva dimostrato pressoché benefici, oltre al fatto che fosse difficile applicarlo in viso per la presenza di croste.
Gli esami da lei consigliati, ci sono già stati prescritti e li eseguiremo al più presto.
Il neurologo che ci segue inoltre, aveva prescritto analisi quali, markers tumorali riguardanti pancreas, intestino ecc. per cercare eventuali altre patologie sistemiche o d'organo. I risultati sono negativi e tutto è nella norma.
Continuiamo la terapia antivirale (Zelitrez, 500 mg x 2 al dì) e la terapia neurologica (Tegretol 400mg x 2 al dì, Lioresal 25mg x 1 al dì, Neurontin 300mg x 2 al dì). Ci è stato sconsigliato di riprendere una terapia del dolore a base di ''morfine''.
Per il dolore, il neurologo ci ha detto che può assumere il Toradol (10 gocce, corrispondenti a 10 mg) al bisogno.
In alternativa a quest' ultimo, mio padre assume la tachipirina 1000mg al bisogno.
Entrambe però hanno un blando effetto, in quanto mio padre afferma di avere sì un dolore pulsante, ma soprattutto avverte un fortissimo bruciore interno.
Aspettiamo i risultati degli analisi, per sentire nuovamente il parere dell'infettivologo, nonché del neurologo.
La ringrazio nuovamente per la grande professionalità mostrata e i chiarimenti fornitomi.
Cordiali Saluti.
[#3]
Il trattamento a base di farmaci oppiacei, come dicevo nel precedente contatto, è scarsamente o per nulla efficace.
Ritengo come anche Toradol ed ancor più Tachipirina non abbiano una grossa efficacia.
Oltre ai farmaci per dolore neuropatico, nel caso specifico Tegretol, Lioresal (che forse potrebbe essere un poco aumentato) e Neurontin per quanto concerne i picchi improvvisi di dolore cranio facciale (quelli immagino descritti insopportabile) ovverosia il "breacktrought pain" il farmaco di scelta è il Fentanil spay.
Non dimenticherei neanche l'apporto che nel dolore cronico di grado severo può apportare un farmaco anti-depresivo come la Duloxetina (Cymbalta) per la frequente comorbilità tra dolore cronico e depressione reattiva.
Se non dovesse uscire dall'attuale loop le consiglio un "secondo parere neurologico presso esperto in terapia del dolore".
Cordialmente.
Ritengo come anche Toradol ed ancor più Tachipirina non abbiano una grossa efficacia.
Oltre ai farmaci per dolore neuropatico, nel caso specifico Tegretol, Lioresal (che forse potrebbe essere un poco aumentato) e Neurontin per quanto concerne i picchi improvvisi di dolore cranio facciale (quelli immagino descritti insopportabile) ovverosia il "breacktrought pain" il farmaco di scelta è il Fentanil spay.
Non dimenticherei neanche l'apporto che nel dolore cronico di grado severo può apportare un farmaco anti-depresivo come la Duloxetina (Cymbalta) per la frequente comorbilità tra dolore cronico e depressione reattiva.
Se non dovesse uscire dall'attuale loop le consiglio un "secondo parere neurologico presso esperto in terapia del dolore".
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.7k visite dal 19/11/2014.
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