Sindrome del dolore pelvico perineale ed effetto dei farmaci
Buongiorno a tutti i Medici che mi consiglieranno.
Sono oramai 2 anni e mezzo che soffro di problemi urologici e di dolore pelvico cronico; dopo varie visite urologiche che hanno escluso prostatite (esami colturali di sperma ed urine sempre negativi, prostata visitata da 5 urologi risultata sempre piccola e regolare anche all' ecografia) l' unico problema urologico rilevato è stata la stenosi uretrale da lichen sclerosus, risolta con una operazione chirurgica 4 mesi orsono, con conseguente netto miglioramento dei problemi urinari.
Rimangono, però i problemi di dolore pelvico (rispetto a prima dell' operazione è sparita solo la congestione pelvica causata dalla difficoltà minzionale dovuta alla stenosi) , che un noto neuro-urologo un anno fa diagnosticò come sindrome del dolore pelvico cronico dovuta ad "importante ipertono della muscolatura pelvica con sintomi irritativi dell' innervazione distrettuale-nervo pudendo).
La terapia suggerita consisteva nell' assunzione di un miorilassante (ora uso il valium 10-20 gg l' unico tra tutti quelli provati-expose, muscoril, lioresal- che non mi crea insostenibili effetti collaterali) e di un antineuropatico (laroxyl ed eventualmente integrazione con lyrica se i dolori non si fossero ridotti a sufficienza).
Purtroppo a causa della stenosi fino a dicembre di quest' anno no potevo assumere il laroxyl a causa degi effetti negativi sulla minzione ed ho iniziato ad assumerlo solo da circa un mese a questa parte iniziando, come suggerito dal medico, da 3 gtt per arrivare a 10-12 gtt...ora sono a 7 ggt di laroxyl + 10-15ggt di valium e gli effetti sul dolore perineale-coccigeo ( dolore che talvolta coinvoge anche lo scroto) si stanno facendo sentire positivamente con però, purtroppo, anche i fastidiosi effetti collaterali del laroxyl (esitazione minzionale, flusso debole, stipsi).
Il medico che mi segue ora, che è uno neuropsichiatra, mi suggerisce di sostituire il laroxyl (amitriptilina) con il norcapto (nortriptilina) che avrebbe minori effetti collaterali di tipo anticolinergico (stipsi e ritenzione urinaria quelli che mi danno più fastidio)
Ho fatto svariate ricerche sul web e ho trovato uno studio/tabella che confronta i vari triciclici dal punto di vista delle inidicazioni terapeutiche e degli affetti avversi ed in effetti emerge quanto sostenuto dal Medico che mi segue, anche se la nortriptilina, a differenza del amitriptilina ha uni scarso effetto miorilassante e sedativo che per un pavimento pelvico contratto come il mio è utile.
Vorrei chiedere un parere ai Medici su quale sia, secondo la loro esperienza, il farmaco di questa categoria (triciclici) con il miglior rapporto fra efficacia sul dolore neuropatico/effetti collaterali anticolinergici (che sono quelle che mi danno più fastidio).
Grazie per l' attenzione
Sono oramai 2 anni e mezzo che soffro di problemi urologici e di dolore pelvico cronico; dopo varie visite urologiche che hanno escluso prostatite (esami colturali di sperma ed urine sempre negativi, prostata visitata da 5 urologi risultata sempre piccola e regolare anche all' ecografia) l' unico problema urologico rilevato è stata la stenosi uretrale da lichen sclerosus, risolta con una operazione chirurgica 4 mesi orsono, con conseguente netto miglioramento dei problemi urinari.
Rimangono, però i problemi di dolore pelvico (rispetto a prima dell' operazione è sparita solo la congestione pelvica causata dalla difficoltà minzionale dovuta alla stenosi) , che un noto neuro-urologo un anno fa diagnosticò come sindrome del dolore pelvico cronico dovuta ad "importante ipertono della muscolatura pelvica con sintomi irritativi dell' innervazione distrettuale-nervo pudendo).
La terapia suggerita consisteva nell' assunzione di un miorilassante (ora uso il valium 10-20 gg l' unico tra tutti quelli provati-expose, muscoril, lioresal- che non mi crea insostenibili effetti collaterali) e di un antineuropatico (laroxyl ed eventualmente integrazione con lyrica se i dolori non si fossero ridotti a sufficienza).
Purtroppo a causa della stenosi fino a dicembre di quest' anno no potevo assumere il laroxyl a causa degi effetti negativi sulla minzione ed ho iniziato ad assumerlo solo da circa un mese a questa parte iniziando, come suggerito dal medico, da 3 gtt per arrivare a 10-12 gtt...ora sono a 7 ggt di laroxyl + 10-15ggt di valium e gli effetti sul dolore perineale-coccigeo ( dolore che talvolta coinvoge anche lo scroto) si stanno facendo sentire positivamente con però, purtroppo, anche i fastidiosi effetti collaterali del laroxyl (esitazione minzionale, flusso debole, stipsi).
Il medico che mi segue ora, che è uno neuropsichiatra, mi suggerisce di sostituire il laroxyl (amitriptilina) con il norcapto (nortriptilina) che avrebbe minori effetti collaterali di tipo anticolinergico (stipsi e ritenzione urinaria quelli che mi danno più fastidio)
Ho fatto svariate ricerche sul web e ho trovato uno studio/tabella che confronta i vari triciclici dal punto di vista delle inidicazioni terapeutiche e degli affetti avversi ed in effetti emerge quanto sostenuto dal Medico che mi segue, anche se la nortriptilina, a differenza del amitriptilina ha uni scarso effetto miorilassante e sedativo che per un pavimento pelvico contratto come il mio è utile.
Vorrei chiedere un parere ai Medici su quale sia, secondo la loro esperienza, il farmaco di questa categoria (triciclici) con il miglior rapporto fra efficacia sul dolore neuropatico/effetti collaterali anticolinergici (che sono quelle che mi danno più fastidio).
Grazie per l' attenzione
[#2]
Utente
Grazie Dott Setti....effettivamente il medico che mi diagnosticò la sindrome dolorosa pelvica mi diede le sue stesse indicazioni : primo step laroxyl emiorilassante...se non basta si aggiunge il lyrica...se non basta ancora si integra al bisogno con il contramal o meglio il palexia..
inoltre riabilitazione fisioterapica del pavimento pelvico (che al momento non posso fare perchè le misure anticovid mi rendono difficile raggiungere la fisioterapista consigliatami specializzata su questa sindrome).
Un anno fa feci una visita dal primario della terapia del dolore dell' ospedale della mia città che mi diagnosticò coccigodinina ede effettuò "infiltrazione del legamento sacro-coccigeo e del ganglio impari con somministrazione di bupivacaina 0,5% 4ml+depo-metrol 40 mg:" ed ebbi efettivamente , i pare per qualche settimana mese, sollievo dai dolori...è questa procedura con queste sostanze che intendeva lei quando consigliava infiltrazione del gagnlio impari ?
Ogni quanto tempo andrebbe ripetuta l' infiltrazione ?
inoltre riabilitazione fisioterapica del pavimento pelvico (che al momento non posso fare perchè le misure anticovid mi rendono difficile raggiungere la fisioterapista consigliatami specializzata su questa sindrome).
Un anno fa feci una visita dal primario della terapia del dolore dell' ospedale della mia città che mi diagnosticò coccigodinina ede effettuò "infiltrazione del legamento sacro-coccigeo e del ganglio impari con somministrazione di bupivacaina 0,5% 4ml+depo-metrol 40 mg:" ed ebbi efettivamente , i pare per qualche settimana mese, sollievo dai dolori...è questa procedura con queste sostanze che intendeva lei quando consigliava infiltrazione del gagnlio impari ?
Ogni quanto tempo andrebbe ripetuta l' infiltrazione ?
[#3]
Buongiorno
Si è proprio questa la procedura che le dicevo. Sulla durata purtroppo è una cosa soggettiva. Da alcune settimane ad alcuni mesi. Imprevedibile. Sulla terapia medica io avrei consigliato un attacco polimodale e plurifarmacologico ab inizio per aggredire meglio e con più efficacia il dolore. I farmaci che mi ha elencato van bene. Li avrei iniziati insieme e non inserendoli a step. L’obiettivo è quello di stoppare il cortocircuito dolore .
Si è proprio questa la procedura che le dicevo. Sulla durata purtroppo è una cosa soggettiva. Da alcune settimane ad alcuni mesi. Imprevedibile. Sulla terapia medica io avrei consigliato un attacco polimodale e plurifarmacologico ab inizio per aggredire meglio e con più efficacia il dolore. I farmaci che mi ha elencato van bene. Li avrei iniziati insieme e non inserendoli a step. L’obiettivo è quello di stoppare il cortocircuito dolore .
[#4]
Utente
Grazie Dott Setti...il medico mi ha consigliato di partire inizialmente solo con laroxyl (fino ad un max di 10-12 gocce) e miorilassante in maniera graduale perchè gli effetti collaterali di questi farmaci sono molto importanti e spesso , mi diceva, può bastare questa accoppiata per risolvere almeno per un pò di tempo una discreta parte dei sintomi, anche perchè questi farmaci tendono a peggiorare i sintomi di svuotamento urologico ed intestinale ;
in effetti al momento le c ose sembrano andare proprio in questa direzione, il laroxyl, che prendo da 1 mese e mezzo, ha ridotto i fastidiosissimi dolori perineali ( al sacro, ai testicoli e al perineo in generale che si manifestano con attacchi di dolore sordo o bruciante molto spiacevoli), ma se aumento il dosaggio sopra una certa soglia comincia a comparire flusso urinario debole e stipsi che peggiorano i sintomi...ora vedrò con il medico che mi segue attualmente alla prossima visita se sostituire l' amitriptilina con ka nortriptilina che ha meno effetti di questo tipo, e prenoterò una visita dal primario della terapia del dolore per sentire cosa dice ed eventualmente procedere con le infiltrazioni
poi avrei una questione da porle, per curiosità : qual' è il meccanismo con il quale le infiltrazioni fatte proprio al ganglio impari vanno ad agire sul dolore pelvico ?..glielo chiedo perchè ho letto di gente con la neuropatia del pudendo che ha fatto infiltrazioni in prossimità del nervo senza una guida tac ( come viene consigliato per questa patologia( ed ha avuto un peggioramento della sintomatologia
in effetti al momento le c ose sembrano andare proprio in questa direzione, il laroxyl, che prendo da 1 mese e mezzo, ha ridotto i fastidiosissimi dolori perineali ( al sacro, ai testicoli e al perineo in generale che si manifestano con attacchi di dolore sordo o bruciante molto spiacevoli), ma se aumento il dosaggio sopra una certa soglia comincia a comparire flusso urinario debole e stipsi che peggiorano i sintomi...ora vedrò con il medico che mi segue attualmente alla prossima visita se sostituire l' amitriptilina con ka nortriptilina che ha meno effetti di questo tipo, e prenoterò una visita dal primario della terapia del dolore per sentire cosa dice ed eventualmente procedere con le infiltrazioni
poi avrei una questione da porle, per curiosità : qual' è il meccanismo con il quale le infiltrazioni fatte proprio al ganglio impari vanno ad agire sul dolore pelvico ?..glielo chiedo perchè ho letto di gente con la neuropatia del pudendo che ha fatto infiltrazioni in prossimità del nervo senza una guida tac ( come viene consigliato per questa patologia( ed ha avuto un peggioramento della sintomatologia
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 16.2k visite dal 31/01/2021.
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